Il secondo libro del ciclo dei Cento richiede, per certi versi, un commento simile al primo. Nel senso che il linguaggio usato dalla scrittrice è ancora molto semplice e lineare. Però qui, per mantenere viva l'attenzione, utilizza lo stratagemma dei flash back per approfondire gli accadimenti pregressi dei vari personaggi. Inoltre alterna il racconto fra ciò che accade ai cento ragazzi sulla Terra e agli occupanti le astronavi in orbita. Succedono molte cose drammatiche e romantiche su entrambi gli ambienti, così si viene facilmente trasportati alla conclusione in poche ore di lettura.
Quello che caratterizza spesso le scrittrici è l'attenzione ai sentimenti di qualunque tipo, positivi e negativi, e Kass Morgan non è da meno, aumentando un poco il voto al di sopra della sufficienza. Purtroppo non ha la raffinatezza o la potenza di scrittura tipiche di altre sue colleghe, ma si limita a facilitare il suo target di lettori.
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