29 Giugno 2023, 14:18:20 | Commento scritto da Free Will |
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Enoch Wallace, il protagonista, porta il nome di due personaggi biblici: un figlio di Caino, il cui nome, Enoch, significa sacrificio, ed un patriarca, padre di Matusalemme e nonno di Noè, vissuto per ben 365 anni ed in realtà mai morto, ma richiamato da Dio, e quindi destinatario della rivelazione dei misteri divini. Il nostro Enoch è costretto ad affrontare un sacrificio (appunto) estremo che non consiste nella morte, ma al contrario in una vita quasi eterna e rinunciataria, a difesa di qualcosa di ben più grande di lui, del nostro stesso pianeta, e che racchiude l'intera galassia. Enoch è solo in questa sua lunga esistenza, ma in realtà è circondato da innumerevoli amici sparsi nell'universo; molti vengono a trovarlo, alcuni gli lasciano doni, preziosi, utili, inutili, divertenti, simbolici, misteriosi. Dai suoi amici Enoch apprende molti segreti dell'universo e sulla vita in tutte le sue forme e manifestazioni. Sembra che non accada nulla, dall'inizio alla fine, e che dobbiamo rimanere ad osservare la vita di questo guardiano, sempre uguale ogni giorno che passa. In realtà succede moltissimo, anzi proprio tutto perché il destino del protagonista è quello di salvare l'umanità, la Terra e, perché no, l'intera galassia. Non solo con l'aiuto dei suoi amici alieni, ma anche con la complicità di terrestri curiosi e intelligenti e soprattutto grazie all'intervento di una persona speciale: una ragazza fragile nella sua disabilità e vittima dell'ignoranza altrui, che manifesta il potere di guarire le ali di una farfalla e, proprio come una farfalla, volare verso le stelle a diffondere il messaggio di pace. Dal punto di vista letterario, il romanzo è scritto magnificamente e racchiude una grande poesia. Dal punto di vista delle visioni fantascientifiche, senza neppure parlare delle creature e dei popoli galattici descritti, basta un piccolo dettaglio: in una pausa del suo lavoro, il protagonista si dedica ad un gioco con una specie di Play Station o Wii e questo è veramente stupefacente, considerando che il libro è stato scritto vari decenni prima che i videogiochi, non solo fossero inventati, ma persino immaginati. | |||||||
29 Giugno 2023, 13:20:18 | Commento scritto da slan |
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Uno splendido romanzo permeato da un costante senso di profonda solitudine; incredibilmente umano nonostante il carattere alieno della vicenda. Anche se la trama spesso scade al livello dei film di intrattenimento la profondità dei sentimenti riesce sempre a stupire. In alcuni punti appare un po' banale e noioso ma la semplicità della trama non va a scapito del valore dell'opera nel suo insieme. Non si può poi negare che in diversi momenti riesca anche a commuovere. Strano ed imperdibile. | |||||||
01 Novembre 2021, 12:58:30 | Commento scritto da legionario |
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Zuzzerellando nella sezione "voti / giudizi" del sito, per trovare idee di lettura, incrociando i dati maggior voti, maggiori commenti è saltato fuori primo codesto tomo. Che altro dire, se non capolavoro da inserire nelle letture consigliate a scuola? .... Naaaaaa... La fantascienza è tutta spazzatura... Eventualmente gli si cambia il nome in romanzo di narrativa.. | |||||||
16 Marzo 2017, 15:07:46 | Commento scritto da capricorno52 |
