24 Novembre 2011, 18:04:46Commento scritto da maxpullo
Voto: 5.50
Ecco un libro che mi mette in forte difficoltà.
Mentre lo leggevo, infatti, avevo in mente i volti degli amici che me lo hanno sempre consigliato e le parole di tutti quegli appassionati che mi hanno preceduto nel leggerlo e che lo considerano un capolavoro assoluto; per tutta la lettura ho inutilmente tentato di non deludere queste persone e di provare ad entusiasmarmi a quello che stavo leggendo, ma, a parte il brano dell'attraversamento del ghiacciaio da parte dei due protagonisti, qualche interessante riflessione qua e là sul dualismo (luce/tenebra, sole/luna, uomo/donna, umano/alieno) e qualche passo insolitamente struggente, non sono riuscito a trovare aspetti particolarmente positivi.
Inoltre, come già accaduto per "Il grande tempo" di Leiber, non sono riuscito affatto a comprendere i motivi per cui un romanzo prolisso e noioso come questo possa aver vinto tanti premi ed essere considerato un romanzo cardine.
Per alcuni aspetti l'ho trovato assai vicino al film "Il mio nemico" con Dannis Quaid, ma la forma confusionaria in cui è scritto (piena di termini che si dovrebbe aver voglia di imparare e ricordare consultando un prontuario) è servita solo a disorientarmi ed a farmi perdere il gusto della lettura già dopo le prime 100 pagine.
Attribuisco questa debacle principalmente allo stile dell'autrice che adotta lo stesso espediente spesso usato da Vance per introdurre il lettore ad un universo e ad un modo di pensare del tutto nuovo e cioè quello di inserire nella narrazione brani ed aneddoti funzionali per comprendere l'azione principale e per caratterizzare meglio i personaggi; ma, mentre Vance lo fa (quasi sempre) con una spontaneità che rende tutto più semplice per poi andare più spedito con una trama tutta azione e suspense, la Le Guin sembra volersi per forza andare a cercare le complicazioni con il lanternino, creando un serie di digressioni che fanno perdere di vista la trama principale e così, un romanzo la cui azione corrisponde pressochè ad uno zero assoluto ne risulta oltremodo appesantito.
La mia valutazione è da un lato impietosa rispetto quello che ho sentito dire di questo libro, ma dall'altro vi assicuro che è anche più larga rispetto a quella che mi sentivo di dare inizialmente.
 
11 Dicembre 2009, 22:04:09Commento scritto da brz57
Voto: 9.00

assolutamente consigliabile, una lettura scorrevole con le spiegazioni sulla sessualita' degli abitanti del pianeta Inverno sempre molto discrete e con grandi ritratti psicologici dei protagonisti.
 
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