16 Agosto 2018, 09:54:39Commento scritto da astrologo
Voto: 7.50
L'ottimista Simak si trova meglio a scrivere romanzi che racconti. Alcuni di questi racconti sembrano dei copia-incolla, pur con una diversa ambientazione. Il migliore è sicuramente quello del Barattatore. Non posso spoilierare, però una trovata del genere, da sola, basterebbe a d alzare il voto. Invece, per quel che mi riguarda, il tono di pace e d'armonia di diversi racconti, lo alza di più. Bravo Simak, l'amore universale è un miraggio, la concordia anche, ma raramente qualcuno ne ha scritto.
 
31 Ottobre 2013, 22:27:32Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
In questa bella antologia dai toni dolce-amari, Simak ci presenta l'alieno (inteso letteralmente come "diverso") in un modo sorprendente, insolito e soprattutto scevro da pregiudizi.
Lungi dallo scivolare nel banale o nello stucchevole, Simak riesce a dimostrarci come l'alieno non sempre sia sinonimo di odioso, di pauroso o, più in generale, di nemico, ma che anzi esso possa divenire un compagno fedele, un "onorevole avversario", oppure addirittura uno stato desiderabile cui aspirare in luogo della propria "umanità".
E quello che più sorprende è il modo semplice in cui lo fa: non ci sono massime o dottrine da leggere tra le righe, non c'è filosofia spiccia o una morale scontata, ma ci sono solamente sette racconti ad alto grado di intrattenimento, leggeri, avvincenti e vagamente poetici, tutti indiscutibilmente belli.
Quello che mi è piaciuto di più è stato "La creatura", ma tutti mi hanno lasciato un buon ricordo e pertanto la consiglio caldamente a tutti.
 
22 Luglio 2012, 20:38:09Commento scritto da brz57
Voto: 7.50
Sara' che Simak e' uno degli autori che mi hanno fatto appassionare alla fs ma qusta raccolta di racconti (prodotto che non amo molto) mi e' piaciuta veramente; fantasia, originalita' e buona scrittura il tutto innestato spesso su paesaggi e personaggi   rurali che tanto piacciono all'autore. Gradevolissimo.
 
25 Marzo 2008, 12:49:22Commento scritto da tehom
Voto: 6.50
Una gustosa raccolta di racconti ideale , a mio avviso , per avvicinarsi a Simak per chi non volesse passare dalle opere lunghe.
Più che gli alieni in senso stretto, vengono passate in rassegna in questi racconti situazioni che hanno a che fare col bizzarro, lo stupefacente e l'assurdo. Tutti ambiti nei quali i protagonisti dei racconti accettano di buon grado lo "status quo" , facendolo rientrare nella propria visione delle cose, improntata su quelli che sono gli schemi portanti dell'opus simakiano.
E così ne "Il vicino" la Campagna ingloba e assorbe con naturalezza l'Alieno ma si chiude ermeticamente e respinge come estranea la Città, mentre ne "I fuori tempo" (un vero helzapoppin delle alienità) la fratellanza cosmica è data per scontata e torna utile per trarre vantaggio da  misteriose entità soprannaturali che "minacciano" l'ordinato corso degli eventi.
I contadini di Simak sono attaccatissimi alle loro tradizioni ed alle loro abitudini, detestano banchieri ed assicuratori,  votano in massa repubblicano ma non sparerebbero mai contro un umano o un alieno, e questo semplicissimo messaggio conserva intatta nel tempo la sua forza.
 
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