22 Gennaio 2022, 21:36:12 | Commento scritto da gentlezeuhl | | |
Lette le recensioni, mi sarei aspettato di meglio. Originale l’idea, sviluppata con struttura e scrittura elementari. |
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30 Marzo 2019, 17:55:13 | Commento scritto da nottolone | | |
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26 Aprile 2018, 10:36:08 | Commento scritto da astrologo | | |
Romanzo assolutamente originale che porta all'incontro con quello che ci sarà "dopo". Ovvero fantascienza esoterica pur. Per caso, ho letto due romanzi di seguito di quest'autore, ma qualsiasi cosa abbia scritto dopo, non è all'altezza di questo libro. Da leggere, ri-leggere e conservare (meglio di certi romanzi di Asimov!) |
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12 Luglio 2012, 22:13:35 | Commento scritto da brz57 | | |
Dopo la delusione degli "Ammutinati" letto pochi mesi fa (U.1579) questo romanzo mi riappacifica con l'autore. Davvero non sembra lo stesso scrittore; un'idea di fondo intrigante e ben sviluppata, una trama scorrevole nonostante l'argomento non fosse semplicissimo, una fine amara e senza quel melenso lieto fine che spesso rovina un buon romanzo e, dulcis in fundo, una figura di alieno (Leonardo) tra le piu' belle e profonde, oltre che originali, che abbia mai trovato. Un alieno le cui profondita' filosofiche e morali, i cui valori potrebbero ben servire a noi miseri umani per migliorarci almeno un po'....insomma un alieno da cui prendere lezioni di vita!! Bello. |
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11 Marzo 2012, 11:48:26 | Commento scritto da Free Will | | |
"Non so bene da dove cominciare": come incipit è proprio una schifezza. Però poi scopriamo che si tratta dell'inizio del racconto in prima persona del personaggio principale, un simpaticissimo alieno. La storia è divertente ed è scritta con un linguaggio veramente piacevole. Nonostante si tratti di un romanzo di FS classica, dal punto di vista delle locazioni temporali e spaziali, delle genti e delle loro attività, il nucleo del racconto sconfina nel sovrannaturale e in un mistero che, giustamente, non viene risolto nel finale. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e quelli umani risultano decisamente più antipatici, quando non odiosi. Anche se il tono è piuttosto allegro, nel fondo c'è un forte messaggio anti-razzista ed una satira per niente velata sull'atteggiamento degli anglo-americani nei confronti del resto del mondo. Da evidenziare la lungimiranza tecnologica in un romanzo scritto nel 1987: troviamo internet, la posta elettronica, i note book, gli smart phone, i tablet, ecc. Purtroppo la traduzione di Marco Pinna è pessima, per esempio nell'uso scellerato dell'aggettivo "nessuno" e della forma verbale "voi" nei dialoghi. Peccato per la copertina di Vicente Segrelles (di per sé discreta): avrei gradito la rappresentazione del ritratto della Dark Lady. |
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