24 Ottobre 2017, 11:19:04Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
Sinceramente questo romanzo di Arthur C: Clarke mi ha spiazzato. In genere leggo i libri di fantascienza apocalittici un po' prevenuto e molto annoiato. Questo, pur non essendo un libro di qualche disastro che colpisce l'umanità, in un certo senso è peggiore e totalmente pessimista. Senza voler anticipare la trama o il fil rouge che attraversa il libro basta dire che alla fine l'antico nemico dell'Uomo, pur rivelandosi come una guida e messaggero di unità, in un certo senso, vince. Boh!
 
18 Agosto 2016, 12:34:24Commento scritto da antosimov
Voto: 8.00
Riletto a distanza di 30 anni.
Prima della rilettura lo consideravo un caposaldo della fantascienza. Devo dire che ora nella mi sembra un po svalutato.
Mi è piaciuto di più la prima parte, più avventurosa movimentata con colpi di scena continui.  
 
28 Ottobre 2014, 09:41:38Commento scritto da and
Voto: 9.00
Questo romanzo cerca di dare una risposta alla domanda dell'uomo 'dove stiamo andando?'. L'autore affronta con molto coraggio e tantissime idee la questione della vita nello spazio, e offre una versione triste sotto alcuni punti di vista, ma piena di speranza sotto altri.
Pietra miliare della fs.
 
11 Novembre 2013, 03:14:50Commento scritto da Fantobelix
Voto: 9.50

Fantascienza allo stato puro, dirompente, inarrestabile. Un incredibile viaggio ai confini dell’Umanità che solo un gigante come Clarke poteva tracciare.



C’è moltissimo in questo libro che si svolge per atti distinti, con scene in continuo mutamento e progressione verso un obiettivo misterioso e sconvolgente: ci sono personaggi carismatici,  psicologia e forte coinvolgimento, tecniche narrative magistrali che passano dalla ricchezza di dettaglio delle ambientazioni, alla visione, sempre più ampia e fuori da ogni schema, del super-contesto, e un’infinità di temi toccati o solo sfiorati (il contatto con l’alieno, i limiti del progresso, l’inutilità della guerra, l’intraprendenza, il senso di appartenenza e i valori dell’uomo, la sua limitatezza nei confronti dell’immensità e dell’imperscrutabilità dello spazio), mai in modo superficiale o utilitaristico, ma mai indugiando pigramente su uno solo di essi.



Ci sono forti contrasti di toni, tinte ed emozioni tra le diverse parti del libro (dalle più solari alle più cupe, dalle più razionali alle più mistiche, dalle più hard alle più soft), sempre con un filo che lega ogni atto e ci conduce in questo viaggio verso l’imprevedibile, al fianco di Karellen: il Virgilio che ci accompagna verso destino che Clarke ci riserva in questo libro, più come un padre premuroso e commiserevole che come un custode, a tratti ben più umano di quel che sembra.

Un romanzo che ne contiene molti altri, anticipando e sovrastando molta altra sf anche recente. La capacità di costruire pagine degne di un libro intero,che sono solo una rampa di lancio per il capitolo successivo, andando ogni volta oltre l’immaginabile, è l’impronta dei grandi maestri.
 
14 Maggio 2013, 18:08:11Commento scritto da rocktd
Voto: 9.50
Testo sui Lords, sugli overlords, sugli over-overlords e così via. Di pagina in pagina l'ignoto diventa sempre più umano e l'umano sempre più ignoto. Pilastro della fantascienza.
 
23 Marzo 2012, 18:05:41Commento scritto da Notman
Voto: 8.50

Scivola sotto gli occhi come solo pochi libri sanno fare, pagina dopo pagina è un affresco di emozioni e di interrogativi.
Bellissimo è il rapporto tra uomini e i Superni.
Pregno di sociologia e di pseudo antropologia, mi è piaciuto davvero molto
 
05 Aprile 2011, 19:10:29Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 8.50
La scrittura di Clarke è davvero bella. Elegante, ricercata eppure mai pesante, evocativa e fantasiosa (bellissimo il passagio relativo ai sogni di "Zero").
E' un romanzo molto particolare, uno di quei romanzi che riesce a lasciarmi qualcosa dentro, oltre che a farmi passare del buon tempo.
Il fatto di non aver creato un personaggio principale è ininfluente, vista la trama.
C'è qualcosa, nella descrizione di quella umanità futura che fa tristemente pensare al nostro ventunesimo secolo.
Non arrivo al 9 a causa di alcuni brevi passaggi nei quali Clarke si abbandona ad alcune descrizioni poco particolareggiate, abbastanza fredde.
 
29 Gennaio 2011, 10:30:32Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 8.50
Impossibile non restare affascinati da un romanzo di tale potenza evocativa. Una lenta, commovente parobola del tramonto del genere umano e, in maniera altrettanto affascinante, dei loro presunti guardiani, anche loro, e a modo loro, intrappolati in un destino forse ineludibile. Clarke si rivela inarrivabile quando dipinge questi grandi affreschi cosmico-metafisici, in cui l'uomo appare perduto nel cosmo, mera pagliuzza senza grande arbitrio di fronte a forze più grandi di lui; e, come in Incontro con Rama e 2001 (prima che gli editori lo costringessero, a suon di denari, a spiegare tutto, tirando via con sempre più scadenti seguiti) tali forze restano non spiegate, enormi, incomprensibil, quasi sovrannaturali.
 
16 Settembre 2009, 20:02:36Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Ripresa valutazione Urania 467
 
09 Marzo 2009, 20:16:01Commento scritto da Jex
Voto: 9.50
Un romanzo straordinario ricco di idee e di enigmi sul destino dell'umanità.
Clarke come sempre stupisce il lettore e dobbiamo arrivare alla fine per trovare la soluzione.
La terra non è altro che un minuscolo pianeta della nostra Galassia tra i miliardi e miliardi di soli e la nostra Galassia non è che una tra le 100 miliardi di Galassie e la razza umana una tra le tante altre forme di vita dell'universo.
Libro fondamentale per una Biblioteca ideale.
 
27 Giugno 2007, 09:37:09Commento scritto da npano
Voto: 8.50
Il solo finale valeva 9 , è eccezionale , veramente bello e struggente.

Tutto il romanzo gira intorno ad un grande mistero che vari personaggi nel tempo cercano di dipanare e che solo alla fine verrà risolto.

Denso di concetti sociologici/morali e per niente banali ( ovviamente il lato scientifico , quando presente è rigoroso).

Scorrevole la lettura è ben costruita la storia.

 
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