19 Agosto 2017, 23:06:20 | Commento scritto da tulliodg | | |
Ricordo questo libro pessimo scritto in modo confusionario ed anche noioso |
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24 Maggio 2014, 15:51:22 | Commento scritto da adso | | |
Primo libro letto di Haldeman. Ricordo che mi è piaciuto moltissimo come, d'altra parte, tutti gli altri di questo bravo autore. |
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22 Dicembre 2011, 17:59:21 | Commento scritto da marsman60 | | |
l'avevo letto anni fa quando ancora non commentavo e non mi ricordavo la trama ma avevo la sensazione che non mi piacesse ho provato a rileggerlo ma dopo poche pagine ho posato tutto non mi attira. |
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18 Marzo 2011, 19:06:23 | Commento scritto da Eremita | | |
bel romanzo, ma migliore nella traduzione dell'edizione collezione |
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20 Febbraio 2011, 14:37:56 | Commento scritto da mitd | | |
Ben costruito, senza cali di ritmo. Le idee che formano l'impalcatura di questo romanzo sono interessanti, originali e ben sviluppate, per quanto io abbia avuto l'impressione che al momento di tirare le fila Haldeman si sia perso in un finale un po' semplicistico. Sviluppo pricologico e interazione dei personaggi sono i punti di forza.
La narrazione è lineare, senza salti nel tempo, con un impianto di tipo letterario, vale a dire una lunga parte preparatoria (peraltro pienamente riuscita e funzionale) di ambientazione e caratterizzazione psicologica prima di giungere al cuore del romanzo L'alternanza di narratore onniscente (terza persona) e punto di vista soggettivo (prima persona) dà profondità senza confondere il lettore ("Pace Eterna" non è certo l' "Ulisse" di Joyce o "L'Urlo e il Furore" di Faulkner!) |
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27 Marzo 2010, 18:35:18 | Commento scritto da Free Will | | |
Dopo 100 pagine piene di "supercazzole" e poco altro, non ce l'ho fatta ed ho abbandonato questa cosa. Mi capita molto raramente di non terminare un libro, però sarebbe vero masochismo cercare di arrivare in fondo a questo insieme di parole incomprensibili. Certo non è proprio corretto commentare un libro che non si è letto fino in fondo, ma almeno voglio fornire le mie impressioni sulla prima parte. Ovviamente non si tratta del seguito di "Guerra eterna", ma non sembra neppure lo stesso autore. Per carità, sono convinto che il suddetto "Guerra eterna" sia alquanto sopravvalutato, però è leggibile e, soprattutto comprensibile. In questo "Pace eterna" lo stile ed il linguaggio sono completamente diversi: i dialoghi sono un insieme di parole a vanvera, le descrizioni ambientali estremamente fumose, i personaggi ben poco caratterizzati, le spiegazioni scientifiche non convincenti. Risulta poi assurda la costruzione, con il protagonista che, a volte parla in prima persona e a volte viene descritto dall'autore in terza persona, al punto che si fa fatica a capire che si tratta dello stesso soggetto. Buona parte della pesantezza del linguaggio è sicuramente dovuta alla pessima traduzione di Lela Campi, che dimostra di non sapere cos'è il soggetto, il predicato verbale ed il complemento oggetto, ma viene il dubbio che anche l'originale fosse veramente poco accurato dal punto di vista grammaticale. |
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