20 Settembre 2015, 09:40:21Commento scritto da gasp63
Voto: 6.50
Siamo nel 2015 e con quasi 30 anni di ritardo arrivo a leggere Mirroshades, considerato il manifesto cyberpunk.

Per molti anni ho evitato di leggere fantascienza recente e in particolare tutto ciò che viene definito cyberpunk
a causa di un iniziale giudizio negativo che ho sviluppato a seguito della lettura di "Luce Virtuale" di William Gibson.

Errore enorme; questa raccolta dimostra che con cyberpunk si intende una quantità di autori e stili anche molto diversi tra loro,
ed è quindi naturale trovare in questa corrente letteraria sia ciò che piace che ciò che non piace.

(1) Il continuum di Gernsback - William GIBSON (8) - design futuristico
(2) Occhi di serpente - Tom MADDOX (6) - innesti cerebrali
(3) A tutto rock - Pat CADIGAN (5) - sempre innesti cerebrali
(4) Le imprese di Houdini - Rudy RUCKER (6) - Houdini cyberpunk
(5) 400 boys - Marc LAIDLAW (8) - una nuova banda in città
(6) Solstizio - James Patrick KELLY (5) - droga come arte
(7) Petra - Greg BEAR (5) - uomini di carne e pietra
(8) Fin quando voci umane non ci sveglieranno - Lewis SHINER (8) un nuovo mondo con la genetica
(9) Freezone - John SHIRLEY (6) - isola galleggiante e vecchio rock
(10) Stone è vivo - Paul DI FILIPPO (9) - tecnologia e controllo sociale
(11) Stella rossa, orbita d'inverno - Bruce STERLING e William GIBSON (8) - stazione spaziale in dismissione
(12) Mozart con gli occhiali a specchio - Bruce STERLING e Lewis SHINER (6) - modificare il continuum senza porsi problemi
 
04 Novembre 2011, 09:57:11Commento scritto da PabloE
Voto: 4.50

Molte le insufficienze gravissime per questa antologia manifesto, dovute per lo più all'incentrare un intero racconto sul rock, ad uscite (di senno) che sanno di SF come il sushi sa di nutella, a modi di scrivere "cool" che rendono impossibile continuare un racconto.

In questo mare di munnezza si trova un piccolo gioiellino, Stone è vivo di Di Filippo, un racconto che trova la sua maggior qualità nel non far girare la trama prettamente attorno ai temi cyberpunk (cosa che negli altri racconti si nota fin troppo), ma partendo da un presupposto cyber (l'impianto di occhi artificiali) sviluppa una trama coerente e affascinante seppur limitata.

Altri racconti che si salvano sono Solstizio, Mozart con gli occhiali a specchio e Stella rossa, orbita d'inverno. Il resto si può benissimo buttarlo in un inceneritore, è inutile anche cercare di riciclarlo.
 
17 Settembre 2010, 16:19:57Commento scritto da tehom
Voto: 6.50
A distanza di un quarto di secolo dalla sua uscita si può guardare a questo "manifesto" del cyberpunk col dovuto distacco, senza gli entusismi acritici degli iconoclasti ma anche senza la chiusura aprioristica altrettanto settaria dei tradizionalisti.
Si tratta di una raccolta onesta, molto fresca, non costruita a tavolino, con gli inevitabili alti e bassi di ogni compilation.
Note di merito particolariper il lavoro di W.Gibson ("Il continuum di Gernsback" è il racconto che dà il via al movimento; si può discutere quanto si vuole l'opera e il ruolo di Gibson, non di sicuro la sua carica innovativa ), per quello che è a mio avviso il racconto migliore di tutto il lotto, quello di J.P. Kelly ( forse lo scrittore più dotato stilisticamente emerso dal cyberpunk ), e per il vibrante apologo ecologico di L.Shiner (altro eccellente stilista ).
Niente di speciale negli altri lavori ma, a parte un incomprensibile racconto di G.Bear , non si scade mai nel ciarpame e nel nonsense.
Importanza notevole per l'inquadramento storico del fenomeno cyberpunk e per la definizione delle sue linee concettuali e programmatiche hanno in questa edizione l'introduzione del duo Brolli-Caronia e la prefazione di B.Sterling
 
03 Agosto 2006, 16:06:58Commento scritto da Cybermax
Voto: 6.00
Avrei diversi aggettivi per definire i vari racconti....ma non li uso.
Facciamo cosi.
Numero racconto e Voto poi faccio una media
1 - 5
2 - 5
3 - 5
4 - 4
5 - 6
6 - 8
7 - 7
8 - 7
9 - 7
10 - 6
11 - 9
12 - 3

Media un sei stiracchiato. Che delusione.
Ciao Ciao.
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro