16 Marzo 2022, 16:02:29Commento scritto da capricorno52
Voto: 8.50
Riletto dopo tanti anni in occasione della ristampa nella collana di Urania 70 anni nel futuro.
Romanzo capostipite del genere cyberpunk. Il romanzo recepisce il mood giapponese, la cui influenza era rilevante nell’ economia mondiale e di conseguenza nella cultura, nel cinema e nella letteratura anche quella fantastica degli anni ’80, per creare sottili atmosfere ed ambientazioni reali e virtuali a sostegno della trama.
Un romanzo per il quale il tempo non sembra essere passato, che, mi ha sorpreso per l’attualità e la modernità delle situazioni descritte, immerse, in una ambientazione distopica della Terra che fortunatamente, ma forse ancora per poco, ancora non si è avverata.
Lo stile di scrittura non certamente frizzante e leggero, per contro c’ è un geniale uso della metafora “ Il cielo sopra il porto era del colore di uno schermo televisivo sintonizzato su un canale morto” ad inizio del romanzo che crea da subito dal nulla l’atmosfera distopica e poi “Quel bramito era l’ equivalente di una risata “ che ti fa entrare nel mondo creato da Gibson e conoscere i suoi personaggi, innanzitutto Case , il Cowboy del cyberspazio , il pirata del software, che per punizione da parte dei suoi complici è precipitato ed imprigionato nella prigione della carne.
Tutto il primo capitolo è un capolavoro eccezionale pieno di idee, di flash situazionali, visionario, che si legge tutto d’un fiato.
Poi una volta dentro l’universo di “Neuromante”, il ritmo rallenta e lo stile tortuoso richiede alla lettura una attenzione    per collegare insieme pezzi del racconto, ma ne vale la pena, la visione complessiva è piu’ abbagliante delle losanghe di luce della matrice attivate da Gibson per segnare l’ingressi in scena ops… nella matrice della A.I. “Invernomuto”.
Neuromante e Gibson quaranta anni fa hanno reinventato la Fantascienza fornendo anima, carattere, alle macchine (computer),  disegnando ambientazioni totalmente indipendenti dalla realtà umana,cosi’ come percepita, lontane dall’ oggettività della natura, in una metafora allargando i “confini” del fantastico e regalandoci personaggi unici : Case il cowboy del cyberspazio un simpatico introverso ladro, Molly una donna samurai, Fflatline un costrutto fatto di software molto umano ironico e scanzonato, Invernomuto e Neuromante due A.I. che ambiscono la libertà , costrette ad essere cio’ che sono dai vincoli della logica e dall’ anima dei loro padroni, e poi il sottobosco dello Sprawl una regione senza tempo e spazio un bassofondo fisico e morale ove operano le gang ed i loro capi , Wage, Deane , Ratz….nDobbiamo a questo romanzo, capolavoro, di Gibson l’invenzione del genere il cyberpunk.
 
17 Settembre 2018, 11:04:45Commento scritto da and
Voto: 8.00
Riletto dopo tanti anni.
Bellissima la prima parte, un po' pesante invece la seconda in cui ho fatto fatica a seguire i filo.
Tuttavia con questo romanzo Gibson ha inventato un genere che adoro, il cyberpunk, quindi non può che essere considerato un capolavoro.
 
25 Maggio 2011, 12:37:22Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 7.50
Vecchia lettura... riporto il voto che misi al libro dopo averlo letto.

Lo stile è un po pesante, per questo entrare nel mondo creato da Gibson richiede uno sforzo.
E' stato uno dei primi libri di SF che ho letto e per questo non ho potuto apprezzare il suo essere "innovativo".
E' cmq molto visionario (una qualità importantissima...per me), un po' folle, una giostra di belle idee e trovate, kaleidoscopio ... una "fusione" !!
E' in cima alla mia lista di RI-lettura !!
 
04 Luglio 2005, 14:38:29Commento scritto da squeezo
Voto: 7.50
Nell'edizione riveduta e corretta il giudizio non può che essere positivo.
 
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