28 Gennaio 2023, 20:57:34 | Commento scritto da Spinofiorito |
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Molto molto carino! Si sente che è un romanzo giovanile ma Clarke ci sa già fare. La scrittura c'è, la trama è semplice ma godibile con un mix di tanti elementi classici fantascientifici: alieni, esplorazione di pianeti, colonie terresti su Marte con un bel mix di avventura e ingegno. E poi è il primo Urania, era doveroso un recupero | |||||||
27 Dicembre 2022, 12:42:24 | Commento scritto da astrologo |
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Questo romano ha il merito di essere il primo nella collana Urania,e, pur nnessendo un colavoro, bensi poco iu' diun "juvewnile" si fà leggere. | |||||||
15 Febbraio 2022, 18:42:55 | Commento scritto da Free Will |
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Questo non è certo il miglior libro di Clarke, però è tassativo leggerlo almeno una volta, per due motivi: Clarke era e resta uno dei maggiori scrittori di FS di tutti i tempi (secondo forse solo ad Asimov, e comunque nella top 5); e poi si tratta del romanzo con cui Urania, la nostra amata (e purtroppo in declino verso la scomparsa inevitabile) collana, esordì nel lontano 1952 (prima che io cominciassi a camminare). C'è da dire che è molto corto e, forse vuol dire che è stato molto tagliato. Ma non importa perché, in effetti, accade ben poco in questa piccola avventura. Però il bello è che quel poco che accade è strepitoso, perché l'autore immagina il pianeta Marte, non esattamente come è realmente, ma andandoci vicinissimo. Bisogna pensare che altri scrittori che hanno descritto Marte prima e dopo di lui (perfino dopo un decennio, quando se ne sapeva molto di più) hanno scritto delle grandissime cavolate, mentre Clarke rimane sul più che verosimile e l'aspetto "scientifico" è il massimo che si potesse immaginare a quel tempo. Per certi versi è perfino profetico, un po' come accade ai grandi scrittori, come per esempio Heinlein. L'unico aspetto un po' troppo fantasioso (almeno per ora) è stato immaginare la presenza della vita sul pianeta rosso. Però proprio qui c'è il colpo di scena che solo un grande maestro può escogitare: la vita è ridotta ai minimi termini, ossia pochissime unità di animali (intelligenti?) e rarissime piante che in qualche modo li sostentano, fornendo loro l'ossigeno non (più?) presente sul pianeta. Per questo motivo anche dopo anni dalla prima piccola colonizzazione umana sotto le cupole, nessuno si era accorto di tale presenza, ed è solo per caso e per la curiosità del personaggio principale che si arriva alla scoperta. E allora sorge spontanea la domanda: anche dopo anni che abbiamo mandato lassù delle sonde e dei veicoli robotizzati che hanno girato qua e la, abbiamo visto davvero tutto??? Peccato per aver lasciato la traduzione originale della pessima Maria Gallone. E' abbastanza interessante la biografia in coda al romanzo, anche se decisamente pleonastica per qualunque lettore di FS (a meno che questo non sia il primo libro in assoluto che legge). | |||||||
17 Aprile 2017, 19:49:30 | Commento scritto da capricorno52 |
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Il libro è una scorrevole lettura , semplice , leggera, la trama pur limitata e datata , il libro è del 1951, è ben rappresentata , le ambientazioni sono ancora scientificamente reali e plausibili, mi riferisco al viaggio Terra Marte, il ruolo dei satelliti marziani, le possibili soluzioni all' ambientamento dell' uomo su Marte , la vita quotidiana sotto le cupole dei "coloni" per lo piu' scienziati. Avendo letto , del medesimo scrittore, altre opere, certamente non considero questo il miglior libro di Clarke , ma , l'autore riesce a tratteggiare con sobrietà e leggerezza , ambienti, situazioni e personaggi anche nelle loro iterazioni sentimentali parliamo di Gibson , Jimmy , Irene e Hadfield e poi... Eclatante , anche se poco palusibile, l'entrata in scena di Quiicc , un vero piccolo simpatico "marziano" , generato a sostegno della trama , da un colpo di fantasia e di ironia dell' autore. Ho maturato un grande interesse per Marte , sicuramente sotto influenza dei "media" e nel 2017 mi sono ripromesso di leggere , per quanto possibile, opere di fantascienza a riguardo e "le sabbie di Marte" erano parte dell' elenco ancora incompleto di letture, in tanti anni non ero riuscito a leggere il numero uno di Urania , ora , sono soddisfatto, anche se è meglio , visto il genere, in continua evoluzione , leggere i libri il piu' vicino possibile al periodo in cui sono pubblicati. Da leggere , anche per il valore storico, per gli appassionati del genere. | |||||||
