03 Ottobre 2021, 13:05:34Commento scritto da bibliotecario
Voto: 6.00
Torna un nuovo romanzo di Eymerich, quando ormai non ce lo aspettavamo più dopo gli accadimenti di Rex Tremendae Maiestatis del lontano 2010. E' stato quindi piacevole leggere l'ennesimo intreccio temporale su tre piani, passato, futuro prossimo e futuro remoto in cui Evangelisti divide i capitoli dei romanzi del ciclo di Eymerich ma purtroppo ho trovato il romanzo un poco forzato, le idee un poco confuse le situazioni ripetute che alla fine stancano più che interessare. In conclusione forse sarebbe stato meglio lasciare Eymerich al suo meritato riposo. Sufficienza di stima.
 
09 Agosto 2019, 19:58:05Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.00
Eymerich risorge? E perchè? E come?
Da fan di Eymerich e di Evangelisti devo registrare purtroppo il primo vero "flop" dell'intera saga: preso probabilmente dalla brama di narrare nuove avventure del suo inquisitore l'autore incappa in una serie di nodi che non tardano a venire al pettine e finisce per distruggere la continuità (oltre che la credibilità) di quanto narrato nell'intera opera precedente.
Una storia che non convince, personaggi ormai riproposti a sfinimento, una trama che fa acqua ed espedienti che non funzionano sono i (pessimi) ingredienti di questo libro di cui francamente si poteva fare a meno.
Il protagonista è confuso e cambia continuamente le carte in tavola: la pallida ombra dell'Eymerich cui l'autore ci aveva abituato si aggira e brancola nei boschi e nelle valli piemontesi alla ricerca di cosa non lo sa nemmeno lui. Catturato, liberato, ricatturato, riliberato, dopo una serie di avventure senza capo nè coda e varie peripezie, finisce per conludere la sua missione in modo che nè lui, nè i suoi collaboratori (e neppure i suoi lettori) riescono a capire.
La trama del futuro che coinvolge il solito Frullifer, unitamente ai frammeti del "Vangelo della Luna", dovrebbe servire per raccordare il passato al presente ed a spiegarci perchè un Eymerich morto diventi improvvisamente un Eymerich vivo, ma stavolta la trama non è efficace ed il mistero della resurrezione dell'inquisitore si aggiunge a quelli del resto della storia non essendo chiara affatto l'eresia degli antagonisiti e nè cosa effettivamente sia stato fatto per debellarla.
Vorrei mettere una valutazione stroncatoria a quest'offesa alla memoria di Eymerich, ma non me la sento: troppi ricordi mi legano a questo personaggio ed a queste storie e mentirei a me stesso dicendo di non essermi goduto neppure un po' questa nuova avventura.
E probabilmente è proprio questo che Evangelisti ha voluto farci: un regalo, un revival che, senza andare troppo per il sottile accontenterà i fan più sfegatati.
Sufficienza di stima.
 
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