11 Gennaio 2023, 17:16:12Commento scritto da Free Will
Voto: 10.00
NOLITE TE BASTARDES CARBORUNDORUM (non lasciare che i bastardi ti annientino). Questa frase, ripetuta più volte, è un po' come un filo rosso che lega gli avvenimenti e si riferisce alla necessità di combattere contro la mancanza di libertà e di diritti. Ci sono diverse chiavi di lettura di questo capolavoro, triste, inquietante, distopico, dolente, ma anche potente e originale nella scrittura. L'autrice ci mostra un mondo, o almeno un microcosmo, diverso da quello che conosciamo, come avvertimento di ciò che potrebbe accadere. Non tutto viene spiegato nei dettagli, ma la Atwood lascia alcuni piccoli indizi qua e là, fino all'ultima parola, come per far intendere che non è tanto importante il perché, ma piuttosto l'effetto. Così sappiamo che c'è stata una guerra (atomica? biologica? chimica?), oltre ad uno o più attacchi terroristici di matrice islamica. Sappiamo che, forse come conseguenza della guerra o per altri motivi, non nascono quasi più bambini perché le donne sono quasi tutte sterili. Vediamo che nel territorio degli Stati Uniti si sono formate delle Repubbliche, come delle Città-Stato, chiuse ad eventuali attacchi esterni. O perlomeno questo è ciò che vediamo nella repubblica di Gilead, dove è ambientata la storia, situata in gran parte del nord America (del resto nel Maine ed i altri Stati ci sono città chiamate proprio in quel modo). In Gilead c'è una specie di governo, non ben identificato, di tipo razzista, sessista e puritano. Così le persone (rigorosamente bianche) sono divise in classi: ci sono i Comandanti (cioè gli ufficiali, le persone più importanti), poi gli Angeli (cioè i soldati), i Custodi (che svolgono vari servizi), gli Occhi (cioè le spie che identificano chi non rispetta le leggi). Poi un gradino (o meglio una scala) più in basso, ci sono le donne: le Mogli dei Comandanti (sterili), vestite di blu, le Economogli, sposate a uomini di rango inferiore, le Marte, dedicate alla cura della casa, vestite di verde, le Zie, istruttrici, vestite di marrone, le Redimatrici, che operano le esecuzioni capitali, vestite di nero. E poi ci sono le Ancelle, vestite di rosso, che sono le uniche donne non sterili (perché hanno già generato) che vengono strappate alle loro famiglie ed assegnate ai Comandanti per renderli padri, con un grottesco rituale, in cui partecipa anche la Moglie del Comandante, di accoppiamento e di parto. Alle Ancelle viene assegnato un nuovo nome, come Ofglen, Ofgiorge, Ofjohn, ecc., dove la particella Of sta per Di...inteso come possesso. Così la nostra protagonista, che racconta in prima persona, come da titolo del romanzo, si chiama Offred, cioè Di Fred. E l'autrice si diverte con il nome particolare perché Offred suona un po' come Offered (offerta) oppure of red (di rosso, inteso come vestito). In questo mondo tutto è proibito: vietati libri e giornali che vengono bruciati (come tanti roghi avvenuti nel passato, anche non troppo lontano), vietata la musica, vietato cantare e perfino ridere o parlare ad alta voce. Ed è facile non rispettare le innumerevoli regole e venire puniti, magari messi a morte. Scopriamo anche che c'è una forte contrapposizione fra le varie "sette" religiose, come i Battisti, i Quaccheri, i Mormoni, i Testimoni di Geova e tutte le varie ramificazioni dei Protestanti, ma anche i Cattolici, gli Ebrei e tutte le altre religioni a cui viene data la caccia più spietata.
La prima chiave di lettura è ovviamente il maschilismo e la totale retrocessione di quel poco che le donne hanno conquistato per la parità, dalle Suffragette in poi (almeno in alcuni Paesi).
La seconda chiave di lettura è la guerra e le sue conseguenze nefaste per l'umanità.
Ma, secondo me, la chiave più interessante è l'esasperazione della religione protestante, che sin dalle origini, passando da Martin Lutero, Enrico VIII, la guerra delle due rose, i Padri Fondatori, ecc., ha sempre evidenziato la sua nota cupa e puritana, riconoscendo alla lettera soprattutto il Vecchio Testamento, dove esistono solo regole assolute e punizioni, e quasi trascurando quello Nuovo.
A questo proposito viene in mente la storia di Giacobbe, con la moglie Rachele che, essendo sterile, lo invita ad accoppiarsi con la schiava Bila, che partorisce con un rituale grottesco, con la partecipazione di Rachele, identico a quello a cui sono sottoposte le Ancelle. A proposito: il titolo originale è Handmaid's Tale e la traduzione Ancella è corretta, ma Handmaid significa anche schiava.
In tutto il Vecchio Testamento ci si occupa solo della discendenza degli uomini: questo vale anche per Abramo che genera con la moglie Sara, Isacco, capostipite degli Ebrei (fratelli maggiori dei Cristiani) ed anche Ismaele generato da una schiava, capostipite degli Arabi. Ma potrei continuare con Noè i cui figli Sem, Cam, e Jafet, sono rispettivamente capostipiti dei Semiti (ebrei e arabi), Camiti (africani di pelle scura), e Jafetiti (tutti gli altri popoli). Ci sono sempre i figli degli uomini (le donne hanno un ruolo solo accessorio). E qui viene in mente anche il romanzo "I Figli degli Uomini" di P.D. James, che racconta una storia in cui (che coincidenza) per qualche evento bellico le donne sono tutte sterili, tranne poche che devono nascondersi per non subire umiliazioni. E poi la parola Gilead rimanda anch'essa alla Bibbia, come località ed anche come nome proprio di persona (anche nella versione Galaad, come colui che trova il Sacro Gral).
Alla fine, nonostante una nota di speranza, non conosciamo le sorti della nostra Ancella. Dobbiamo leggere il seguito.    
 
