12 Maggio 2023, 14:11:03Commento scritto da Spinofiorito
Voto: 8.00
Il libro è il seguito de "Il cuore finto di DR", che devo recuperare. La storia parla di una detective sintetica dall'aspetto molto particolare, alle prese con dei misteri legati ad una droga legata ai sogni che si sta diffondendo in una cupa e decisamente cyberpunk Milano, mietendo vittime tra umani, telepati e mutanti, portandoli in "sovraccarico emotivo". Adoro l'atmosfera anni '90 che si respira, era proprio inserito nella sua epoca. Leggo in giro della difficoltà della prosa ma io l'ho trovato avvincente e scorrevole, anzi una chiara prova che si può scrivere un pulp senza ricorrere ad un linguaggio violento o descrivere scene di violenza o di sesso gratuite.
 
22 Marzo 2011, 15:35:06Commento scritto da gasp63
Voto: 6.00
Era molto tempo che volevo leggere un romanzo della Vallorani.
Quando mi sono deciso ho fatto l'errore di iniziare da questo secondo capitolo dedicato all'eroina sintetica DR (il primo è stato pubblicato su Urania 1215).
La storia può essere letta e compresa ugualmente, anche se leggere prima il capitolo precedente aiuta sicuramente la comprensione.
Come molti romanzi CyberPunk anche questo, per quanto mi riguarda, non ha nella semplicità e scorrevolezza della lettura uno dei suoi punti forti.
Mi sono ormai rassegnato al fatto che questa sia una caratteristica del genere e non me ne lamento più di tanto.
Tra mutanti, sogni e mondo virtuale, non tutto è sempre chiaro e semplice da capire.
Anche se, in definitiva, il romanzo risulta meno ostico rispetto ad altri dello stesso filone letterario.
 
02 Ottobre 2009, 09:31:51Commento scritto da AgenteD
Voto: 7.00
Ambientazione cyberpunk per un'indagine affascinante, pagine belle, liriche quasi, sul rapporto tra la "sintetica" DR e gli umani. Il linguaggio e la trama sono un po' ostici all'inizio ma nel seguito il tutto scivola via mantenendo interesse e costruendo un' atmosfera inquietante
 
28 Maggio 2008, 18:42:34Commento scritto da Free Will
Voto: 5.00
Questo romanzo è il seguito di "il cuore finto di DR" (Urania 1215) e racconta ancora le avventure della detective sintetica Penelope De Rossi. Per il primo libro mi ero sbilanciato con un voto molto positivo, definendolo "difficile" ma "originale", difficile per il linguaggio, orignale per la storia e i personaggi.
In questo secondo libro sembra che l'autrice voglia calcare la mano sul linguaggio, rendendolo sempre più ostico, spesso assurdo, vanificando in questo modo l'originalità del racconto, che resta l'unico lato positivo.
Peccato, perché l'esordio era promettente: non si può scrivere solo per intellettualoidi, se un neofita si imbatte per primo in questo libro, rinuncia per sempre alla fantascienza.
 
01 Maggio 2006, 17:29:59Commento scritto da cat
Voto: 6.50
Niente di particolarmente eccitante o originale. Ben scritto.
 
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