| Voto: 8.00 |
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Fatta salva la doverosa premessa, devo dire che fin dall'inizio pensavo che per Sanderson superare o soltanto eguagliare la qualità dei primi due volumi della Cronache della Folgoluce (La Via Dei Re e Parole di Luce) sarebbe stato molto difficile e i fatti, almeno a mio giudizio, mi hanno dato ragione.
Troppe 1368 pagine per un romanzo incentrato principalmente su Dalinar, mentre i vari Kaladin, Shallan, Adolin, Szeth, Ponte Quattro, ecc. recitano più da comprimari che da protagonisti veri e propri, mentre mancano quasi del tutto nuove trame e protagonisti.
Nel romanzo non mancano i colpi di scena ed i momenti epici, ma mi sono sembrati come affogati in mare di parole che hanno appesantito il tutto, spezzando il ritmo della narrazione, poco riusciti per me soprattutto i flashback dedicati alla storia di Dalinar che ho trovato troppo prolissi, la gita nello Shadesmar poco riuscita come anche la trovata dei Disfatti che ho trovato un po' troppo simili ai Reietti della saga della Ruota del Tempo di Robert Jordan (per me il massimo esempio negativo di ipertrofia narrativa).
Comunque, con tutto ciò non voglio affermare che il libro non mi sia piaciuto, tutt'altro, semplicemente ritengo che 1368 pagine siano troppe per raccontare vicende per le quali ne sarebbero bastate 400 di meno.