16 Febbraio 2018, 12:23:59Commento scritto da astrologo
Voto: 5.50
Romanzo che andava bene per l'epoca in cui è stato scritto. Oggi si può apparentare ad un romanzo distopico. Risente molto del clima "maccartistico " dell'epoca e della paura dell'orso comunista. Inevitabilmente diventa un romanzo su di una resistenza possibile all'invasore. Discreto.  
 
14 Novembre 2012, 13:17:10Commento scritto da chipmunk
Voto: 6.50
Nel 1955, quando è stato scritto questo libro, lo scenario di una invasione di Europa e Stati Uniti da parte delle potenze comuniste Unione Sovietica e Cina era uno dei possibili "probabili" futuri nonché, in piena guerra fredda, uno dei più comuni incubi collettivi. Su questo tema il romanzo appartiene a pieno titolo al filone della fantascienza anche se letto oggi, ormai superato dagli eventi, perde gran parte del suo fascino. Anche se non più ascrivibile al genere (pur potendosi ancora definire "narrativa speculativa") rimane comunque un "libro di resistenza" la cui lettura, avvantaggiata da uno stile asciutto ed essenziale che ben si adatta al contesto narrativo, è piacevole e veloce. Ben tratteggiati il protagonista ed i vari i personaggi che ruotano attorno a lui, così come ben reso il contesto di paese occupato nel quale si muovono.
Una postilla, a titolo di curiosità: il titolo originale Not this August è l'incipit di un articolo di Ernest Hemingway dal titolo "Notes on the Next War: A Serious Topical Letter" apparso nel settembre del 1935 sull'Esquire nel quale lo scrittore ipotizzava che la prossima guerra non sarebbe successa né quell'anno, né il successivo, ma solo quando non sarebbe stato possibile guadagnare altri soldi senza attivare l'industria bellica. La seconda guerra mondiale comincerà, appunto, nel 1939.
 
25 Ottobre 2011, 15:13:32Commento scritto da ciccio49
Voto: 6.00
Un romanzo cominciato bene, con uno scenario possibile. Finito male.Appena sufficiente.
 
03 Novembre 2008, 19:38:42Commento scritto da victory
Voto: 5.00
La recensione o trama riportata nella seconda pagina del libro definisce il romanzo come "magnfico".
Di questo epiteto non ne ho trovato traccia nel leggerlo, a mala pena l'ho finito per sapere come sarebbe finito. Peggio di quando l'avevo incominciato. Una storia che di fantascienza ha ben poco per non dire niente, scritto da un parolaio di mestiere. Bocciato!
 
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