05 Novembre 2019, 15:11:19Commento scritto da sergio23
Voto: 9.00
letto piu' volte e sempre mi appassiona,mi angoscia ..mi piace!
 
24 Luglio 2017, 12:48:06Commento scritto da galions
Voto: 10.00
'Io sono leggenda' è considerato un classico per certi versi della fantascienza e per altri dell'horror.
La catalogazione per genere e sottogenere è l'ultima cosa che mi interessa in un romanzo, per cui mi limito a dire che in quanto classico vale la pena di essere letto.
Matheson lo scrive nel 1954, ma è una lettura affatto invecchiata che ha ispirato nel tempo diverse trasposizioni filmiche.
Il protagonista è l'ultimo uomo sulla Terra, solo in mezzo ad un'umanità vampirizzata da una presunta epidemia, egli deve difendersi nelle ore notturne da un assedio incessante e minaccioso che lo logora nel profondo, mentre di giorno sfoga la sua frustrazione e la sua vendetta impalando i vampiri che lo tormentano al buio.
Tra questi il suo vicino di casa e l'amata moglie, teneramente sepolta ma risorta dalla propria tomba.
Matheson descrive efficacemente questo orrore oscillante tra straordinarietà e monotonia che perseguita il suo personaggio, da un lato teso ad affrontare il pericolo, ma anche condannato per questo a ripetere ogni giorno le stesse orride operazioni.
Riparare l'abitazione, stendere il prezioso cordone di trecce d'aglio, procurarsi le provviste, e cercare un significato in una vita che lo ha perso.
La sua fuga è il whisky, ma anche il tentativo di individuare una spiegazione razionale all'epidemia e la ricerca di una possibile cura.
Sorgono interrogativi che non ti aspetteresti e tutt'altro che banali.
Il protagonista si interroga sul suo comportamento e sulla sua etica.
Ma essendo l'etica un pensiero umano, può sussistere un pensiero etico in un mondo senza più uomini oltre a sé stesso?
Splendido anche il finale dove sorgono altre riflessioni sulla relatività del bene e del male a seconda di chi, trovandosi ad essere la specie vivente in maggioranza, si erge a giudice di queste categorie essenziali.
Traduzione impeccabile, lettura scorrevole e spunti per pensare. Consigliato a tutti.
 
30 Settembre 2014, 03:41:40Commento scritto da adso
Voto: 9.50
Straordinario romanzo di matheson che,a prescindere dalla trama, che puó piacere o meno,centra perfettamente il tema dell'emarginazione tramite un incredibile ribaltamento finale della prospettiva.Il concetto di 'normalità' é puramente relativo.Ció che inizialmente é ritenuto tale,può trovarsi a non esserlo più,nel momento in cui cambiano i rapporti di forza iniziali e,di conseguenza,i punti di vista.Io,personalmente,ci ho intravisto una feroce critica sull'intolleranza verso il diverso che,presto o tardi,ti si può rivoltare contro. Bellissimo
 
07 Marzo 2014, 15:16:57Commento scritto da U
Voto: 9.50
Fantastico... e il finale è illuminante, tra i migliori di sempre
 
26 Maggio 2013, 23:17:06Commento scritto da necronomicon100
Voto: 9.00
Molto bello e l'ultimo film che hanno fatto anche se mi è piaciuto,non ha niente a che fare con il romanzo
 
17 Gennaio 2013, 10:47:53Commento scritto da Nova68
Voto: 8.00
E' stato per molto, moltissimo tempo uno dei miei libri preferiti. Ogni anno lo rileggevo, oppure rileggevo dei passi.
Un libro che ha sempre suscitato in me profonda angoscia ed amarezza. L'impatto degli avvenimenti è sempre drammatico: il vivere quotidiano tra orrore e rassegnazione, la perdita delle persone care, la disperazione.
Avvenimenti che nel nostro quotidiano possono essere semplici e non costituire un problema, per il nostro protagonista si trasformano in situazioni irreparabili, esempio un semplice orologio fermo. Il volgere, dal giorno alla notte, crea una spaccatura tra quella che può essere ancora considerata una vita "normale" ad una non vita degli orrori.Per quanto riguarda le trasposizioni cinematografiche, considero in assoluto la migliore quella interpretata da Vincent Price, in bianco e nero, girato nel 1964 a Roma, zona Eur, ovvero L'ULTIMO UOMO DELLA TERRA. Passabile la versione con Charlton Heston, ovvero 1975: OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA. Improponibile la versione con Will Smith
 
