12 Febbraio 2016, 23:59:34Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Questo romanzo è il seguito di "Ultima genesi" e ne rappresenta il logico e naturale completamento.
Bisogna però dire che, laddove il primo libro è una vera e propria miniera di spunti felici, questo suo seguito si trascina un po' stancamente e finisce con il brillare un po' troppo di luce riflessa: per lunghi tratti, durante la lettura, infatti, la noia ha preso il sopravvento e non ha aiutato molto il fatto che le trasformazioni xenobiologiche dovute all'ibridazione umani/alieni fossero abbastanza oscure e non troppo ben definite, mentre, al contrario, le riflessioni intimistico/psicologiche proliferavano indisturbate. Nonostante questo però il libro si mantiene su livelli abbastanza discreti, soprattutto per la "morale" che vien fuori dalla sua trama.
La prima generazione di ibridi umano/alieni rappresenta di fatto un qualcosa di assolutamente nuovo, imprevisto ed imprevedibile, destinato a sconvolgere gli equilibri di entrambe le razze: da un lato gli umani, ribelli ma condannati all'estinzione, dall'altro gli alieni, benefattori ma per certi versi aguzzini; in mezzo gli ibridi, con caratteristiche del tutto nuove che hanno a cuore gli interessi di ambedue le specie.
La loro biologia, da un lato, li rende simili agli "invasori" ed assai vicini al loro progetto evolutivo di "scambio" genetico, ma, al contempo, dall'altro, gli lascia abbastanza caratteristiche umane da renderli imprevedibili nonchè latori di un messaggio importante: l'evoluzione può essere aiutata, ma non al prezzo del sacrificio di una intera razza che, nonostante sia condannata in partenza dal suo retaggio genetico, deve avere comunque una sua seconda possibilità.
Il compromesso finale non ammette nè vincitori e nè vinti, come è giusto che sia, e lascia aperta la porta ad eventuali altri seguiti.
 
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