19 Novembre 2017, 09:33:59Commento scritto da galions
Voto: 6.50
Romanzo iniziale dell'eptalogia della 'Torre Nera', la saga pomposamente definita come 'opus magnum' della narrativa di King.
La difficoltà del recensire questo titolo consiste nel saper distingue
re il suo valore come romanzo a sé, rispetto al suo valore come parte della saga.
Il mio giudizio si riferisce all'Ultimo Cavaliere' come romanzo singolo e non è propriamente lusinghiero.
Questo romanzo si fa apprezzare in particolare per la sua ambientazione, per le sue atmosfere e per i suoi personaggi, mentre la trama è davvero povera.
E' stato definito western per via del paesaggio rurale, desertico e montuoso, il protagonista è un pistolero veloce e preciso, alcuni ambienti sono tipici, come il saloon con tanto di pianista, oppure la stazione di posta in legno con la stalla annessa.
Altri elementi come la magia lo hanno qualificato come fantasy.
Devo dire che le classificazioni non mi appassionano minimamente ed in effetti ogni etichettatura mi sembra riduttiva ed incompleta.
In poche parole si tratta dell'inseguimento di un pistolero che dà la caccia ad un fantomatico 'uomo in nero', a questo scenario principale si aggiungono scene di intermezzo dove i protagonisti vengono meglio delineati sulla base del loro passato e delle loro vicissitudini.
Durante questo inseguimento altri personaggi entrano in gioco, ma uno solo acquisisce un ruolo non marginale.
Il finale rimane necessariamente tronco e non mi sentirei proprio di dire che l'Ultimo Cavaliere' possa essere letto come romanzo autonomo.
Questo non è un difetto decisivo, perché allora potremmo valutare la saga nel suo complesso ed il valore di questo romanzo iniziale in rapporto ad essa.
Sotto questo profilo è interessante leggere la prefazione dello stesso King, che in questa edizione spiega come la saga sia stata completata nell'arco temporale di circa trent'anni, attraversando periodi proficui alternati a periodi di crisi e mancanza di ispirazione.
In particolare la stesura di questo titolo risale al 1970, ad un King indubbiamente talentuoso ma ancora acerbo, per sua stessa ammissione imbottito dai decaloghi dei corsi per giovani autori.
King ha revisionato questo romanzo, ma al tempo stesso non ha voluto snaturare l'ingenuo entusiasmo che lo ha ispirato.
Molti spunti narrativi che appaiono senza senso in questo titolo, troveranno il loro ruolo nell'economia della saga.
Il sottoscritto non avendo alcun problema con gli spoiler ha letto a lungo la voce che Wikipedia dedica a questa eptalogia e le premesse sono davvero interessanti.
Il ciclo è ricco di personaggi, eventi e colpi di scena, il tutto ambientato in un multiverso, dove i molteplici mondi non sono rigorosamente separati, ma permettendo ai personaggi di attraversare portali spazio-temporali, possono dare origine a paradossi nel continuum storico di un mondo.
La Torre Nera è l'elemento, fisico o metafisico che sia, ad accomunare tutti questi universi.
La curiosità è molta per cui non mancherò certo sui seguiti.
 
Utenti cui piace il libro
Utenti cui non piace il libro