20 Ottobre 2018, 23:34:12Commento scritto da galions
Voto: 6.50
Volume conclusivo della saga dedicata da Robert Ludlum al personaggio di Jason Bourne.
In realtà quest'ultimo ritorna in altri romanzi, ma a firma di un altro autore.
Il protagonista torna a misurarsi con il suo avversario più temibile, il celebre terrorista internazionale Ilich Ramirez Sanchez, conosciuto meglio come Carlos 'lo sciacallo'.
Un attentato a Boston apre il confronto mettendo tutti in allarme, Bourne è anche padre di famiglia e non è proprio ideale avere moglie e figli da proteggere quando non sai nemmeno se riuscirai a proteggere te stesso.
Questo allora può e deve essere lo scontro decisivo, quello per cui Jason Bourne se dovesse uscirne vivo potrà tornare ad essere il mite professor David Webb.
Al suo fianco ritroviamo la moglie Marie, il cognato Johnny Saint Jacques e l'ex agente Alex Conklin.
Stanare Carlos non è facile, così come non è facile imporre il terreno dello scontro.
Con l'aiuto di Conklin, Bourne decide di rimestare nuovamente le acque intorno a coloro che portano con sé il segreto dell'operazione 'Medusa', il progetto militare ordito ai tempi della guerra del Vietnam, che ha permesso l'addestramento estremo dello stesso Bourne, ma che non appartiene completamente al passato.
La minaccia di rivelarlo è l'espediente che Conklin e Bourne mettono in scena perché certi papaveri della buona borghesia americana decidano di eliminarla affidandosi allo stesso Carlos, obbligandolo con questo ad esporsi.
Non ho difficoltà ad ammettere che al sottoscritto non sempre la trama è apparsa limpida e comprensibile, e nemmeno che Ludlum sia facile da leggere, ma se apprezzate le vicende che richiedono una certa concentrazione questo romanzo fa per voi.
Come nel caso di 'Doppio inganno' vi invito a leggere la trilogia nell'ordine, perché è nel primo romanzo 'Un nome senza volto' che si conoscono i protagonisti.
Ma non solo, Ludlum continua a citare lo scontro di tredici anni prima a Parigi tra Bourne e Conklin, e solo leggendo i romanzi nell'ordine è possibile capire perché questi due personaggi si ritrovano alleati in quest'ultimo frangente.
Ho avuto l'impressione che la traduzione fosse lievemente migliore rispetto ai titoli precedenti, ma resta il fatto che l'autore talora è fumoso e non è facile seguirlo a dovere.
Avrei comunque assegnato senza problemi cinque stelle a questo romanzo dopo cinquecento pagine.
Purtroppo il titolo ne conta quasi settecento e verso la fine le capacità di Carlos di sfuggire al suo destino diventano eroiche, anche troppo per i miei gusti.
Per non parlare di una collaborazione tra CIA e KGB che al tempo della guerra fredda appare veramente fantascientifica, anche a fronte delle giustificazioni che Ludlum prepara per farci digerire un finale che lascia il deludente sapore dell'esagerazione.
Non ce n'era bisogno perché la saga nel suo complesso è più che discreta, ma a mio modesto avviso Ludlum non ha resistito alla tentazione di strafare.
 
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