27 Marzo 2016, 20:45:28 | Commento scritto da Fantobelix |
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Il ritorno nel fantastico mondo creato dall'Autore, lascia un segno diverso dal precedente capitolo e ne cambia i connotati. Infatti pur non mutando il contesto e in buona parte i personaggi, vengono meno, a mio avviso, molti degli elementi che caratterizzavano "L'ultimo volo di Guynemer": la suspense, il mistero, l'intreccio fra le vicende dei vari personaggi "lontani", in parte non più presenti, lo sfondo e le soluzioni non date, a volte più efficaci di quelle fornite. Restano l'ambientazione, l'avventura e la buona scrittura di Di Stefano, che ci accompagnano verso le risposte rivelate e inserite, come unico motivo di novità, in un castone prismatico dal sapore "monolitico". Letto a sé stante, forse il vissuto di questo libro potrebbe essere simile al precedente, anche se sul piano dell'avventura mancano le acrobazie volanti del giovane francese, la drammaticità della sopravvivenza e degli scontri con le scolopendre. La lunga preparazione di questa seconda spedizione toglie insomma qualcosa all'atmosfera già vissuta, tutto a favore di una scoperta disvelata che non tutti forse cercavano in questa vicenda, e che da sola fatica ad appagare le aspettative. L'impressione (e la speranza) è che il mondo del Frisland abbia ancora molto da raccontare, nello spazio e soprattutto nel tempo. Lo scenario molto ricco ed aperto, affrescato nel primo libro di questo ciclo, offre infinite possibilità narrative: il Frisland è una porta nel tempo, come per alcuni versi lo è il Mondo del Fiume di Farmer, ma anche un trampolino per il futuro dove abbiamo lasciato le sorti di Eric e dei suoi compagni o quello che ha generato questo incredibile scenario, forse ancora tutto da scoprire! Nonostante le osservazioni di un lettore probabilmente troppo ammaliato e pretenzioso, il giudizio resta comunque positivo, e alimenta l'auspicio di reincontare nuovamente questo fantastico universo. | |||||||
03 Gennaio 2016, 18:49:34 | Commento scritto da bibliotecario |
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Il bravo Di Stefano chiude con questo volume l'arco narrativo aperto con L'ultimo volo di Guynemer in modo più che soddisfacente, dando le risposte a quei quesiti rimasti precedentemente aperti. Lo fa presentandoci un romanzo comunque autonomo e dalla trama interessante e divertente da leggere. | |||||||
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