14 Maggio 2021, 17:51:32 | Commento scritto da adso | | |
Con quest’opera (riletta a distanza di anni) Shirley Jackson si conferma una fuoriclasse della narrativa di genere psicologico. I protagonisti della vicenda sono delineati in maniera magistrale, ma è Eleanor che impariamo a conoscere fin nei suoi pensieri più intimi. In questo senso il primo capitolo, a lei interamente dedicato, ne costituisce un esempio lampante. Dopo una vita dedicata a occuparsi della madre, questa donna ha l’occasione di allontanarsi da casa e allentare il cordone ombelicale che la lega alla famiglia, avendo così modo di dare libero sfogo alla sua immaginazione. La vedremo, pertanto, prefigurarsi tutta una serie di situazioni, possibili vite future che mai aveva osato anche solo sperare. La scena si sposta, poi, all’interno di Hill House. Gli avvenimenti che vi si verificano sono ascrivibili al genere del terrore, piuttosto che dell’orrore vero e proprio, in quanto non assistiamo a fenomeni espliciti quanto, piuttosto, a impressioni strettamente personali, allucinazioni sia visive che auditive alle quali ognuno dei personaggi reagisce in modo diverso. Il persistente senso di attesa di qualcosa che “deve” accadere per poter sciogliere la tensione, crea una suspense quasi insopportabile tanto per i protagonisti, quanto per il lettore. Magnifico, nella sua apparente semplicità, anche il finale. Nel suo genere un capolavoro assoluto. |
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18 Marzo 2012, 13:23:46 | Commento scritto da Darkyo | | |
Curiosa e originale variazione sul classico tema della "casa infestata", dove però i veri spettri sembrano aleggiare nelle psicologie stravaganti dei personaggi e, in particolare, della protagonista. Non è fantascienza - ovviamente - ma nemmeno propriamente horror, seppure vi sono espedienti narrativi tipici di questo genere. L'unica nota dolente è il finale, troppo improvviso e affrettato, lascia il lettore insoddisfatto e incapace di darsi una spiegazione. |
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01 Dicembre 2008, 22:22:01 | Commento scritto da caioiii | | |
Ennesimo libro che non c'entra niente con urania e la fantascienza. A tratti noioso. Il film l'ho visto e mi è piaciuto. |
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26 Agosto 2008, 13:17:20 | Commento scritto da maxpullo | | |
Il grande merito della Jackson è quello di aver fatto da "apripista" per numerosi scrittori di horror tra i quali lo stesso Stephen King. Il romanzo è scritto molto bene e la lettura scorre piacevolmente, ma più ci si avvicina al finale e più ci si accorge che manca qualcosa: ci sono dei pezzi da antologia dell'incubo e diverse immagini riprese in successivi film che compaiono qui per la prima volta, ma il senso di "incompletezza" del racconto è palese e i fenomeni di Hill House che i medium sono chiamati ad indagare rimangono un mistero quasi insoluto. Discreto |
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