08 Ottobre 2013, 18:50:34Commento scritto da mitd
Voto: 6.00
Premessa: non amo i romanzi sui viaggi all'indietro nel tempo, perché nonostante le possibilità narrative che offrono non riesco a superare la soglia dell'incredulità data dai paradossi temporali.

Il romanzo di Silverberg non fa eccezione, e risente del periodo in cui è stato scritto (la seconda metà degli anni '60): un po' di droga, tanto sesso, qualche spiegazione parascientifica, e voilà la formuletta per essere à la page. La scrittura è brillante, come sempre, ma la vicenda finisce col risultare abbastanza stucchevole. Una sufficenza stiracchiata, più di stima per l'autore che per il romanzo.
 
03 Febbraio 2011, 14:09:16Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
La premessa fondamentale a questo mio commento è che io adoro le storie di viaggi nel tempo.
Nonostante questo, tuttavia, ho fatto fatica ad apprezzare questo libro ed anche se la sua lettura è stata rapida e per certi versi coinvlgente, non posso dirmi del tutto soddisfatto.
L'errore fondamentale che accumuna l'autore del libro al suo protagonista è senza dubbio l'eccesso di fiducia: la presunzione di conoscere l'argomento viaggi nel tempo in ogni suo aspetto, infatti, induce Silverberg a ritirarsi dalla scena dopo un ottimo inizio di romanzo ed a lasciare letteralmente carta bianca al suo "becero" personaggio che, a sua volta, dopo aver tentato di convincerci che l'unico scopo dei viaggi nel tempo sia il turismo sessuale (meglio se accompagnato da una sorta di morbosa attrazione verso la possibilità di accoppiarsi con i propri antenati) commette l'errore di sottovalutare le insidie dei paradossi, finendo per autodistruggersi.
Il grande torto di questo romanzo è proprio quello di aver ridotto l'affascinante possibilità dei viaggi nel passato al soddisfacimento dei propri impulsi sessuali: tutti i personaggi, infatti, dalle guide temporali ai visitatori, ambiscono solo alla copula e le visite a scopo culturale durante i grandi eventi della storia divengono il pretesto per un surreale caleidoscopio di accoppiamenti che coinvolgono regine ed imperatrici nemmeno si trattasse di prostitute professioniste.
Alla fine mi rimane l'impressione di un romanzo costruito bene, pieno di trovate intelligenti ed originali ma gestito in modo troppo approssimativo e semplicistico, con un personaggio grossolano, volgare e fracassone che con le sue azioni distrugge sistematicamente quanto di buono prodotto dal suo creatore sino a quel momento.
Peccato perchè poteva essere un buon libro.
 
03 Ottobre 2006, 13:21:36Commento scritto da nemesis
Voto: 6.00
Di certo non è uno dei migliori scritti del buon Silverberg, senza infamia e senza onore, classico romanzo sui viaggi nel tempo, buono il tentativo di spiegazione dei paradossi dei viaggi spazio-temporali, ma c'è più descrizione storica del periodo che struttura narrativa. Il finale non è fantastico, ma sappiamo che il buon Robert è maestro nel descrivere il viaggio e non il finale.
Colonna sonora consigliata: Jethro Tull - Stand up, Jethro Tull - This was.
 
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