04 Maggio 2015, 22:22:23Commento scritto da adso
Voto: 8.50
Ottima antologia di Evangelisti.In particolare,bellissimi i racconti 'Venom' e 'Pantera'. Il primo,che vede come protagonista l'ormai celeberrimo Eymerich,é caratterizzato da un'atmosfera di mistero ed orrore nella migliore tradizione del personaggio a cui é stata dedicata una fortunatissima serie di romanzi. Il secondo racconto,invece,é una specie di horror/western di notevole impatto emotivo.Il tutto condito dalla solita,ottima,scrittura di Evangelisti che si conferma come uno degli autori italiani di maggior spicco. Lettura assolutamente consigliata
 
27 Luglio 2009, 12:05:15Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Forse la colpa è mia che identifico ormai Valerio Evangelisti con il suo personaggio Nicholas Eymerich, ma proprio non riesco a trovare la stessa soddisfazione di lettura leggendo racconti e romanzi che non abbiano l'inquisitore come protagonista.
La presente antologia, con l'eccezione dello scialbo racconto "Sepultura", già edito nel Millemondi "Strani giorni", ha come filo conduttore il "metallo vivente".
Il racconto di apertura, "Venom", ci mostra un Eymerich, da poco assurto al ruolo di grande inquisitore e dunque nel pieno del suo vigore, affrontare un caso di palese demonolatria, sotto di cui tuttavia si cela una pericolosa e oscura insidia volta a minacciare il re di Spagna: come in altre occasioni Eymerich riuscirà non solo a sventare la minaccia, ma anche a ritorcere la "magia" contro i suoi nemici.
Il racconto "Pantera" è un interessante mix tra i generi gotico, fantascientifico e western, con un eroe molto particolare, in parte pistolero e in parte negromante che riuscirà in extremis a salvare una città dalla terribile maledizione dei metallici e formidabili "Cowboys dell'inferno".
L'ultimo racconto "Metallica" rappresenta un reprise dell'allucinante previsione di Evangelisti circa le guerre del futuro: come Rache e l'Euroforce sono destinate a contendersi le rovine del pianeta schivando gli effetti delle maledizioni di Eymerich o sfruttandole a proprio vantaggio, così gli Stati Uniti dovranno affrontare l'ultima terribile guerra razziale che si combatterà con altissime torri di metallo vivo, in grado di inseguire ed abbattere i mezzi volanti, con la magia in grado di scatenare orde di alligatori contro il nemico, ma anche e soprattutto con la ferocia e l'assenza di pietà che da sempre contraddistinguono il genere umano.
il messaggio dei racconti di Evangelisti che emerge da questi racconti è chiaro: attraverso la magia o attraverso la scienza, presto o tardi gli uomini si troveranno a dover fronteggiare nuovi terrori e nuove forme di peccato, modificando il proprio corpo con protesi ed innesti metallici per poter sopravvivere a nuove malattie e ad antiche maledizioni.
Nonostante la presenza di Eymerich nel primo racconto, tuttavia, e nonostante i frequenti richiami a trame dei romanzi del ciclo dell'inquisitore volti ad affermare una certà continuità nell'affresco del mondo futuro da lui immaginato, ho avuto l'impressione che Evangelisti qui non fosse nella sua forma migliore: i racconti sono scritti come sempre in maniera eccellente e l'atmosfera di orrore è quasi tangibile, ma le trame sembrano poco sviluppate e i finali deludono un poco, facendo si che i racconti non rimangano impressi dopo la lettura.
Per me non è davvero tra le cose migliori di Valerio Evangelisti
 
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