31 Gennaio 2014, 11:09:45Commento scritto da mitd
Voto: 6.50
Buona antologia, più horror che fantascienza. Nella valutazione dei racconti, concordo con il commento di Maxpullo (a parte "La pelle dipinta" che a mio avviso raggiunge la sufficienza - mi ricorda le fiabe cinesi che leggevo da piccolo).  
 
03 Gennaio 2010, 15:10:25Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
I racconti di questa antologia hanno tutti il prezioso dono della brevità e questo fa si che i più brutti o insignificanti non abbiano il tempo di irritare più di tanto, mentre i più belli lasciano invece quell'ottima impressione di un fugace lampo di genio che spesso rimane nella memoria anche a distanza di anni.
Poco importa quindi se ci sono storie prive di senso o insipide come "La pelle dipinta" di P'u Sung Ling, "Il mostro e la vergine" di Roger Zelazny o "Perdere la faccia" di Lafcadio Hearn e se alcuni racconti come "Non nominiamo mai zia Nora" di Frederik Pohl o "Dopo la caduta di King Kong" di Philip Josè Farmer lascino un po' il tempo che trovano e siano sostanzialmente nulla di speciale anche se originali.
A risollevare le sorti della raccolta basterebbe già da solo un racconto come "La sirena" di Ray Bradbury, semplicemente perfetto grazie alla sua atmosfera in grado di conciliare l'orrore ispirato dalla creatura marina che emerge dagli abissi con la malinconia della sua condizione di sopravvissuto.
Ma se a questa perla di Bradbury si affiancano i pluriristampati "Mordono" di Anthony Boucher e "Al largo di Phillipsport" di P. Schuyler Miller, il primo con delle creature che dire raccapriccianti è dire poco ed il secondo con una memorabile battaglia tra creature abissali, l'antologia acquista allora un valore ancora maggiore e diventa difficile da dimenticare.
A completare questa straordinaria raccolta ci sono poi nientemeno che maestri del calibro di Philip Kindred Dick, che con il suo "Sacrificabile" ci svela i retroscena di una battaglia di cui siamo inconsapevoli pedine, Theodore Sturgeon, che con il suo spaventoso "L'orsacchiotto del professore" ci racconta un incubo lungo una vita e Robert Sheckley, che con "Il dottor Zombie ed i suoi piccoli amici pelosi", abbandona per una volta tanto il suo ironico umorismo e ci presenta una storia in cui bisogna decidere se i veri mostri siano gli sfortunati ibridi pelosi creati per soppiantare la razza umana oppure il loro creatore.
Chiude i giochi il poetico e affascinante "Y come Yeti" di William Sambrot, a ricordarci come a volte i mostri vadano anche protetti e tutelati nel loro isolamento.
Una raccolta davvero bella che conserva il suo fascino anche a distanza di anni.

- La pelle dipinta - 4
- Il mostro e la vergine - 5,5
- Non nominiamo mai zia Nora - 6,5
- Sacrificabile - 7,5
- L'orsacchiotto del professore - 7,5
- Mordono - 8
- Dopo la caduta di King Kong - 6,5
- Al largo di Phillipsport - 8
- La sirena - 9
- Il dottor Zombie e i suoi piccoli amici pelosi 7,5
- Perdere la faccia - 6
- Y come Yeti - 7
 
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