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Un grande romanzo. Per palcoscenico una campagna americana semi selvaggia che vive ai margini del 20° secolo, poco accessibile costellata da colline e burroni scoscesi, addobbata da boschetti di piante e fiori.Un grande regista , Simak , maestro della fantascienza con venature "country" , che mescola sapientemente i sentimenti dei personaggi : malinconia , amicizia, senso del dovere, per ottenere una miscela poetica da spargere sulla trama.Un canovaccio ideale per il mistero , in una casa isolata abita Enoch Wallace , la casa che come il proprietario non invecchia , è in realtà uno dei punti di smistamento per viaggiatori di altre razze della galassia. Nel tempo molti viaggiatori sono divenuti amici di Enoch, i viaggiatori , a volte , gli dimostrano riconoscenza e rispetto lasciando strani regali. Questo "quotidiano" è destinato ad andare in crisi, contemporaneamente : i servizi segreti americani vogliono sapere chi in realtà sia e cosa faccia Enoch; la Centrale Galattica vuole chiudere la stazione di transito, privando di fatto l'umanità del contatto con gli abitatori delle stelle; un prezioso "Talismano" che permette l'equilibrio delle forze galattiche viene rubato e portato sulla Terra; una strana ragazza sordomuta ma dotata di facoltà paranormali , Lucy , si affaccia nella vita di Enoch mettendo in crisi la fragile coesistenza con gli altri abitanti del luogo.Enoch mostra grande forza nell' affrontare gli eventi e prende le giuste decisioni per scongiurare la crisi e "salvare" la Terra , tutto questo avviene a prezzo di pesanti rinunce ai suoi sentimenti.Un capolavoro, scritto benissimo, l'autore non indulge su particolari stilistici ma con pochi tocchi di penna , crea per ogni azione l'atmosfera giusta , non è mai retorico , ma attraverso le riflessioni ed azioni di Enoch fa capire che la via giusta per il progresso dell' umanità passa attraverso : la rinuncia alla guerra; la rinuncia alla paura dell' ignoto; il rispetto della diversità e sopratutto occorre manifestare sempre amore ed amicizia. Lascia il segno. | |||||||
03 Settembre 2014, 09:57:27 | Commento scritto da Arne Saknussemm |
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Simak è eccezionale. Più lo leggo e più lo amo. Romanzo scritto in maniera eccezionale, molto evocativo, delicato e d'atmosfera, quando leggo Simak il luogo in cui mi trovo si trasforma inevitabilmente in un antico salone di una tenuta di campagna con un enorme camino. Al di là dei riferimenti alla guerra fredda e di alcuni aspetti dell'animo umano che Simak mette in evidenza, ciò che il romanzo mi lascia è qualcosa che avevo già prima di leggerlo: la consapevolezza che se da un lato l'essere umano può cambiare dall'altro abbiamo l'umanità che invece non cambierà mai. Servirebbe una motivazione talmente forte ed eccessiva, come quella immaginata da Simak (la possibiltà di avere accesso alle vie della galassia, di un effettivo salto di vita grazie a splendide tecnologia, la promessa di una vita possibile e desiderabile per tutti), da sembrare puramente utopistica o assolutamente improbabile. | |||||||
08 Marzo 2014, 00:10:55 | Commento scritto da doge |
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Enoch,vive da eremita in una casa praticamente indistruttibile destinata a resistere per millenni,propro come lui....;detto cosi il libro potrebbe sembrare una noia mortale da leggere..ma è cosi ben scritto,cosi ricco di dettagli che costringono poi l'immaginazione a riempire il resto su altre forme di vita e pianeti,cosi "curioso" nel far vedere quel che accade(che per Enoch è la normalità..ma non certo per il lettore!)...bhè,proprio un ottimo romanzo e ,si,ha sicuramente del "poetico"...un bell' 8,5 non glielo toglie nessuno!:-) | |||||||
07 Marzo 2014, 15:28:49 | Commento scritto da U |
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Ho letto City e me ne sono letteralmente innamorato. L'ho trovato un capolavoro assoluto. Mi sono quindi buttato su altri libri di Simak, primo tra tutti questo "la casa dalle finestre nere". Non so spiegarmi come sia possibile, ma nonostante lo stile di questo romanzo e di City sia molto simile, la casa dalle finestre nere mi ha annoiato. Ho fatto fatica a finirlo, non mi ha preso, mentre City mi ha fatto veramente viaggiare con la mente. Non so come mai, considerando che questo è ritenuto da tutti un capolavoro quanto anni senza fine... mi ripropongo di rileggerlo tra alcuni anni. | |||||||