11 Novembre 2011, 21:19:41Commento scritto da PabloE
Voto: 8.00

Come fa notare giustamente Valerio Evangelisti questo romanzo è intriso di angoscia, non d'orrore né di paure (ed ecco che mi spiego l'assurgere Matheson a ruolo di magister da parte di King). Ad ogni passo di Robert Neville ti rendi conto di quanto quest'uomo debba essere angosciato, non spaventato, e ti immedesimi nell'ultimo rimasto della tua specie, l'ultimo uomo in una Terra in cui ci sono nuovi padroni.

I vampiri di Matheson trovano una spiegazione medica e le caratteristiche tipiche vengono ad essere spiegate in modo razionale tranne la trasformazione in pipistrelli che, per fortuna, rimane relegata nella leggenda.

Il titolo è ben spiegato dal finale, nient'affatto scontato o hollywoodiano alla Will Smith, che sovverte quello che era stato per Neville e così per il lettore il punto di vista del nuovo mondo.

Narratore essenziale (niente orletti barocchi o descrizione da dipinto di storia dell'arte) Matheson riesce a tenere un ritmo congeniale alle intenzioni, tuttavia nella parte centrale e specie nell'episodio del cane, il ritmo cala un po' troppo.

Forse sono io che sono avverso ai cani.
 
28 Marzo 2010, 19:09:25Commento scritto da razzomissile
Voto: 9.00
Ho letto questo romanzo per curiosità dopo aver visto l'ultimo rifacimento.

Devo ammettere che il film, sebbene fatto molto bene, non può competere con la carica emotiva del protagonista, il senso di assoluta disperazione dell'originale e la capacità evocativa di Matheson.

Alcuni episodi tra tutti: il ritrovamento e la morte del cane (ho quasi pianto), l'inseguimento e l'uccisione del vicino di casa, Ben Cortman, che da bestiale persecutore di Neville diventa preda con una morte quasi liberatoria.
Infine l'episodio finale: la nascita di una leggenda, tale da da far riflettere sull'origine di molte delle leggende umane e sull'amara considerazione che la storia è una riscrizione di eventi fatta da chi ne esce vincitore.
 
18 Dicembre 2008, 12:53:57Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Ho sempre detestato questo grande capolavoro di Matheson, principalmente per due motivi. Innazitutto perchè, di fatto, "rubava la piazza" a quello che considero il suo capolavoro assoluto "Io sono Helen Driscoll", secondariamente perchè non mi piaceva il modo in cui il mito e la leggenda del vampiro, che da sempre mi aveva affascinato, veniva ad essere in qualche misura "ridimensionata" e quasi "umanizzata".
L'avevo letto faticosamente, senza provare i brividi che mi sarei invece aspettato da un horror, senza appassionarmi troppo alla vicenda e, soprattutto, senza apprezzare il finale che mi appariva assai banale e scontato. Per gli stessi motivi avevo evitato di vedere i due film tratti dal libro, "Occhi bianchi sul pianeta Terra" e "L'ultimo uomo sulla Terra", considerandoli indegni di figurare accanto al "Dracula di Bram Stoker" o a "Le notti Salem" di Stephen King. Poi mi è capitato di vedere il film con Will Smith e mi è venuta voglia di provare a "far pace" con questo grande libro.
Ebbene, dopo "Tre Millimetri al giorno" (guarda caso sempre di Matheson) mi è di nuovo capitato di leggere (divorare) un libro in meno di 24 ore!
Come se fosse un libro del tutto nuovo mi sono trovato al fianco di Robert Neville, a condividere la sua solitudine e la sua lotta senza speranze, la sua disperazione per i ricordi dolorosi e per la consapevolezza di essere forse l'ultimo essere "umano" rimasto sul pianeta.
Ho gioito e pianto con lui per l'episodio del cane e compreso e condiviso la sua scelta finale di assurgere a mito in un mondo in cui per lui non c'è più posto.
Ora che il libro è chiuso trovo giusto ringraziarlo e dirgli che pace è fatta; tra le sue vittorie ora può annoverare anche questa: nessuno toglierà mai il posto di Helen Driscoll tra le mie preferenze, ma da oggi ci sarà un posticino anche per Robert Neville.
Un capolavoro
 
