21 Settembre 2020, 18:30:04Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
Vernon Vinge fa le prove di un accostamento, in questo caso riuscito, del fantasy alla fantascienza. Avventure passabili, anche se un po strane. Naufraghi cercano di tornare indietro e si trovano impelagati in   una guerra tra due tiranni locali. Discreto.
 
16 Novembre 2011, 15:34:34Commento scritto da nemesis
Voto: 6.00
Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma visto l'accostamento con le avventure del pianeta Tschai mi aspettavo decisamente di più, diciamo che non nominerei la serie di Tschai e questo romanzo nella stessa frase...
raggiunge la sufficienza soltanto per la originale e discretamente argomentata invenzione del teletrasporto, decisamente una buona idea, atipico ripetto ad altri racconti, ma direi che il resto è da dimenticare...
 
21 Agosto 2008, 06:41:22Commento scritto da Eremita
Voto: 7.00
Romanzo semplice, lineare, divertente. Protagonisti "atipici" e ben delineati, situazioni un po' al limite del surreale, mezzi di trasporto "originali".
amore, azione, combattimenti, conflitti interiori, trame di corte, c'è un po' di tutto.
 
27 Giugno 2008, 19:15:30Commento scritto da Darkyo
Voto: 6.00
Dopo aver divorato Universo Incostante, nutrivo grosse aspettative da Vinge, soltanto in minima parte soddisfatte da questo romanzo. L'idea centrale è quella di un pianeta i cui abitanti sono in grado di teletrasportare la materia grazie a un talento innato, un'idea che è resa credibile e intrigante dalle numerose limitazioni fisiche introdotte dall'autore; la trama è però troppo lineare, due naufraghi spaziali che si trovano a dover viaggiare (scappare) in lungo e in largo per poter far ritorno nel loro pianeta natio e manca l'analisi degli effetti sociali e psicologici degli abitanti di Giri, davvero troppo simili agli umani senza talento.
 
Utenti cui piace il libro
Soci della Tana del Trifide:

Vedi il profilo utente
Utenti cui non piace il libro