Nelle prime pagine, la lettura risulta faticosa a causa di una trama lenta e limacciosa; quando però ci si abitua allo stile da romanziere di Vonnegut e ci si affeziona ai personaggi a storia scorre rapidamente fino al finale geniale. Non c'è colpo di scena, ma solo una chiusura perfetta per quello che si rivela essere una intelligentissima e ironica (satirica?) distopia su un mondo meccanizzato, governato da ingegneri resi schiavi dalla propria tecnologia, e sugli effetti curiosi e terribili degli intrecci tra economia e politica. Da leggere. |