23 Luglio 2010, 12:18:19Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Possiamo senza alcun dubbio definire questo libro come "fantascienza d'altri tempi": numerose banalità e una trama da favoletta d'avventura per bambini si uniscono sapientemente ad una noiosità di fondo che accompagna quasi tutta la lettura, facendo desiderare di leggere quanto prima la conclusione.
Eppure non me la sento di bocciare questo "classico" della FS, non soltanto perchè reca in copertina la firma di Murray Leinster, uno dei miei autori preferiti, ma anche e soprattutto per i diersi felicissimi spunti disseminati qua e là che rendono la storia a tratti interessante e ne risollevano le sorti.
Il mistero dei sogni del protagonista, la scoperta della fortezza abbandonata e della sua origine fanno da contrappeso alla storia dell' "astronave fatta in casa", a quella della puerile corsa allo spazio con i soliti "pasticcioni" sovietici ed agli amori da operetta che mettono a dura prova la pazienza del lettore.
Un mix quindi tra banale e originale che alla fine pur soddisfacendo poco, si riesce a leggere ed apprezzare per quello che è: una storia d'avventura dei primordi della SF scritta da un autore che ci ha regalato ben altri capolavori.
Sufficiente
 
22 Agosto 2007, 21:46:05Commento scritto da Helena_Velena
Voto: 3.50
Un malfatto tentativo, e riuscito proprio male, di scrivere quello che 13 anni dopo divenne "incontro con Rama" di Clarke. Ma qui siamo a dei livelli miserrimi, a partire appunto dall'astronave costruita in giardino, alla totale mancanza di mistero e sense of wonder nell'esplorazione dell'asteroide...
E di certo non si puo' probabilmente dire che Clarke abbia preso da qui l'ispirazione.....  E anche se fosse, i risultati sono talmente diversi che ben poco conta.
Leinster ha pubblicato diversi splendidi racconti, e fin troppi pessimi romanzi adolescenziali di pessimo livello. Questo ne e' un esempio.. e c'e tanto altro da leggere, in giro......
 
10 Luglio 2007, 11:26:52Commento scritto da usermk
Voto: 7.00
L'ennesimo romanzo d'avventura. Come al solito c'è l'eroe (americano), con il fido scudiero e la damigella da difendere e conquistare, solo che stavolta il prode destriero è uno scaldabagno riadattato ad astronave. Siamo gentili, diciamo che è un bel romanzo d'evasione e tutti sono contenti.
 
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