05 Agosto 2013, 18:25:36 | Commento scritto da Marcos |
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Letto e finito poco fa...è un vero capolavoro della SF, romanzo che riporta la nostalgia dei tempi perduti con un uomo che "costretto" a vivere in eterno senza possibilità di invecchiarsi, farsi famiglia,personaggi azzeccati in un'epoca da guerra fredda,grande Simak. | |||||||
22 Luglio 2013, 20:10:50 | Commento scritto da alfasecur |
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Racconto ben scritto, qualche personaggio un pò fiabesco, ma nell'atmosfera della storia ci può stare.Ben definiti i personaggi e le ambientazioni. | |||||||
21 Luglio 2013, 16:19:20 | Commento scritto da rocktd |
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Temi romantici, un uomo solitario, altre forme di vita e il destino del genere umano. Sicuramente un buon testo; curato negli spazi di riflessione, nella scelta delle parole, e nella costruzione di atmosfere delicate. L'autore sembra privilegiare il gusto e l'eleganza alla tessitura della narrazione. Il finale sembra buttato lì, tanto per chiudere, una volta esposti tutti i temi caldi. Non l'ho proprio digerito. Per questo penalizzo l'opera con un voto che avrebbe potuto essere -tranquillamente- molto più generoso. | |||||||
27 Giugno 2013, 10:13:48 | Commento scritto da Fedmahn Kassad69 |
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La storia di un uomo di nome Enoch Wallace, un reduce della Guerra di Secessione, che rinuncia ad una vita normale, sacrificandosi per un ideale più alto. Scritto con il consueto stile delicato ed evocativo da un Simak non ai livelli di Anni Senza Fine ma quasi. Bellissimo. | |||||||
22 Maggio 2013, 18:36:41 | Commento scritto da nickel |
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Il primo che ho letto della collezione, e mi ha convinto ad abbonarmi. | |||||||
22 Febbraio 2013, 20:50:29 | Commento scritto da clisimak |
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che dire! un'altro ottimo romanzo del miglior Simak. | |||||||
14 Giugno 2012, 23:03:46 | Commento scritto da sandrofrompera |
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purtroppo solamente il primo libro di Simak che leggo,che errore!!!bello ed appassionante,l'ho divorato!!!e non vedo l'ora di leggerne altri suoi... | |||||||
26 Novembre 2011, 13:10:40 | Commento scritto da PabloE |
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Un uomo che occupa una posizione intermedia fra la Terra e il resto della galassia, che non può schierarsi né per l'una né per l'altra, un uomo che non invecchia in una società che va avanti senza di lui. Enoch, che rimane isolato dal resto del mondo, ma che del mondo detiene le chiavi. Un uomo solo, nella sua fortezza inespugnabile, con centinaia di oggetti provenienti da ogni parte della galassia, con la possibilità di conoscere le razze dell'universo, che però sente l'irresistibile richiamo della natura terrestre, dell'altro uomo. Una storia ingenua, fin troppo ottimista, datata, con la paura atomica tipica della guerra fredda, eppure umana, sentimentale senza falsi sentimentalismi. Questa è la forza del romanzo: ti fa penetrare nel mondo malinconico di Enoch, ti fa vivere la sua solitudine, ti fa pensare a quale sarebbe la scelta migliore per la Terra e che alla fine ti fa "dire addio a tutte le cose, all'amore e ai sogni." | |||||||
09 Novembre 2010, 18:51:24 | Commento scritto da Jex |
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Un buon libro che rivela un autore che sa raccontare le storie. | |||||||
03 Ottobre 2010, 18:36:14 | Commento scritto da calatubo |
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L'ho letto un pò di tempo fa, ma quando ci ripenso si materializza la stessa dolce nostalgia, come un aura magica che pervade la storia narrata ed il suo protagonista. Secondo me è l'atmosfera che 'fa' questo romanzo. Il senso di solitudine del protagonista è così ben descritto che, a tratti, diventa sublime. Penso che questo faccia grande il romanzo e tutte le pecche di ingenuità che pure ci sono passano in secondo piano. | |||||||