19 Novembre 2008, 16:17:38Commento scritto da marsman60
Voto: 9.00
solo straordinario si puo' vincere anche perdendo.
 
27 Giugno 2008, 13:40:09Commento scritto da gasp63
Voto: 10.00
Ho letto il libro dopo avere per anni cercato il film da esso tratto che aveva come protagonista Charlton Heston (Titolo Italiano: 1975:Occhi bianchi sul pianeta terra).
Da poco ripubblicato in DVD anche in Italia.
Se non mi sbaglio, compreso l'ultimo remake,
i film tratti da questo romanzo dovrebbero essere ormai 3
Un masterpiece...grande Matheson
 
10 Dicembre 2007, 15:26:55Commento scritto da io.robot
Voto: 7.50
bel romanzo che si legge d'un fiato.
matheson è in grado di trasmettere al lettore una tensione che non scema mai fino all'epilogo.

leggetelo (possibilmente prima di andare la cinema a vedere l'ennesimo film che si ispira al romanzo)
 
05 Maggio 2007, 09:11:37Commento scritto da caioiii
Voto: 9.50
con un solo aggettivo si definisce questo libro: UN CAPOLAVORO della letteratura. pochi libri puoi incontrare nella vita che ti lasciano un carico di emozioni cosi vasto: dalla speranza alla disperazione. Non vorresti finisse mai, ma quando avviene lo chiudi e con aria soddisfatta pensi: questo libro mi ha arriccchito. Non lasciatevelo sfuggire.
 
24 Aprile 2007, 12:36:25Commento scritto da Senzabenza
Voto: 9.50
Un classico senza tempo, da leggere tutto d'un fiato.
 
12 Luglio 2006, 19:36:11Commento scritto da npano
Voto: 9.00
E' un capolavoro, è un romanzo che ti lascia qualcosa dentro.
Matheson riesce a fare un romanzo tragico che appassiona dalla prima all'ultima pagina.
E' quasi perfetto nel suo svolgimento e gli aggettivi si sprecano per identificare il ventaglio di emozioni che dona.
Da leggere leggere leggere !!!!!
 
01 Maggio 2006, 17:20:27Commento scritto da cat
Voto: 9.00
Storia bellissima. Ormai un classico ( e non solo della SF )
 
26 Febbraio 2006, 23:38:31Commento scritto da Darkyo
Voto: 9.00
Confermo il nove per questo gioiello della letteratura horror. Agghiacciante, mozzafiato, a tratti struggente, crudele e sconvolgente... In una parola: geniale!
 
18 Maggio 2005, 11:45:33Commento scritto da francibass
Voto: 9.00
Come diceva King, Matheson e' uno scrittore senza pieta'. Senza pieta' per il lettore che si trova immediatamente catapultato in una dimensione da incubo dove le spiegazioni possono attendere e l'importante e' salvarsi la vita. La forza dell'autore fa si' che non ci sia necessita' di premesse ne' di scenari complessi o di grandi doti di immaginazione. La realta' terribile del mondo ostile dalle notti lunghe ed insonni si presenta vivido agli occhi ad ogni capitolo. Addirittura in alcuni momenti l'emozione per la concitazione degli eventi predomina e l'immersione nella lettura e' totale, quasi come se la sinfonia Jupiter risuonasse a tutto volume nel libro come nelle orecchie. Capolavoro
 
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