25 Aprile 2023, 11:06:24Commento scritto da galions
Voto: 5.00
‘Il segno della croce’ apre la serie dedicata dall’autore statunitense Glenn Cooper al personaggio di Cal Donovan, che potremmo catalogare  come alter ego del celebre professor Robert Langdon ideato da Dan Brown.
Cal infatti è un professore di storia delle religioni all’università di Harvard e può vantare contatti con i vertici vaticani.
Ma la storia di questo libro inizia nella Palestina del 300 d.C. con il ritrovamento di uno dei Sacri Chiodi con cui Gesù Cristo è stato crocifisso sull’altipiano del Golgota, prosegue subito dopo nel Paraguay del secondo dopoguerra con il rapporto padre-figlio nella famiglia di un gerarca nazista fuggito dall’Europa dieci anni prima, per poi approdare in un piccolo centro rurale della regione Abruzzo al giorno d’oggi.
Per quanto possano apparire intriganti queste premesse, se non siete nuovi lettori di questo autore potete subito mettervi il cuore in pace circa un qualunque possibile slancio innovativo dello stile cooperiano.
Sia chiaro che Cooper è come sempre abilissimo a tessere la sua tela per avvolgere il lettore nella sua trama, che si sviluppa come sempre su diversi periodi storici, per poi concentrarsi su una sola traccia narrativa ricca di ritmo, colpi di scena e trovate geniali.
Perché fin che si rimane alle fasi indiziarie della storia, tutto è avvolto da un’atmosfera di mistero e fascino davvero irresistibili che funziona alla perfezione.
Poi purtroppo mentre il ritmo sale vertiginosamente ed il quadro prende forma, emerge la trovata fantasiosa di Cooper, talora talmente fantasiosa da sconfinare nel ridicolo.
Ed è il caso di questo romanzo dove viene mischiata la fisica quantistica con il misticismo religioso ed una setta neonazista, che nel suo progetto criminale risulta ancora più ridicola di quanto possano risultare i suoi personaggi.
Cooper è un gran narratore che quando scrive conosce il fatto suo, ma deve sempre sorprendere al di là del lecito il suo lettore, descrivendo eventi tanto stupefacenti quanto misteriosi, che poi possono solo giustificarsi in una storia assolutamente inverosimile.
Nonostante tutto ho letto parecchi titoli di questo autore, che è indubbiamente dotato del talento necessario per intrattenere il lettore, ma in più di un’occasione è stato sabotato da una trama al di sopra delle righe.
 
03 Giugno 2019, 22:45:37Commento scritto da zecca_2000
Voto: 6.00
Un Glen Cooper un po' sottotono.
L'idea di base e' un po fiacca, e scopiazzata da mille altri CODIC DA VINCI.
Unica piccola nota di colore, il protagonista rofessore, e' l'ennsimo Indiana Jones, ma e'simpatico, beone e donnaiolo.
sono curioso di vedere come fara' a tirare fuori una trilogia da un' idea cosi fragile!!
Voto 6 - -
 
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