08 Settembre 2023, 21:33:52Commento scritto da galions
Voto: 8.50
Quarto titolo della serie 'The Expanse', non leggibile come romanzo autonomo. Nel commento vi sono spoiler che se volete evitare, dovete fermarvi quì.
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Il binomio sotto pseudonimo James S. A. Corey firma questo quarto capitolo, che non ha più come sfondo il sistema solare, ma il primo dei pianeti alieni abitabili che l'umanità incontra varcando l'anello nato dalla protomolecola.
Le modalità della conquista di Nuova Terra, o Ilus per i cinturiani, danno origine a nuove occasioni di scontro.
I profughi cinturiani di Ganimede eludendo il pattugliamento dell'anello ne fanno un nuovo approdo per rifarsi una vita, mentre una compagnia terrestre vi atterra forte di un appalto legale per lo sfruttamento delle risorse minerarie.
Il mediatore inviato per far rispettare una sorta di diritto interplanetario è Holden e l'equipaggio della 'Rocinante'.
Ma questo elemento della trama è solo un espediente ben architettato che introduce il lettore a questo romanzo, il filo rosso della saga ovvero il mistero della protomolecola e del suo ruolo è ben presente e si ripresenta presto sulla scena dando il via ad un susseguirsi di avversità che sfideranno lo spirito pionieristico degli uomini.
La caratterizzazione dei personaggi questa volta pecca in due esagerazioni esiziali che non compromettono il piacere della lettura, ma Holden pare diventare un eroe sopra le righe, mentre il suo antagonista è tanto malevolo da passare spesso per stupido.
Il finale è epico, come hanno già dimostrato di saper costruire i due autori nei titoli precedenti, ed è carico di conseguenze che il lettore non vede l'ora di scoprire proseguendo.
Uno su tutti pone una domanda fondamentale alla civiltà militare marziana: ha ancora senso terraformare Marte in un universo dove gli anelli hanno aperto l'accesso a possibili infiniti pianeti già adatti alla vita?
La serie mantiene le promesse e suggerisce un seguito altrettanto interessante.
 
05 Febbraio 2019, 00:09:36Commento scritto da zecca_2000
Voto: 8.50
Il ciclo si mantiene ad un livello altissimo, ormai si e' dimostrato un ciclo fondamentale per gli appassionati di Fs e di space opera.
Probabilmente si dimostrera' il miglior ciclo di FS mai scritto (mi sto sbilanciando troppo?), superiore forse al ciclo di Hyperion, agli Heechee, alla storia futura di Asimov.
Il punto di forza sta nella descrizione della storia futura dell'umanita' nella fase di transizione saliente, ossia la conquista prima dello Spazio Vicino, e poi di quello esterno, con contatti progressivi con specie aliene.
Nel capitolo precedente c'e stato la scoperta/conquista del passaggio verso altri mondi.
In questo romanzo viene descritta la colonizzazione del primo di questi mondi.
Il sense of wonder e' inferiore a quello del capitolo precedente (ed e'questo il motivo del voto piu' basso), ma per il resto gli elementi ci sono tutti: una storia avvincente, una prosa leggibilissima. Personaggi bellissimi e ben descritti (anche se non manca la figura del cattivissimo super idiota), una storia di contorno (quella dei coloni ribelli) apparentemente slegata ma poi connessa (ben connessa) alla vicenda principale.
voto complessivo 8
 
06 Dicembre 2017, 12:34:54Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.00
Quarto volume  del ciclo “The Expanse”. Anche questa volta Daniel Abram e Ty Francey che scrivono sotto lo pseudonimo Jams SA Corey fanno centro.
Rispetto ai precedenti volumi della serie , il libro è meno avvincente , la trama è a tratti scontata ed il personaggio di Holden rischia la santificazione da parte dell’ equipaggio della Rocinante. Tuttavia i personaggi , nuovi e vecchi, sono ben caratterizzati.
Come in Abandon’ s gate viene tracciata da subito una linea di demarcazione, da una parte i cattivi che non nutrono alcun dubbio sulla liceità delle loro azioni dall’ altra i buoni che invece sono piu’ tormentati sulla giustezza delle loro scelte.
Non eccezionali ma curate le ambientazioni del pianeta Nuova Terra.
Dopo la lettura, confermo quanto già detto nel commento al primo volume , il ciclo , nel suo insieme è un riferimento del genere della Space Opera contemporanea.
Da leggere.  
 
