| Voto: 8.50 |
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| Voto: 9.00 |
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Pertanto il libro è una sorta di gigantesca preparazione della convergenza finale che si prospetta di dimensioni gigantesche e che spero sia degna conclusione di un opera che a mio giudizio è già un classico del genere fantasy, una saga ineguagliabile nonché più che degna di stare accanto alle pietre miliari del genere.
Malgrado il libro termini con un cliffhanger clamoroso e tenendo presente che gli eventi ivi narrati sono destinati a concludersi nel volume finale, è doveroso puntualizzare che in esso abbondano comunque momenti epici all'altezza dei volumi migliori della saga come Memorie di Ghiaccio o Cacciatori di Ossa, per cui i lettori possono stare tranquilli, di cose ne accadono eccome, tutte assolutamente memorabili.
Nel continente Letherii, in parallelo con le vicende narrate nel precedente volume I Segugi dell'Ombra, e proseguendo le vicende narrate in Venti di Morte (7° vol. della saga), i Cacciatori di Ossa si preparano a marciare attraverso le micidiali Terre desolate in direzione delle misteriose terre orientali di Kolanse incontro ad un nemico quasi totalmente sconosciuto, in questa impresa saranno affiancati dai loro alleati Letherii, Perish, Kundryl ed altri.
Contemporaneamente gli Dei Antichi capitanati (?) dall'Errante cercano di approfittare del caos per tornare al centro della scena, mentre gli ultimi K'Chain Che Malle si preparano all'ultima battaglia contro l'estinzione e nel frattempo Icarium, i Barghast ed i T'lan Imass, perseguendo i loro scopi, convergono anch'essi su Lether.
Centinaia di personaggi, battaglie epiche, morti gloriose, resurrezioni inaspettate, due domande mi restano da porre: Il fantasy dopo Erikson avrà ancora qualcosa da dire? Io cosa leggerò di livello paragonabile?