07 Maggio 2019, 17:08:21Commento scritto da astrologo
Voto: 5.00
Romanzo lento, involuto, di scarsa presa e piuttosto oscuro. Quel poco thriller rimasto lo innacqua. Non leggetevi la 4 di copertina, è tutt'un altra cosa.
 
14 Novembre 2014, 22:51:31Commento scritto da marco.kapp
Voto: 8.00
Un bel space-thriller che mischia finanza d'alto bordo, terrorismo e hard FS e che si lascia leggere volentieri. Buona la caratterizzazione psicologica dei personaggi, anche se le vicende sentimentali appaiono un po' scontate.
Ottima l'idea del super-cavo come preda ambita e come spunto narrativo ''multiuso'' per muovere la trama.
Ha ragione Fantobelix sul migliore uso sociologico che gli autori potevano fare della richiesta di indipendenza della ''colonia'' Falling Angel, a costo di somigliare un po' a "La Luna è una severa maestra" di heinleniana memoria.
Mi hanno colpito alcune licenze poetiche da parte del traduttore: trovare la gag sul "Socio ACI" in un romanzo anglosassone forse era leggermente fuori luogo...
 
06 Ottobre 2013, 10:50:37Commento scritto da Fantobelix
Voto: 5.00
Stranamente tocca a me lasciare il primo commento a questo libro (è la prima volta che mi capita, ci sarà un perché?) e mi tocca farlo finire direttamente negli insufficienti. Come si diceva a scuola: non malissimo, ma non si impegna e potrebbe dare di più. sia rispetto alla pomposa e troppo promettente quarta di copertina, che in termini assoluti.
Il titolo però è azzeccato, perché il libro, al di là della roboante introduzione thriller spionaggistica, racconta realmente la lenta e tribolata discesa della navicella "Anansi" verso la Terra, dopo l'attacco subito dai complottatori interessati al suo prezioso carico: tribolata per le condizioni in cui versa la nave danneggiata e la costante minaccia delle navi nemiche, ma soprattutto lenta, senza nessuna propulsione e giocata "sul filo" di mosse e contromosse da meditare e comprendere, come in una partita a scacchi, lenta e abbastanza scontata.
Totalmente disattesi anche gli spunti sociologici in della quarta: la stazione orbitante, con il tema della sua distanza (geopolitica e culturale) e dei rapporti con la madrepatria rimane sullo sfondo e non viene più menzionata.
Peccato, perchè le premesse promettevano più di un'avventurella tra buoni e cattivi nell'orbita terrestre.

Interessante invece il saggio su Poul Anderson in appendice
 
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