27 Febbraio 2022, 16:03:49Commento scritto da astrologo
Voto: 4.00
MAH......E DOV'è LA FILOSOFIA, SE NON QUELLA DEL PERDERSI NEI SENSI? Deprimente libro di fanta-pornagrafia vestito di una ricerca del proprio io. Quest'autore, di cui ho già letto un libro nazista si conferma amante della filosofia tedesca , chhe non voglio ripetere. Perchè pubbllicarlo sotto Urania, (era meglio du Olympia press, editoria di pornografia patinata se esiste ancora)
 
19 Giugno 2015, 21:42:54Commento scritto da malessia
Voto: 4.00
 
27 Gennaio 2007, 11:17:09Commento scritto da cat
Voto: 6.00
Fantafilosofia. Ben costruito e ben scritto, con idee originali. Purtroppo risulta noioso, molto noioso.
 
25 Gennaio 2007, 16:54:59Commento scritto da Darkyo
Voto: 7.50
Un romanzo introspettivo, psicologico e quasi psicoanalitico. La realtà esterna è soltanto qualcosa di fugace, irreale, una maschera che cela all'incantato protagonista/autore/lettore il vero, l'assoluto, l'abisso. Uno stile ricchissimo, che meriterebbe davvero la lettura in lingua originale solo per poter assaporare la profondità di una storia di un uomo che può essere la Storia dell'Uomo.
Il finale arriva troppo presto: manca qualcosa, forse soltanto un pizzico di space opera in più!
 
11 Settembre 2006, 14:29:20Commento scritto da tehom
Voto: 9.50
Spinrad reinventa e nobilita la SF con un'opera (che è anche una coraggiosa operazione culturale ) splendida che imprimerà nei lettori un ricordo indelebile.
L'"amour fou" del miglior cinema francese  trasmigra nello spazio e diventa il motore di una storia che di spaziale ha solo la cornice e che è essenzialmente umana. Il Vuoto degli spazi interstellari rimanda di continuo al vuoto esistenziale dei protagonisti, che è poi la condizione comune dell'uomo contemporaneo. Il sesso non è mai utilizzato in maniera strumentale ma è al contrario usato come lente d'ingrandimento delle psicologie dei protagonisti nel loro scontro/incontro. Anche la prosa particolarissima adottata da Spinrad è perfettamente funzionale al testo e innova profondamente gli schemi consolidati del genere. Eros e Thanatos troveranno una sublime sintesi nel vorticoso finale che lascia commossi e ammirati, mentre un senso di pace sembra calare sugli storditi protagonisti e sui lettori più attenti e coinvolti.
Capolavoro.
 
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