21 Luglio 2020, 16:37:51Commento scritto da zecca_2000
Voto: 8.50
Romanzo simbolo del sottogenere distopico.
Effettivamente è un testo validissimo e importante, che fa riflettere e si fa leggere a più livelli.
La sinossi, già descritta nei commenti precedenti: si tratta della storia di una ANCELLA, ossia una donna destinata alla riproduzione. In questa società futura (ma siamo avanti di pochissimi anni rispetto al PRESENTE, e si tratta del presente del 1985!) si è instaurato un regime totalitario di stampo teocratico/cristiano.
Le motivazioni ufficiose sono il tentativo di aumentare le nascite e una serie di attacchi terroristici attribuiti agli arabi.
In realtà le motivazioni reali sono uno dei punti poco chiari (volutamente poco chiari) del romanzo: non si capisce se la diminuzione della fertilità sia dovuta all'inquinamento, alle radiazioni, o semplicemente all'evolversi della società.
E in effetti questo ultimo punto è tra i più inquietanti: il vedere come l'evolversi della società (visto dagli occhi della scrittrice, nel 1985) e le reazioni ad esso, siano oggi cosi attuali. Tra l'altro, vengono citati attacchi terroristici di matrice araba (anticipando di 16 anni l'11 settembre), un incidente di una centrale nucleare (Fukushima?), la guerra al contante come controllo della popolazione.
Altro punto di forza del romanzo è il modo di descrivere il regime totalitario. Il tema centrale del romanzo è sicuramente la prevaricazione sessista. Tuttavia, nel libro non mancano figure maschili notevoli, altrettanto vittime delle ANCELLE (come l'autista/factotum che diventerà l'amante della protagonista) e figure femminili prevericatrici.
Infine, notevole il finale: ambientato duecento anni nel futuro, quando la storia dell'ancella è ormai...storia... lancia un messaggio di speranza, quasi a voler dire che persino il peggior regime non puo'  durare per sempre.
Rimangono tuttavia molte, moltissime domande senza risposta.
non rimane che leggere il seguito
8,5
 
12 Agosto 2017, 15:17:11Commento scritto da adso
Voto: 10.00
Ho iniziato questo romanzo avendo alle spalle la lettura di quel capolavoro che é 'La ragazza meccanica' di Bacigalupi. Conoscendo già l'autrice ('L'assassino cieco'), però, avevo delle aspettative a dir poco elevate. Direi che non sono andate minimamente deluse, anzi. La storia é narrata in maniera superba con descrizioni di personaggi e stati d'animo degli stessi meravigliosi. La capacità della Atwood di dipingere le emozioni in tutte le loro sfumature é semplicemente unica. Più che a immaginarle il suo stile ti porta a viverle in maniera così intensa da entrare in uno stato di totale empatia con la protagonista, assolutamente credibile nella sua profonda umanità. Ma una cosa mi ha colpito particolarmente di questo romanzo, ossia il fatto che ho avuto, sin dalle prime pagine, la netta sensazione che lo stesso sia stato indirizzato, soprattutto, ad un pubblico maschile. Infatti la mia personale impressione é che l'autrice abbia voluto aprire uno spiraglio sull'universo femminile mettendolo a 'dis
 
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