| 31 Maggio 2018, 17:31:27 | Commento scritto da astrologo | | |
Un apologia del nazifascismo. no vergognato per l'autore, e mi sono chiesto cosa lo ha portato a scrivere un simile romanzo ,
Va da se che il voto e negativo e non potendo mettere 0: |
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| 17 Gennaio 2018, 17:01:05 | Commento scritto da Free Will | | |
Di primo acchito verrebbe voglia di definire questo romanzo alla maniera di Fantozzi, cioè una c..ata pazzesca. In particolare appaiono assurde la prefazione e la post fazione con le quali l'autore immagina una specie di universo parallelo nel quale Adolph Hitler è uno scrittore di FS e, naturalmente, esprime tutte le sue idee naziste, con tutto ciò che consegue. Soprattutto la postfazione è veramente assurda perché Spinrad sottolinea in maniera maniacale tutti gli aspetti negativi del romanzo, partendo dall'etica, la politica, i comportamenti e addirittura gli aspetti letterari; insomma sembra un Tafazzi che vuole denigrare a tutti i costi la sua opera, come se qualcuno gli avesse imposto di scriverla così.
Però.
Proviamo a fare qualche esercizio accademico. Proviamo ad eliminare tutti i riferimenti alla svastica, alle SS, alle divise, ai proclami e discorsi, insomma tutti i riferimenti al nazismo.
Che cosa resta? Un semplice romanzo post-atomica, come ne sono stati scritti a centinaia (Dick docet), nel quale assistiamo a ciò che succede alla Terra dopo una guerra nucleare che ha sterminato quasi tutto e che ha lasciato come eredità la nascita di una moltitudine di mostri di vario tipo, brutti, sporchi e decerebrati, ma anche un certo numero di esseri quasi umani, molto cattivi, che usano i mostri come carne da macello per i loro scopi, cioè la conquista del potere di ciò che rimane. E poi c'è una minoranza di "veriuomini", cioè persone che il caso ha reso incontaminate, che vuole semplicemente far tornare la Terra allo stato originale, con gli uomini che la abitano e la governano, senza avere a che fare con quei mostri e soprattutto con i loro schiavisti. In quale modo possono arrivare a questo scopo? Solo con la violenza profusa in gran quantità.
A questo punto, però, rimane un finale veramente assurdo e inverosimile (che non rivelo per non spoilerare) che fa retrocedere il romanzo nel giudizio finale. Giudizio che non mi sento di esprimere in maniera eccessivamente negativa, perché comunque ci sono aspetti positivi nello stile e nel linguaggio. |
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| 25 Agosto 2017, 15:55:32 | Commento scritto da nickel | | |
| Non ho proprio capito il senso di questo romanzo; l'idea potrebbe essere buona, ma lo sviluppo pessimo... |
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| 23 Giugno 2017, 20:11:13 | Commento scritto da 56-bob | | |
L'escamotage di inserire una "finta" postfazione nella quale sottolineare e criticare tutti gli aspetti negativi dell'ideologia enfatizzata nel romanzo, mentre può salvare l'autore da un'accusa di razzismo o apologia, sicuramente non salva il romanzo che risulta essere monotono e ripetitivo a meno di brevissimi tratti iniziali. L'indulgere poi continuamente nella descrizione di masssacri sanguinolenti non aggiunge nulla al romanzo, anzi rende ancor più difficile seguire l'esile trama che lega gli eventi.
In altre parole: "non mi è piaciuto"! |
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| 04 Giugno 2017, 18:16:26 | Commento scritto da bibliotecario | | |
| Letto finalmente questo famosissimo romanzo di Spinrad, posso tranquillamente affermare di esserne rimasto assolutamente deluso. Semplicemente una riscrittura fantascientifica e quanto mai banale delle farneticanti scritture di Adolf Hitler. Il tutto condito con l'idea di essere in un mondo alternativo dove Hitler emigrato in america, fa lo scrittore di Fantascienza. |
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| 31 Maggio 2017, 18:48:42 | Commento scritto da Oldman | | |
| Una riedizione mixerata tra il Mein Kampf e la storia della IIWW. Un poco pesante nelle continue ripetizioni con i richiami alla supremazia razziale, ma ben scritto e di lettura semplice e veloce. I punti di riscontro con il Mein Kampf sono tanti e tali da far sembrare un "plagio"! Comunque mi piace anche per il fatto che nel suo farneticante delirio di onnipotenza i punti di riscontro con la società attuale sono dolorosamente attuali; pensando che AH, lo scrisse in cella nel 1930 e si è tutto avverato! |
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