03 Marzo 2016, 11:57:34Commento scritto da defamax
Voto: 6.50
E' il primo libro che ho letto di S.B., nella sua negatività cosmica mette ansia e spinge il lettore a terminare il libro il più in fretta possibile. Alla fine, analizzando la trama, non è un libro eccezionale, però è coinvolgente e apre la mente del lettore ai possibili scenari finali. Con questo libro ho conosciuto lo scrittore, del quale ho letto altre 5 o 6 opere con soddisfazione sempre più mitigata.
 
08 Febbraio 2016, 10:16:12Commento scritto da and
Voto: 7.00
Solito libro surreale di B., crudo e spiazzante come tutte le suo opere, peccato che sia solo l'inizio di una trilogia di cui gli ultimi due episodi non sono mai stati stampati da noi (grazie mille Urania), e quindi manca tutta la spiegazione sul significato del pianeta dei venti.
Peccato.
 
12 Settembre 2015, 15:46:39Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
premessa: se a un libro dovrebbe seguire un seguito (così come si fa per molti film) allora o si pubblica tutto il lavoro nella sua interezza o non si pubblica affatto.  Detto questo, devo aggiungere, che avendo letto 2 libri di questo autore trovo che la fantascienza (in queste pagine) sia poco più di un espediente per narrare di un mondo interiore e di problemi personali. La notte del bombardiere, che ho letto dopo di questo, è notevolmente migliore. Il difetto comune ai 2 testi è quello di un finale pasticciato.
 
23 Marzo 2012, 12:45:19Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Rimango davvero perplesso e non riesco proprio a capire che valutazione dare a questo romanzo: potrebbe essere un capolavoro assoluto oppure una pesante presa per i fondelli a seconda dello stato d'animo del lettore.
Personaggi disturbati e scenari molto ballardiani sono i meriti principali di questo libro, cui aggiungerei senz'altro la sua brevità perchè se un finale non ci deve essere allora è meglio che non ci sia arrivati a pagina 130 piuttosto che menarla fino a pagina 250 come (purtroppo) a volte accade.
La cosa che sconcerta, irrita ed infastidisce di più è che non c'è un finale vero e proprio: dopo pagine e pagine di interrogativi sulla natura della terra di uragani e sui suoi misteri, la storia si interrompe in maniera brusca e non vale nemmeno invocare ipotetiche "condensazioni" o tagli perchè solo un demente avrebbe potuto fare un lavoro simile ad un romanzo... ho avuto un po' la stessa impressione di "incompiutezza" che mi aveva lasciato "Titano" di John Varley, ma con una sottile differenza: "Titano" è un capolavoro sino alle ultime 10 pagine dove diventa criminalmente materia da corriere dei piccoli, mentre "Terra di uragani" è un capolavoro sino alla fine che viene interrotto bruscamente ed in modo "strano", come se l'autore avesse voluto improvvisamente cambiare il soggetto dell'opera oppure rivelare all'improvviso al lettore che tutta la trama sin lì costruita non verteva affatto sul pianeta e sui suoi misteri quanto piuttosto sulla vicenda dei tre protagonisti che in effetti, drammaticamente si conclude.
Insomma: questo è un romanzo di avventura e di esplorarione come in effetti sembrerebbe per il 90% della lettura oppure è un romanzo poetico, intimistico e di follia "alla Ballard" come sembrerebbe rivelare l'ultimissimo paragrafo? E se c'è davvero un mistero da scoprire nel mondo di Santal - viene da domandarsi - è un mistero conoscibile ed indagabile dall'uomo oppure è un qualcosa di superiore alle sue forze, qualcosa cioè destinato a vanificare ogni sforzo conoscitivo come fa l'oceano di "Solaris"?
In conclusione, la follia del finale mi da al contempo le stesse sensazioni che mi danno da un lato le opere di Ballard, dall'altro quelle di Lem e, quando un romanzo riesce a suscitare sensazioni e ricordi di questa portata allora forse non merita di essere "stroncato" così come mi suggerirebbe di fare la mia parte razionale.
Sia come sia occorrerà leggere altri lavori di Brussolo per capire quale sia la verità...    


Addendum.
Non è servito leggere altre opere di Brussolo per arrivare alla verità.
La "rivelazione" me l'ha fornita attiliosfunel che mi ha spiegato che "Terra di uragani" è il primo romanzo di un ciclo di tre dei quali Urania ha pubblicato solo il primo. Ingenuo io a non averlo capito e neanche lontanamente ipotizzato.
Mi verrebbe da scrivere un fiume di insulti in tutte le lingue del mondo (soprattutto in francese) verso i responsabili di questo vergognoso scempio: l'esistenza del para-universo di Urania alternativa scoperto da attiliosfunel mitiga solo in parte la rabbia e la progessiva disaffezione nei confronti della collana Urania che questa scellerata politica suscita in me, ma mi controllo per non incorrere in censure.
Alla luce di questo il romanzo acquista un senso completamente diverso e di conseguenza aumento la valutazione di un punto pieno.
 
31 Luglio 2011, 15:37:27Commento scritto da wawawa
Voto: 7.50
Sembra il pianeta Tschai spedito all'inferno, veramente disturbante ma evocativo.
 
20 Ottobre 2009, 17:13:04Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.00
Condivido il senso di delusione provato da cat nella lettura di un finale così improvviso da parere sprecato, tuttavia questo romanzo è uno dei più visionari ed inquietanti che mi sia mai capitato di leggere. I cerchi di Santal, così come quelli dell'Inferno dantesco, svelano pagina dopo pagina una umanità da incubo che, per adattarsi alle impossibili condizioni di vita del pianeta, incide e interviene nella maniera più spaventosa sulla propria carne, sul proprio fisico, costringendolo a trasformazioni grottesche e dolorosissime. Ma a quale scopo? Il finale "monco" chiude perfettamente tutte le vicende dei protagonisti, cercando di dare una risposta soddisfacente a questa domanda, ma non riesce a saziare la vorace curiosità del lettore rapito dai tanti misteri di un pianeta tanto affascinante.
 
22 Aprile 2006, 21:52:38Commento scritto da cat
Voto: 5.00
E' come se nel bel mezzo di una festa a cui sei stato invitato, mentre ti stai divertendo moltissimo, il padrone di casa si presenta agli ospiti in pigiama e manda a casa tutti. Romanzo che parte benissimo, ma resta incompiuto.
Prima parte da dieci, la seconda manca, il voto è zero. 5 di media
 
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