06 Giugno 2012, 17:44:17Commento scritto da PabloE
Voto: 5.00

Le montagne della follia

Era una delle solite calde giornate estive, studiavo la filogenesi del sistema immune (davvero). D'improvviso un lampo di genio squarcia le nubi delle cataratte che si erano formate sugli occhi: la maledizione dell'uomo è il proprio intelletto. Dove l'ho già letta 'sta frase? Sicuramente non è frutto delle mie sinapsi. La risposta non è dentro di te, ma è su google. Una frase del genere era stata pronunciata da Lovecraft, autore che conoscevo solo di fama, ma di cui ero già deciso a leggere qualcosa.
Beh, gli darò un'altra chance perchè la prima è stata un fallimento.

L'idea nel '31 credo sia stata molto originale, la trama rimane accattivante anche ai giorni nostri, ma c'è un "ma" grosso quanto le montagne della follia: se un romanzo breve che dalle premesse sarebbe dovuto essere abbastanza orrorifico, o suscitare comunque delle emozioni forti, ti annoia a tal punto da preferire imparare un paio di formule di statistica piuttosto che continuare la lettura, quel romanzo non vale granchè.

Il ritmo della narrazione viaggia alla velocità di Massa che guida una Peugeot 206CC.
Non contento della lentezza narrativa, HPL inserisce valanghe inutili di descrizioni (oltretutto ho una specie di idiosincrasia per le descrizioni). Inutili perchè non si limita a definire "spaventosamente enorme" una finestra, no, la deve descrivere come una feritoia 24mx30mx15m di profondità al cui interno si nota una torta appena uscita dal forno dopo 15 minuti di cottura a 150° C preparata con 75gr di zucchero, 100 gr di mele ecc. Degli Antichi mi è rimasta solo una vaga impressione di stella e una domanda sugli organi genitali.

Spero che HPL si risollevi nelle mie preferenze dopo la lettura dei racconti di Cthulhu, perchè le premesse affinchè sia un autore da ricordare ci sono.
 
23 Giugno 2011, 18:59:09Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 9.00
Le montagne della follia

Il testo è fortemente evocativo, stimola moltissimo la fantasia, la suggestione è fortissima.
La stimola ancor di piu dato che richiede uno sforzo attivo da parte del lettore.
Sforzo dovuto alla miriade di descrizioni che Lovecraft ci propone, descrizioni di esseri, cose, strutture, oggetti che non appartengono al nostro mondo...che non esistono, dunque il testo va letto e riletto per cercare di creare una immagine mentale di tutto cio di cui parla.... immagine mentale che inevitabilmente sarà diversa da lettore a lettore, nonostante la dovizia di particolari.  
Lovercraft mescola questi elementi fantastici ad elementi reali ed eventi documentati, unendo pure le leggende, le credenze popolari, miti ancestrali e luoghi mitici come Iperborea ed Atlantide...ed il discusso necronomicon.
Cosi' facendo abbatte qualunque barrierra tra cio' che è reale e cio' che non lo è. Geniale !!
 
28 Marzo 2008, 18:32:47Commento scritto da maxpullo
Voto: 10.00
Il volume è un po' raro e qualcuno sostiene che le traduzioni non siano proprio accuratissime (sono molto "libere"), ma per me, che ho iniziato a conoscere questo fantastico autore proprio da questo libro, questo volume rimane in assoluto la miglior raccolta di Lovecraft: quella che raccoglie davvero gli scritti a "più alta tensione" di uno dei maestri dell'horror di tutti i tempi.
- Le montagne della Follia inizia come un romanzo d'avventura ambientato al Polo, ma i ritrovamenti effettuati dalla spedizione scientifica e la catena di avvenimenti successivi fanno rapidamente cambiare tono e direzione al racconto, che diviene un sapiente mix tra fantascienza e horror.
- La casa sfuggita è un eccellente racconto horror d'ambiente in cui troviamo la originalissima e orrenda versione Lovecraftiana dei vampiri.
- La dichiarazione di Randolph Carter è la trascrizione perfetta e allucinante di un incubo dell'autore stesso, una perla di brevità e intensità che in poche pagine riesce ad affrescare un mondo tenebroso popolato da non-morti.
- Il caso di Charles Dexter Ward è un racconto allucinante di stregoneria che, nonostante, l'elusività propria dell'autore, non manca di alcune descrizioni terrificanti e degne di rimanere negli annali della storia dei racconti dell'orrore.
Insomma: se avete la fortuna di trovare questo libro, fregatevene del fatto che la traduzione non sia fedele all'originale (forse è un pregio), correte a leggerlo e preparatevi a vivere intensamente ciascuna delle quattro storie.
 
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