07 Novembre 2022, 23:32:48Commento scritto da contericci
Voto: 4.00
Romanzo che soddisfa la voglia infantile dei lettori degli effetti spettacolari resi possibili dalla presenza dei mostri. Che poi altro non sono che formiche giganti umanizzate, e mantidi religiose di abominevole grandezza. In più, un disgustoso rospo, sorta di divinità/re del colossale formicaio in cui si svolge l'azione, che emette abominevoli gracidii emergendo di tanto in tanto dalle acque limacciose.  In questo luogo al di fuori del tempo e dello spazio, si ritrovano a doversela sbrigare contro simili bestiacce un manipolo di studiosi capitati lì non si sa come. Nullo l'approfondimento psicologico dei personaggi, dialoghi puerili anche per l'epoca, battute che scimmiottano John Wayne, con lieto fine scontato.  
 
16 Marzo 2019, 11:48:29Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Romanzo avventuroso di altri tempi. Fa sfoggio di una notevole fantasia e di uno scritto coinvolgente che non ti fa pensare alle innumerevoli distorsioni scientifiche dell'insieme. L'ho letto velocemente, e non ho trovato tracce di cattiva fantascienza.
 
02 Aprile 2010, 17:01:06Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Scritto quasi certamente sulla scia dei romanzi di Jules Verne, questo romanzo segue un po' il clichè classico della spedizione scientifica che inspiegabilmente si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto ricco di straordinarie creature e fantastiche insidie.
Ma se la trama è sviluppata sul canovaccio de "Il mondo perduto" di Conan Doyle e "Viaggio al centro della Terra" di Jules Verne, l'avventura immaginata da Eric North è completamente diversa ed anche le creature che i suoi protagonisti si trovano a fronteggiare sono assolutamente fuori dal comune, sebbene non siano meno micidiali e pericolose dei dinosauri.
Sorvolando sui paradossi biologici che vorrebbero l'uomo e la formica lontanamente imparentati tra loro e sulla bizzarria di una immaginaria linea evolutiva che leghi gli insetti con i mammiferi, bisogna dire che il libro si legge tutto d'un fiato e, grazie ad un ottimo ritmo e ad alcune trovate avvincenti, risulta una lettura sorprendentemente piacevole.
Si avverte senza dubbio il peso degli anni trascorsi dall'epoca di una fantascienza più avventurosa e meno rigorosa ed anche quello ben più pesante di una ingenuità di fondo celata dalle sagome delle gigantesche mostruosità che animano le pagine del romanzo e nascosta nelle pieghe di una storia che non c'è, eppure io credo che tutti coloro i quali apprezzano i film anni '50 e '60 con gli effetti speciali e le creature di Ray Harryhausen e magari vanno in brodo di giuggiole quando compare un dinosauro che si muove a scatti, riusciranno lo stesso ad apprezzare questo libro e non potranno che condividere questa mia valutazione di piena sufficienza ed anche qualcosa in più.
 
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2000qe9, Han Tavers
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