09 Ottobre 2017, 11:36:14Commento scritto da npano
Voto: 7.00
Anche questo volume della serie è stata un'ottima lettura.
Non ha l'ampiezza spaziale degli altri episodi e non tutti i capitoli mi hanno appassionato.
Il personaggio di Holden mi è sembrato forse un po' troppo perfettino, che sia diventato un vero professionista nel cavarsi fuori dalle situazioni toste?
Solo la seconda metà del libro mi ha tenuto veramente incollato alle pagine.
Comunque giudizio più che positivo.
Spero bene nel prossimo capitolo che sembra partire già bene dall'ultima frase di questo. :)
 
12 Luglio 2017, 11:34:35Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
I portali si sono aperti e lo spazio è pronto ad accogliere l'umanità .
Nuova Terra è il primo dei pianeti extra sistema solare ad essere colonizzato da un gruppo di profughi di Ganimede devastato durante il breve conflitto descritto in Caliban.
I profughi precedono sul pianeta una missione scientifica inviata da una corporazione che si è aggiudicata i diritti sull'esplorazione e sfruttamento delle risorse del pianeta.
Ovviamente si scatena l'inferno e come mediatore viene inviato su Nuova Terra niente meno che James P. Holden il comandante della Rocinante.
Inoltre, come se non bastasse Nuova Terra si rivela tutto meno che accogliente, di conseguenza i protagonisti ne passeranno davvero delle belle.
Ancora una volta il duo James S.A. Corey fa centro, Cibola Burn è appassionante ed inappuntabile, una space opera certamente non originale ma coinvolgente e ben scritta, speriamo che il livello si mantenga tale anche nei prossimi libri del ciclo.
 
29 Giugno 2017, 16:27:01Commento scritto da Free Will
Voto: 7.50
La quarta puntata del ciclo Expance è ambientata sul primo pianeta colonizzato, Ilus, dopo che si sono aperti i misteriosi portali. Non sono tutte rose e fiori per i coloni. Anzi, non solo devono adattarsi ad un ambiente estremo e pericolosissimo, ma si trovano in un conflitto, per così dire, commerciale. Chi viene incaricato di fare da paciere? Ma naturalmente il nostro James Holden che si trova sempre fra l'incudine e il martello, con grandi rischi e difficili decisioni. Non è il miglior capitolo della saga, forse perché confinato in quell'ambiente, senza il grande respiro del nostro sistema solare; inevitabilmente scompaiono o rimangono sullo sfondo alcuni personaggi simpatici e non, ma troviamo altri personaggi, alcuni positivi ed altri cattivissimi.nIn ogni caso il ritmo e lo stile incalzante sono gli stessi dei libri precedenti e non si vede l'ora di aggredire il terzo capitolo.  
 
22 Dicembre 2016, 14:30:18Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.50
Ed eccoci al quarto capitolo della saga di Expanse. Inutile qui dilungarmi su quanto sia immaginifico questo ciclo e su quanto sia piacevole la lettura dei vari capitoli alternati sui vari personaggi, tutte cose già espresse nei commenti dei precedenti volumi e anche qui confermate. Unica divergenza dal collaudato schema narrativo dei precedenti volumi in questo Cibola Burn la troviamo in parte nell'ambientazione. lo svolgimento della storia si sposta dallo spazio al terreno di un pianeta alieno e tale parte l'ho trovata meno nelle corde degli autori, tanto da far risultare il libro il meno riuscito fin qui letto.
 
25 Novembre 2016, 08:05:59Commento scritto da Fantobelix
Voto: 6.50
Altro capitolo per la corposa serie di Expanse, tutta giocata su uno scacchiere lontanissimo in cui i protagonisti e l'Uomo in generale ripropongono ancora una volta il meglio ed il peggio della loro natura.
Accompagnati dall'ormai quasi confortante presenza aliena, la trama si svolge sempre serrata in un mondo nuovo e quasi irraggiungibile, anche dalle telecomunicazioni, isolando le vicende in una camera chiusa da cui cercare di uscire, vivi prima che appacificati.
Un nuovo tassello per Holden e compagni, compresso nel sempre più ristretto spazio di un pianeta molto più alieno di quel che sembra, in balia tra le minacce insite in esso e nei distorti ideali delle fazioni che lo raggiungono, sospeso tra due istinti in costante ed incerta lotta: la tenacia della violenza umana e l'illusione della sopravvvivenza, intimamente irrinuncaibile anche quando ormai impronunciabile.
Un episodio quasi soffocante e di più corto respiro rispetto ai precedenti, che risente soprattutto dei limiti spaziali imposti: in essi davvero non poteva succedere di più di così, ma le iperboli cui già il precedente capitolo ci aveva introdotti, qui fanno fatica a compensare la compressione degli avvenimenti nei confini monocordi del libro, e appaiono come un'escrescenza quasi "aliena" che travalica la linea narrativa.
Galleggia sull'onda dell'affetto per i personaggi e sull'azione che pur ridimensionata trattiene il lettore fino al prossimo volume.
Aspettiamo di tornare alle dimensioni potenzialmente infinite che l'Universo di questa serie offre.
 
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