20 Ottobre 2018, 23:32:22Commento scritto da galions
Voto: 8.50
Thriller avvincente e ben costruito, Ludlum inventa un personaggio forte e fragile nel contempo che riesce a creare la giusta empatia per tutte le quasi 500 pagine.
Il protagonista viene ripescato agonizzante nel Mediterraneo, al largo della costa meridionale francese, da una piccola imbarcazione di pescatori.
Il corpo del malcapitato è segnato da ferite d'arma da fuoco e sotto pelle una capsula protegge le cifre di una cassetta di sicurezza ed il nome di una banca di Zurigo.
I traumi subiti hanno causato un'amnesia pressoché totale alla vittima che a spizzichi e bocconi tenta di ricostruire i pezzi della sua vita precedente.
A Zurigo scopre di chiamarsi Jason Bourne, di essere milionario, ma nel frattempo scatta una trappola.
Braccato da killer professionisti Bourne scopre anche di essere addestrato a cavarsela e ad improvvisare nelle situazioni più disparate.
Se queste capacità cadono a fagiolo da un lato e gli permettono di fuggire, dall'altro sollevano ancora più dubbi sul suo passato e sul perché abbia tutta questa confidenza con le armi, lo spirito di osservazione per individuare tipi sospetti o le vie di fuga negli ambienti che incrocia.
La lettura è scorrevole anche se l'intreccio narrativo richiede un po' di attenzione.
Ludlum riesce anche a proporci una storia d'amore, che per la verità inizia in un modo poco credibile.
Passare dall'essere vittima di un rapimento, venire schiaffeggiata e minacciata da un revolver per poi innamorarsi del rapinatore perché costui la salva da una sicura uccisione non credo che possa essere così immediato come ne scrive Ludlum.
Ma non è sempre necessario guardare il pelo nell'uovo.
I personaggi si moltiplicano: la CIA, il terrorista per antonomasia conosciuto con il nome di Carlos, i galoppini degli uni e degli altri, un progetto militare risalente al conflitto nel Vietnam chiamato 'Medusa' e la trama si infittisce.
Bourne è braccato nonostante sia fuggito da Zurigo, ma non può solo fuggire se vuole ricostruire la sua identità e soprattutto comprendere il suo ruolo.
Allora egli stesso deve rintracciare le persone che possono dargli le informazioni che cerca e talora deve estorcerle, perché possono anche rivelarsi essenziali tanto per sopravvivere che per continuare questa stessa ricerca.
Bourne è la chiave della CIA per smascherare Carlos? Quest'ultimo vuole eliminarlo per togliersi di torno un killer rivale? La verità sfugge sino all'ultimo.
Seguendo il filo logico dei pensieri e delle angosce del protagonista si arriva ad un finale degno di una trama così complessa, ma scritta davvero molto bene e sostenuta da una buona traduzione.
La vicenda si scosta quasi interamente dalla serie cinematografica, se non altro per la differente ambientazione temporale.
Nel romanzo si parla ancora di cabine telefoniche e di telegrammi, mentre nei film l'informatica gioca un ruolo decisivo.
Ho apprezzato i film, ma il libro ha davvero una marcia in più, sia per la caratterizzazione dei personaggi minori che per la maggiore complessità della trama.
Adoro i complotti e lo spionaggio, ed il romanzo di Ludlum è davvero un pezzo raro.
Ho acquistato anche i seguiti per i quali non mancherò di certo.
A presto Jason Bourne.
 
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