La terza puntata del ciclo dei Cento, mantiene gli stessi pregi e gli stessi difetti dei due libri precedenti. La narrazione è sempre semplice, anzi banale, più che adolescenziale direi fanciullesca. Conserva anche le bestialità sulle parti "scientifiche" o tecniche. Vengono aggiunti altri personaggi abbastanza ben caratterizzati, anche se i cattivi sono tagliati un po' con l'accetta. Lo storia diventa sempre più drammatica e anche tragica. il ritmo è incalzante e ti porta velocemente alla fine invogliandoti a leggere la conclusione del quarto libro. |