22 Febbraio 2017, 17:21:50 | Commento scritto da antosimov |
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Riletto a distanza di 40 anni. La prima lettura era del mitico numero 1. Può essere vero che risente degli anni. Bisogna riflettere però che nel 1951 Clarke immagina una colonizzazione e terra formazione di Marte in largo anticipo sui tempi. Sono temi attuali oggi. I personaggi sono ben definiti la prosa ottima la trama avvincente un CAPOLAVORO. | |||||||
05 Febbraio 2016, 09:19:44 | Commento scritto da Rocheta |
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Clarke riesce sempre ad essere plausibile quando svolge la trama di un romanzo e nonostante siano passati diversi anni dalla stesura, la storia risulta ancora sufficientemente interessante. Il mio giudizio riguarda solo il romanzo e non è influenzato dal significato che può avere, per ogni appassionato di fantascienza, questo mitico primo numero di Urania, che ho appena finito di leggere per la prima volta nella versione rombo, per non rovinare l’originale | |||||||
21 Novembre 2015, 14:46:26 | Commento scritto da doge |
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Bel libro,storia dell'inizio della colonizzazione di Marte come ai bei vecchi tempi..grossi cupoloni per trattenere l'atmosfera e l'inizio dei problemi di 'cooperazione' Terra/Marte;a questo si aggiunge la scoperta dei 'marziani',ben diversi da quel che di solito si vede però!Marte sopravviverà come nuovo pianeta/casa degli esseri umani o la sua storia di colonizzazione è destinata a fallire?..dipende..anche dai marziani!:-)Voto:8 | |||||||
30 Luglio 2015, 21:19:11 | Commento scritto da massimo |
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01 Agosto 2014, 11:48:21 | Commento scritto da iCodaz |
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Di Clarke c'è di meglio, però alcune tematiche sono molto ben sviluppate. Nel complesso un buon libro. | |||||||
14 Luglio 2014, 20:06:39 | Commento scritto da MILES VORKOSIGAN |
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Questo romanzo è stato scritto nel 1951 , ma lo stile la classe e l'eleganza dell'autore fa si che se un lettore non leggesse la data , penserebbe che il romanzo sia attuale. I temi trattati poi sono molteplici , i viaggi interplanetari, il primo contatto, la terraformazione e molti altri, insomma come al solito Clarke è una fucina di idee ogni volta che scrive e questa volta non ho trovato quella sua tipica freddezza che trasmette quando lo si legge. | |||||||
14 Marzo 2012, 16:34:48 | Commento scritto da Notman |
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Forse troppo ricco per la quantità di pagine... rimane un pochino superficiale per i temi che tocca, nonostante tutto sono ottime le relazioni tra personaggi, forse un pochino tirate per le lunghe, a mio avviso. | |||||||
07 Maggio 2011, 10:22:00 | Commento scritto da PabloE |
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Rappresenta il ben di Dio dell'amante sci-fi: viaggio interstellare (e con esso rapporti passeggero - equipaggio, prime esperienze del passeggero nello spazio ecc.), colonia marziana (e con essa i problemi relativi alla colonia stessa, conflitto politico Terra - Marte, ecc.) , alieni (ed è bello leggere anche la trattazione sulla possibile storia di questi), questioni più scientifiche (come rendere l'atmosfera di Marte adatta agli uomini, la "polvere dello spazio" ecc.), questioni più sociali (il rapporto di Gibson con gli altri, specialmente uno..., la partecipazione con cui i coloni vivono Marte ed in particolare il trasporto con cui Hadfield parla del futuro della colonia). C'è di tutto, ma non c'è alcun senso di smarrimento, tutto è perfettamente inquadrato. Clarke tesse le fila di un romanzo in maniera ordinata, al contrario di Asimov che crea una matassa e la sbroglia. Ma, nonostante io prediliga la logicità asimoviana, il risultato è ugualmente eccellente, direi perfetto, senza sbavature. E' la prima copertina di Thole che non mi piace. | |||||||
17 Febbraio 2011, 11:59:14 | Commento scritto da remotino |
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Pur avendo il numero 1 della collana Urania non ho voluto aprire il primo volume della serie e per non rovinarlo, ho deciso quindi di leggere I Classici. Bhe..ho riletto molto volentieri questo romanzo e lo ho assaporato ancora di più della prima volta. Il romanzo si legge benissimo ha degli spunti tecnici molto realistici. Provate per un attimo a ritornare nel '51 pensate ad un ipotetico lettore di quei tempi a leggere Le sabbie di Marte, io penso che ne sarebbe rimasto entusiata e fantasticando per le "improbabili" realizzazioni di città su pianeti a noi lontani, l'aviazione civile del '51 nel senso che lo conosciamo noi oggi era ancora una cosa per "ricchi" figuriamoci per i voli di civili fra i mondi. La realizzazione di città sotto le bolle di plastica sostenute dalla pressione..... Bello, veramente bello, merita di essere letto! | |||||||
