| 30 Agosto 2022, 09:14:08 | Commento scritto da Free Will | | |
Come nel primo libro del ciclo (U 1432), gli aspetti più interessanti sono i dettagli storici. Come valore aggiunto, questa seconda puntata presenta aspetti umoristici, a tratti veramente spassosi. Così la lettura è molto piacevole, basta sorvolare sulla mancanza di "scientificità" del tema fondamentale.
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| 29 Agosto 2022, 19:17:12 | Commento scritto da Spinofiorito | | |
Il secondo libro della saga della Compagnia del Tempo. Il primo l'ho trovato carino anche se non mi ha entusiasmata, non tanto per la scrittura di Kage Baker, che mi piace molto e che mi ha spinta a continuare la saga, ma per il contenuto che ho trovato molto storico e poco fantascientifico, oltretutto con una presenza massiccia di una storia amorosa (e qua è un mio limite, non le apprezzo particolarmente).
Questo invece è quasi completamente diverso dal precedente. Il punto di vista è di Joseph, l'inquisitore del primo libro, e ritroviamo comunque Mendoza anche se ha un ruolo marginale. In questo romanzo diventa Coyote Celeste, divinità di una comunità indiana d'America che viene "prescelta" per i loschi affari della Dr. Zeus, la compagnia che dal futuro gestisce praticamente tutto il flusso della storia. Il romanzo è divertente, scanzonato, con un giusto mix tra elementi di fantascienza e storia, e oltretutto inizia a dare qualche indizio sul grande disegno della Dr. Zeus che immagino verrà pian piano svelato nei prossimi libri e a far capire che non è tutto oro quello che luccica! Sono molto dispiaciuta che abbiano interrotto la pubblicazione di questa saga, so che in lingua originale ne sono rimasti comunque altri. |
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| 04 Settembre 2018, 16:41:00 | Commento scritto da sergio23 | | |
| niente male questo libro,scorre bene e mi ha divertito. solo una parte l ho trovata noiosa se no il voto sarebbe stato piu' alto |
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| 12 Luglio 2016, 09:42:15 | Commento scritto da astrologo | | |
| Riedizione di un libro precedente. L'impianto del romanzo verte sui viaggi temporali, soltanto si dista dalla migliore serie di questo genere, postulando che ci sia una data ultima, oltre la quale non si sa cosa ci sia. Stile francamente poco fruibile, molto discontinuo. Personaggi leggermente sfumati che seguono un certo "cliche" per tutta la durata del romanzo. Passabile, ma se potete evitarlo fate bene. L'unica nota di merito stà nel fatto che parla di una tribù di indiani d'America poco nota. |
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