| Voto: 7.00 |
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Come ne ‘Il debito’ anche in quest’occasione Cooper evita di affidarsi al paranormale e la sua scelta paga perché la vicenda de ‘I figli di Dio’ unita alle doti narrative dell’autore confezionano un romanzo avvincente, con un ritmo deciso che non conosce pause.
Cooper recupera il mito dell’immacolata concezione e lo ripropone attraverso tre adolescenti, provenienti da tre aree geografiche lontane e distinte tra loro, che fanno scalpore in tutto il mondo in quanto dopo aver avuto una visione risultano in gravidanza pur rimanendo vergini.
Le tre ragazze vengono riunite e perciò sottratte alle loro famiglie con metodo spiccio, senza andare per il sottile, per cui sotto all’evento mediatico c’è chi vuol capire meglio cosa sta succedendo e potete scommettere che Cal Donovan è tra costoro.
Comincia un’indagine dapprima tiepida e poi sempre più serrata corollata dai momenti di tensione che l’autore coltiva in un crescendo coinvolgente.
La verità è anche più minacciosa dell’immaginazione e Donovan ha un’occasione ancora per dover difendere papa Celestino e l’istituzione che rappresenta.
I personaggi ricalcano gli stereotipi già incontrati nei romanzi precedenti per cui da questo punto di vista Cooper non mette sul tavolo alcuna originalità, ma il suo stile ed il suo ritmo non vi permetteranno di interrompere la lettura.
| Voto: 6.00 |
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Vengono trovate tre Marie incinte ma vergini.
Niente di sorprendente, direi, vista anche la tecnologia attuale.
Tuttavia, ovviamente, si grida al miracolo.
E qui scatta il primo sbadiglio.
La trama prosegue in modo abbastanza prevedibile, fino al finale altrettanto prevedibile.
Niente di sovrannaturale, ma nemmeno fantascienza, solo un gialletto senza pretese.
Estremamente leggibile, per la cura della traduzione e lo stile dell'autore (che in opere precedenti ci aveva regalato opere sicuramente migliori).
6 - - - - - - - -