22 Novembre 2014, 23:38:14Commento scritto da and
Voto: 9.00
Bellissimo, io adoro a differenza di altri lo stile di Clarke.
Eccezionale la descrizione di 'Rama', inoltre finale non mi ha per niente deluso.
Pietra miliare  
 
26 Agosto 2012, 20:30:47Commento scritto da Rocheta
Voto: 8.00
Realistico e plausibile sono gli aggettivi che meglio si addicono a questo romanzo, che descrive la cronistoria dell’avvistamento di un enorme cilindro, penetrato nel sistema solare, e il tentativo da parte di una spedizione di scoprirne il contenuto. Pochi altri sarebbero riusciti ad immaginare quello che verrà scoperto all’interno dell’oggetto e a descrivere con precisione le peripezie degli umani intenzionati a risolvere l’enigma.
 
25 Maggio 2012, 19:00:02Commento scritto da remotino
Voto: 8.00
Molto bello, mi ricorda altri romanzi dove enormi cilindri sono usati come arche spaziali.

Arthur Clark sviluppa il ramanzo in modo magnifico, c'è di tutto, suspanse, azione, tecnologia, ed anche la stupidità dell'uomo soprattutto se vive su Mercurio, leggetelo e lo saprete.

Lettura scorrevole, questo è il mo genere e quindi sono rimasto ore a leggerlo per terminarlo.
 
19 Gennaio 2011, 17:40:32Commento scritto da gasp63
Voto: 8.00
Avvincente, lettura scorrevole, nessuna spiegazione del mistero di Rama.
In questo periodo mi sto imbattendo in romanzi che non descrivono gli alieni, ma lasciano tutto all'immaginazione del lettore (l'altro è Gomorra e dintorni di T.Disch completamente diverso da questo ma altrettanto misterioso). Romanzo fondamentale
 
19 Gennaio 2011, 15:23:13Commento scritto da nemesis
Voto: 7.50
Buon Romanzo, idee assolutamente originali e molto ben articolate, e come già riportato in un altro commento, un briciolo di lungimiranza astronomica.
 
06 Giugno 2010, 21:53:48Commento scritto da brz57
Voto: 9.50
Un maestro della fantascienza in azione: situazioni semplici e chiare ma mai banali e scientificamente plausibili, dialoghi essenziali e perfetti, personalita', seppur non particolarmente approfondite, ben delineate. Il tutto sapientemente miscelato ed amalgamato con la madre di tutte le situazioni fantacientifiche: l'incontro con un incredibile manufatto alieno che a poco a poco, in un crescendo di suspance, svela i suoi segreti fino al finale dal gusto amarognolo. Sicuramente da leggere e rileggere.
 
27 Aprile 2010, 11:14:44Commento scritto da slan
Voto: 10.00
Un bellissimo e avvincente romanzo che unisce l'azione dell'avventura ad una sapiente dose di suspence. Il tutto condito con basi scientifiche accettabili e plausibili. E' anche un'ironica riflessione sulla razza umana, sui suoi limiti, sulle sue aspettative e sui vari aspetti della sua natura. Rama diventa uno specchio in cui si riflette la natura dell'uomo. La vicenda narrata sembra una parabola, una novella, un proverbio... Decisamente un capolavoro.
 
24 Gennaio 2009, 17:01:23Commento scritto da Jex
Voto: 10.00
Rama, un'astronave aliena che viaggia da migliaia e migliaia di anni nell'Universo, si avvicina alla Terra; ma la sua destinazione è forse un'altra. I terrestri vi scopriranno un mondo pieno di mistero e di enigmi irrisolti e la descrizione del suo interno, piena di meraviglie vi stupirà (il tutto su basi scientifiche: lo scrittore è Clarke!),
Un altro mistero dopo 2001:Odissea nello spazio.
Rama è forse anche l'astronave, gigantesca e autofunzionante, che in un futuro lontanissimo accompagnerà l'umanità verso l'ignoto, fuori dal nostro Sistema Solare?
Un romanzo fondamentale , che non può mancare, in una biblioteca ideale di SF.
 
06 Marzo 2006, 12:44:40Commento scritto da francibass
Voto: 8.50
Arthur Clarke non tradisce mai. La trama lineare, la prosa limpida, le spiegazioni logiche ed efficaci rendono un piacere qualsiasi sua opera. E' sicuramente un metodo infallibile per riacquistare fiducia nella fantascienza dopo essersi imbattuti in un romanzo di avanguardia o troppo pretenzioso oppure semplicemente mal scritto. A quanto ne so, solo Clarke e Asimov hanno questo potere cristallino di rendere chiara la prosa e affascinare il lettore con la bellezza delle idee, con lo stile asciutto ma non banale, e soprattutto libero da quelle sovrastrutture che spesso riempiono pagine inutili. Forse non è un caso che sono entrambi scienziati. L'ambientazione è il massimo che ci si può aspettare: l'incontro (anche se nel titolo originale si parla di appuntamento) con l'ignoto. E in questo caso lo sconosciuto è rappresentato da un'astronave aliena, della quale perù destinazione e funzionamento si rivelano inesplicabili, cosa che contribuisce moltissimo al fascino del romanzo. Coerenti e dettagliate le descrizioni di Rama e come al solito, qualche azzeccata previsione sulla struttura del sistema solare: la luna di Plutone è stata scoperta nel 1978, cinque anni dopo il romanzo, sebbene il nome attribuito sia Caronte invece di Persefone.
 
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