18 Maggio 2009, 13:59:48 | Commento scritto da maxpullo |
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Storia suggestiva e piena di buoni sentimenti e ottimismo, ma alquanto ingenua per molti aspetti e situazioni. Loavevo già letto diversi anni fa e mi aveva lasciato indifferente, devodire che la rilettura non ha aggiunto nulla di più a quello che era ilmio giudizio passato. Sicuramente un buon libro piacevole,scorrevole e per certi versi affascinante, ma assolutamente nonall'altezza dei migliori lavori di Simak quali Anni senza fine, Mondi senza fine, L'ospite del senatore Horton e La strada dell'eternità. NB. Stessa valutazione e commento dell'U351 | |||||||
10 Settembre 2008, 21:36:19 | Commento scritto da Paolo-42 |
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Mi é piaciuto davvero molto... | |||||||
29 Gennaio 2008, 17:55:51 | Commento scritto da milan1964 |
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INTRIGANTE, STRANO, ATIPIKO, UN VERO GODO | |||||||
24 Ottobre 2007, 18:40:05 | Commento scritto da npano |
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Poesia e Fantascienza Fantascienza e Poesia Che bel connubbio, che belle ambientazioni, che bella storia riesce a fare Simak e che godimento la sua lettura. Si forse in alcuni punti appare ingenuo, in qualche capitolo si dilunga ma l'insieme è unico. Come molti romanzi di quel periodo fa chiaramente trasparire la preoccupazione per la guerra fredda in atto negli anni 50 e in questo senso si sente che è datato. Ma comunque anche i Promessi sposi sono datati...... DA LEGGERE!!!!! | |||||||
09 Gennaio 2007, 09:38:55 | Commento scritto da nemesis |
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Bellissimo romanzo, sinceramente non tanto per la storia, quanto per l'atmosfera. Mentre lo tieni in mano, questo volume ti strasmette tutti i sentimenti del protagonista (e dell'autore!?), le sue angosce e speranze, un senso di profonda solitudine, di vuoto assoluto, il forte rifiuto e disprezzo per la guerra. Tutto questo arriva senza riferimenti espliciti, se non alzi gli occhi dal libro potresti giurare di vivere al tempo della guerra fredda. Molto piacevole. | |||||||
04 Gennaio 2007, 13:49:39 | Commento scritto da Stormbringer |
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L'autore è annoverato, a ragione, tra i grandi e questo romanzo non disattende le aspettative, scritto nel 1963 in una situazione di incertezze e timori, sempre molto attuali. Riesce a commuovere ed a coinvolgere il lettore sui soliti temi: Amore Amicizia. Prefazione da saltare, eventualmente leggetela alla fine, dopo le righe conclusive di Lippi. Da leggere! | |||||||
04 Gennaio 2007, 09:13:13 | Commento scritto da Gundam70 |
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Ecco un libro non di space opera che e' stato capace di incantarmi e di commuovermi. La paura della guerra fredda e delle bombe atomiche degli anni in cui fu scritto e' palese nel testo del romanzo. Il senso di solitudine e di responsabilita' e' ben descritto. Il protagonista e' animato da buoni propositi e fondamentalmente un buono dall'animo gentile, come pure gli alieni sono tutti (beh, quasi tutti) buoni. Da leggere come tappa obbligatoria nel percorso di arricchimento del bagaglio personale di Narrativa di Fantascienza. | |||||||
01 Dicembre 2006, 15:43:54 | Commento scritto da Future Bomb |
