05 Aprile 2017, 17:00:47 | Commento scritto da capricorno52 | | |
Ho incontrato questo romanzo su una bancarella , mi aveva incuriosito il commento in copertina, purtroppo è stata una scelta meno che mediocre. Il libro ha una prima parte abbastanza intrigante , l'umanità è mercenaria di una razza aliena i "krocieri" , ed accetta di guidare una loro astronave con uno speciale equipaggio della Terra contro una entità con poteri sul Tempo, lo Spazio e la Materia. Nella seconda parte che riguarda il viaggio di avvicinamento e lo scontro con l'entità aliena sovrannaturale , il ritmo dell' azione cala e prendono corpo pesanti dialoghi introspettivi , che richiamano il "Vecchio Testamento" fra l'entità e vari personaggi. In questo contesto, particolarmente ridicolo e contraddittorio prevale la rappresentazione antropomorfa dell' entità, che a rigor di logica non avrebbe alcun bisogno di comunicare o di prevalere , ed i bassi istinti degli uomini. Per dirla tutta sfuma , se mai ci fosse stata l'intenzione, una qualsiasi posizione o messaggio dell' autore in merito all' esistenza di Dio. Romanzo è abbastanza sconclusionato e prolisso, il nocciolo centrale filosofico della trama fede o ragione è affrontato in modo superficiale con poca cognizione di causa e convincimento da parte dell' autore , certo non si puo' pretendere un "dialogo sui massimi sistemi" fra ateismo e fede religiosa e neanche una riflessione del "libero arbitrio" dell' uomo , per questo esistono altri testi non del genere di fantascienza, di conseguenza penso che l'approccio al problema da parte dell' autore nel libro sia stato un mero esercizio economico e che avrei fatto bene a lasciare il libro nella bancarella ove l'avevo trovato. |
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09 Aprile 2012, 11:57:39 | Commento scritto da Free Will | | |
Quando si ha la pretesa di mescolare la religione, o anche "semplicemente" la filosofia universale, con la fantascienza, si corre il rischio di precipitare, da una parte nel ridicolo, dall'altra nella blasfemia. Bisogna dire che Ted Reynolds riesce a mantenere fino a 20 righe dalla fine, un equilibrio instabile su quella lama di rasoio che ha creato. Purtroppo il finale "a sorpresa" rovina tutto e non è chiaro se l'autore volesse proporre veramente una sua tesi sull'argomento esistenziale oppure se ci ha presi per i fondelli. Detto questo, lo stile letterario non è molto brillante e risulta veramente prolisso e di fatto il racconto è troppo lungo. Insomma più dubbi che certezze, esattamente come per i protagonisti del romanzo. |
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20 Settembre 2010, 13:57:49 | Commento scritto da gasp63 | | |
Argomento scivoloso: il contronto tra la possibilità dell'esistenza di Dio e una società secolarizzata e atea. Cosa succede se un astronave di terrestri che non credono più all'esistenza di un creatore viene mandata a distruggere un entità aliena che sembra essere il Dio adorato anticamente sul pianeta terra? Personalmente ho gradito il romanzo nonostante l'argomento non facile e nonostante sia un romanzo rifressivo se non quasi filosofico e non un romanzo d'azione come ci si potrebbe aspettare. |
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21 Agosto 2010, 20:39:14 | Commento scritto da mcsl10 | | |
Questo libro mi ha colpito molto, l'ho letto tutto d'un fiato, ne vale veramente la pena |
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