19 Gennaio 2021, 11:45:35Commento scritto da astrologo
Voto: 7.50
Una cosa è sicura: Brussolo sa scrivere e sforna romanzi al limite dell'orrore. In questa sua opera la presenza di un leviathan in disfacimento prefigura una società che non ha niente di umano, e si compiace della carneficina come ultima speranza. Bello.
 
03 Marzo 2016, 12:00:41Commento scritto da defamax
Voto: 6.50
Dopo aver letto Terra di uragani, mi aspettavo una trama sulla stessa lunghezza d'onda. In effetti non mi sono stupito della trama ma comunque del disegno che B. è riuscito a mettere in atto con questo libro. Alla fine mi sono detto soddisfatto perchè comunque mi ha lasciato qualcosa.
 
13 Agosto 2015, 12:56:58Commento scritto da and
Voto: 8.00
Altra grande prova di Brussolo: crudo, visionario, spietato, allucinato, il mondo che descrive in questo romanzo non ha pietà per nessuno e nei personaggi che lo abitano non c'è spazio per la pietà e la compassione.
Anche le idee e le trovate del libro, che rimandano inevitabilmente a Ballard, sono senza freno ed esagerate, e rimangono scolpite indelebilmente nella memoria del lettore.
Un grandissimo autore, peccato tradotto poco in Italia rispetto alla sua grande produzione.
 
02 Aprile 2012, 18:42:45Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 7.50
Bello e originale! Ma che problema c'è se muoiono tutti? Forse siamo troppo abituati ai lieti fini ottimistici alla Asimov o Bujold. Poi nella vita reale le cose mica vanno così, e il male normalmente trionfa!
 
02 Aprile 2012, 17:56:27Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Disgustoso, ripugnante, per lunghi tratti da voltastomaco per le descrizioni fin troppo dettagliate di squartamenti e pratiche cannibalistiche assai sui generis. Ma al contempo anche potente, visionario, poetico, onirico.
Questo è un romanzo a suo modo affascinante in cui Brussolo riesce a ricavare la poesia dal sangue e dalle atrocità di un mondo feroce e assurdo, governato da leggi inspiegabili ed alla fine inspiegate.
L'unica pecca del romanzo, a mio avviso, è proprio quella di esser poco sviluppato dal punto di vista della storia e della trama e di far cioè troppo affidamento sulla potenza e sulla vividezza delle immagini che evoca nella mente del lettore.
Così sui due piedi, avendo letto solo due romanzi di Brussolo, mi viene sempre più facile accostarlo a Ballard, ma con forse qualcosa in più di quest'ultimo: anche Ballard, infatti, creava trame inconsistenti ma assolutamente poetiche, però aveva il difetto (che sinora non ho ravvisato in Brussolo) di riuscire ad annoiare nei suoi lunghi romanzi senza capo nè coda, cosa che con Brussolo non succede in parte perchè le sue storie (almeno quelle lette sinora), sono di una brevità allucinante e spesso mancanti proprio di un finale vero e proprio, in parte perchè egli più che sulla psicologia malata dei suoi personaggi sembra concentrarsi sull'ambiente in cui essi operano, creando, con la sola fantasia, interi ecosistemi di follia e di mistero.
Tornando al romanzo in questione, nonstante le descrizioni e le evidenti lacune della trama, ho avuto l'impressione di trovarmi tra le mani un capolavoro pregiato, un vero e proprio pezzo di letteratura con la "L" maiuscola e la valutazione è di conseguenza.
Ottimo
 
22 Aprile 2006, 22:03:58Commento scritto da cat
Voto: 6.50
Originalissima idea iniziale. Poi, per finire in fretta, Brussolo fa morire tutti. Bisognerebbe che trovasse qualcuno che gli scriva il finale delle sue storie.
 
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