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Uno splendido senso di solitudine e di impotenza aleggia tra le pagine di questo testo che per alcune ingenuità già citate da altri non si accaparra il titolo di capolavoro, se Simack avesse scavato di più nella psicologia del protagonista ne sarebbe uscito un libro perfetto, ma alcune trovate da racconto "pulp" ne scalfiscono a mio avviso il valore, tenendo conto però dell'anno in cui è uscito e anche del fatto che il libro doveva "vendere" giustifico a Simak a queste cadute di stile, detto questo è stato bello calarsi nei panni dell'uomo solo che si isola da tutti e che sa cose che nessuno sa e che non può rivelare, roba da portare alla follia, bello anche l'alieno che adora il caffè e il concetto di religione che hanno gli alieni. Capolavoro mancato purtroppo... | |||||||
30 Ottobre 2006, 11:37:29 | Commento scritto da ky0 |
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Questa generosità nei voti a mio avviso ha dello sconcertante! Un romanzo troppo ingenuo, troppo noioso, poco coinvolgente, che non ha una vera e propria trama, ne una vera e propria risoluzione...inizia nel nulla e finisce nel nulla.... DA EVITARE, SCIALBO, MELENSE, INUTILE....sempre a mio modo di vedere s'intende :P | |||||||
08 Agosto 2006, 15:28:12 | Commento scritto da cat |
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Veramante molto bello | |||||||
29 Maggio 2006, 11:52:09 | Commento scritto da francibass |
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Grande romanzo: ancora una volta la semplicità della trama non va a scapito dell'opera nel suo insieme quando l'autore è in grado di approfondire i temi umani e sociali. Le cineserie stilistiche vengono ignorate per dare risalto all'uomo, fragile e solitario, alla ricerca della sua collocazione in un universo incomprensibile. Il risultato complessivo è grande letteratura, anche al di fuori del genere che ci è caro. Se la storia in se stessa può farci sembrare di vedere un b-movie degli anni '60, la sensibilità introspettiva e la prosa lirica di Simak danno risalto a sentimenti che non ci possono essere alieni: la paura dell'ignoto, l'orrore per la guerra, il bisogno di amore e di amicizia, seppure nella particolare luce del bizzarro protagonista. Mi ha ricordato il miglior Sturgeon. Da rilevare l'idea di allenare il protagonista al tiro col fucile tramite una sorta di realtà virtuale, ben prima che il termine diventasse di uso comune - siamo nel 1963! | |||||||
11 Dicembre 2005, 15:32:01 | Commento scritto da Lazarus |
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Splendidido, un testo da coccolare e rileggere. Si gusta ogni pagina. Inutile la prefazione, molto interessante la chiave di lettura proposta da Lippi nella postfazione | |||||||
08 Ottobre 2005, 10:27:59 | Commento scritto da io.robot |
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lo giudico un ottimo romanzo anche perchè pur non appartenendo al genere che prediligo (la space opera) è stato capace di affascinarmi e coinvolgermi. alcune superficialità e un ottimismo di fondo nel genere umano. mi ha colpito molto il " ponte ologrammi" nelle viscere della casa (una bella anticipazione di STNG). da leggere assolutamente | |||||||
12 Agosto 2005, 11:07:00 | Commento scritto da vipotto |
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Molto umano, pur nella sua "alienità". Eccezionale l'umanità del personaggio, anche se un po' superficiale è il trattamento dei rapporti con il resto del mondo (es. il governo che restituisce immediatamente il cadavere dell'alieno). | |||||||
21 Aprile 2005, 20:05:06 | Commento scritto da vinmar |
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Sono stato preceduto, ma condivido. Romanzo poetico pervaso da un dolce tristezza, un romanzo sulla speranza dell'esistenza di dialogo ed amicizia e sulla maturazione dell'essere umano. Da leggere e rileggere | |||||||
21 Aprile 2005, 18:10:45 | Commento scritto da Longfang |
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Commovente dalla prima all'ultima riga. I tagli di scena sono fantastici e la psicologia del protagonista è molto ben studiata. Un capolavoro. | |||||||
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