02 Marzo 2020, 01:03:18Commento scritto da adso
Voto: 10.00
Romanzo dell’orrore? Di formazione? Soprannaturale? Credo che in questo caso l’attribuzione ad un genere piuttosto che ad un altro costituisca un’azione semplicemente superflua, dato l’ampio respiro della storia.
La consueta capacità di King di descrivere a tutto tondo i personaggi consente di entrare immediatamente in sintonia con ognuno di essi, condividendone, di volta in volta, emozioni e sensazioni.
Questo è possibile grazie alle descrizioni dettagliate di situazioni, ambienti e i continui dialoghi che, lungi dall’ appesantire la narrazione, la rendono appassionante e coinvolgente.
Il confronto con la creatura (mostro?extraterrestre?) porta ognuno dei ragazzi a fronteggiare le proprie paure che assumono, a seconda del vissuto di ciascuno, forme diverse.
Il punto focale del romanzo sta nel passaggio dall’ adolescenza all’ età adulta che ogni personaggio affronta in maniera del tutto personale, anche se il fatto di stare in gruppo avrà un’ incidenza fondamentale nell’ esito dello scontro finale.
Non voglio, ovviamente, svelare la conclusione, ma King sembra suggerire che l’unico antidoto a traumi di una certa entità non possa che essere l’oblio.
Per me un capolavoro in senso lato
W IL RE!
 
03 Novembre 2016, 14:28:15Commento scritto da galions
Voto: 9.00
Romanzo conosciuto come capolavoro di un autore di culto quale è senza dubbio King.
A lungo le sue 900 pagine mi hanno tenuto lontano, ma finalmente ho ceduto al fascino e l'ho letto davvero con piacere.
Nella cittadina di Derry nel Maine, una creatura multiforme chiamata 'It' popola i sotterranei e le fogne dalla notte dei tempi e periodicamente si risveglia nel corso dei decenni per attaccare i bambini.
Solo i bambini riescono a vedere It e perciò solo loro teoricamente potrebbero affrontarlo.
Ma negli anni '50 un gruppo di adolescenti 'perdenti' per le loro diversità, per difendersi dai bulli danno vita ad un'amicizia speciale come solo tra ragazzi è possibile.
Questa amicizia si cementa e viene celebrata in una promessa solenne che, onorata senza tentennamenti dopo più di 20 anni, permette loro di affrontare It anche da adulti.
L'amicizia solidale e sincera è dunque descritta da King come arma decisiva per il riscatto sociale.
I ragazzi di Derry sono cresciuti in mezzo alle difficoltà della provincia americana, ammantata di perbenismo e di attenzione alle apparenze, ma flagellata da padri violenti ed ubriachi, zoticoni razzisti ed ignoranti, madri ipocrite e soffocanti.
L'amicizia ed il gruppo sono gli elementi che restituiscono ai 'Perdenti' un'identità forte che permette loro di non perdersi per strada e di affrontare It, la personificazione delle loro paure e dei loro timori più profondi.
Peccato che il finale non sia all'altezza della destrezza narrativa di King, che si rifugia in una confusionaria commistione di fisico e metafisico.
Ma It resta un gran romanzo così come King è senza dubbio un grande autore, sorvolate sul finale e godetevi tutto il resto.
 
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