24 Giugno 2018, 17:52:34	Commento scritto da astrologo		Voto: 6.50
Romanzo decisamente particolare, ma piuttosto fumoso. A sfondo filosofico, c'è pochissima azione, molta descrizione dei sentimenti del protagonista e dei suoi incontri su un pianeta particolare le cui tempeste spostano il tempo. Discreto, non eccezionale
09 Agosto 2016, 16:33:38	Commento scritto da Han Tavers		Voto: 7.00
Concordo in tutto con Maxpullo. Finale da brividi.
18 Luglio 2013, 12:36:27	Commento scritto da maxpullo		Voto: 7.00
Sin dalle prime battute questo romanzo mi ha dimostrato un che di "ballardiano" ed un che di "moorcockiano" che mi hanno tenuto avvinto alla lettura, ubriacandomi di immagini suggestive, di risvolti psicologici, di avventura e di un'aura di follia e di mistero più uniche che rare. Impossibile non rimanere conquistati da questi venti del tempo che soffiano senza preavviso depositando reperti del passato (o del futuro?) e trasportando via nel passato (o nel futuro?) quello che incontrano sul loro cammino. Eccellente l'approfondimento psicologico del protagonista, uomo nudo di fronte alle sue paure e costretto suo malgrado ad un percorso di crescita che, attraverso l'introspezione ed il confronto con gli "spettri" del suo passato, lo porterà infine a scoprire i segreti del pianeta. Non mancano poi interessanti ed insolite considerazioni di xenobiologia con la descrizione dell'improbabile fauna del pianeta (i golgoroth ed i molgoi) ed interessanti riflessioni sull'influenza delle lune sul loro comportamento. Diciamo quindi che il libro ha tutte le carte in regola per essere un capolavoro, almeno fino alla metà; i motivi per cui poi questa trasformazione da romanzo a capolavoro non accade sono da ricercarsi soprattutto nel finale "lemmiano" che, spiegando, finisce per distruggere totalmente tutto il sense of wonder sin lì costruito. Le misteriose entità aliene responsabili del vento rimangono un accenno appena abbozzato e, tutto il castello costruito, tutte immagini evocate, tutta l'aura di mistero svaniscono di botto lasciando un senso di cupa insoddisfazione e di rammarico per un libro che poteva essere speciale ed invece non lo è. "Soltanto" buono.

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