24 Maggio 2010, 14:54:22 | Commento scritto da brz57 |
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Ho letto per la prima volta il romanzo circa 25 anni fa, e devo dire che, nonostante il tempo trascorso la sua validita' non e' assolutamente diminuita. Anzi, leggerlo oggi ti fa ammirare ancora di piu' questo autore che, gia' nel 1952, vedeva molto lontano e sapeva descrivere emozioni che nessuno al mondo aveva ancora provato come se lui le avesse veramente vissute. Inoltre il "mestiere" non si discute, Clarke scrive veramente bene e certi autori attuali che ti instupidiscono con tonnellate di parole inutili dovrebbero andare a lezione da lui. Mezzo voto in piu' perche' l'emozione di leggre il primo romanzo di Urania e' sempre presente, qualunque sia l'edizione che si ha tra le mani. | |||||||
26 Dicembre 2009, 17:16:33 | Commento scritto da maxpullo |
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Ci sono alcuni dei temi che l'autore riprenderà con maggior successo in "2001 Odissea nello spazio", ma la cosa che colpisce di più è come il racconto riesca a tenere desta l'attenzione pagina dopo pagina, senza mai scendere di tono e con un crescendo di colpi di scena. A tratti si ha la sensazione è che il libro sia un po' troppo ricco perchè di rivelazione in rivelazione il rischio è quello di rendere la trama un po' banale, ma di fronte abbiamo uno dei massimi scrittori di fantascienza mai esistiti e la catena di avvenimenti che si svolge davanti ai nostri occhi è perfettamente plausibile e la nobiltà dei sentimenti dei protagonisti, l'atmosfera "pionieristica" e le descrizioni del paesaggio marziano contribuiscono a rendere questo libro un vero capolavoro. Consigliato a tutti | |||||||
02 Marzo 2009, 22:14:08 | Commento scritto da Jex |
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E' stupefacente vedere come Clarke concepiva nel 1951 (data dell'edizione del libro) sia il viaggio verso Marte sia una sua futura colonizzazione. Sto pensando a quei fortunati lettori che lessero "Le Sabbie di Marte" nel primo numero di Urania; devono essere rimasti meravigliati da come l'autore descriveva l'assenza di gravita, i satelliti Fhobos e Deimos e il tentaivo di rendere simile alla Terra e quindi con un'atmosfera Marte. Ricordiamo che il 1° satellite artificiale (Sputnik) avrebbe violato il cielo solo 1l 4 ottobre 1957 e il 1° uomo (Gagarin) avrebbe girato intorno alla Terra il 12 aprile 1961. Dopo tanti anni posso dire che il romanzo conserva ancora il suo fascino e poi leggendo Clarke si imparano anche molte nozioni di fisica e astronomia. | |||||||
08 Giugno 2007, 18:05:27 | Commento scritto da npano |
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Bel romanzo di uno dei miei autori preferiti. Nonostante l'età (1951) la storia è molto attuale e scientificamente logica. Nel romanzo vengono affrontati molti temi fantascientifici di base: · Il lungo viaggio dell’astronave. La descrizione e organizzazione dei viaggi spaziali è molto logica e scientifica ( come al solito si parla in modo generico di motori atomici.... concetto figlio di quei tempi); · Colonizzazione di un pianeta e tentativo di terraforming; · Contrapposizione madre terra e colonie ( indipendenza e ribellione) La storia , i personaggi, le relazioni e la coerenza dello svolgimento si incastrano bene. Forse c’è poca suspance e poca azione, ma forse è più un pregio che un difetto. | |||||||
28 Luglio 2005, 14:53:52 | Commento scritto da Lazarus |
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Un straordinario riassunto di una mancata saga di 20-30-100 tomi. In poche pagine tocca praticamente tutti i temi possibili che saranno sviluppati successivamente dalla FS. Alcune idee sono ancora sorprendentemente attuali, altre ovviamente risentono dell'età del testo. Un piccolo tesoro. | |||||||
16 Maggio 2005, 14:02:16 | Commento scritto da nemesis |
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Molto bello sotto tutti i punti di vista, il tutto reso ancora più affascinante dal fatto che sia il primo rimanzo di sempre pubblicato da Urania. | |||||||
21 Aprile 2005, 14:44:32 | Commento scritto da Stormbringer |
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Storia affascinante , descrizioni stupende , autore ottimo . | |||||||
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