27 Settembre 2019, 18:51:21Commento scritto da zecca_2000
Voto: 6.00
Fine della trilogia dell' area X.
In realta il finale è aperto, apertissimo: io non ho capito l ' origine dell area X, se aliena, se Cthulhu o cos'altro.
Ecco, sicuramente era nelle intenzioni dell'autore essere criptico, ma tutto sommato questo non ha giovato ne all'opera ne all'autore.
Forse Vandermeer aveva paura di perdere l'etichetta di weird se avesse chiarito un po' le cose?
O forse gli interessavano di più le psicologie dei personaggi, che peraltro rimngono criptiche come l'area x?
Ad ogni modo, il romanzo si legge, non e lungo, per cui la sufficienza la ottiene, per quanto risicata.
6
 
03 Marzo 2018, 21:10:01Commento scritto da adso
Voto: 2.00
Fine dell'agonia. Finalmente. Degna prosecuzione, nonchè conclusione, di questa orrenda trilogia. Anche in questa terza parte l'autore non risparmia ai lettori continue descrizioni, congetture, sensazioni, etc. fini a sè stesse. L'unica emozione suscitatami da questa lettura è stata una profonda noia accompagnata da una generosissima dose di fastidio dovuto, principalmente, dall'assoluta certezza di essere stato preso in giro da Vandermeer. Più che di un romanzo, direi che si tratta di una sorta di apoteosi del nulla, un esercizio di stile (stile?) finalizzato ad un' auto-celebrazione che evidentemente il Nostro sentiva di meritarsi. Sono davvero tentato di denunciarlo per vilipendio al genere (weird)! Qualcosa di positivo, però, questa esperienza in dote me la lascia di sicuro: la certezza che qualsiasi cosa mi accinga a leggere, fosse anche l'elenco degli ingredienti di una qualsiasi merendina della Ferrero, mi sembrerà un capolavoro di altissima letteratura.

P.S. volevo verificare se l'autore avesse preso spunto da un racconto di Machen. Può anche essere che non gli sia sconosciuto, ma, francamente, la cosa, ormai, non ha più alcuna importanza.

 
22 Marzo 2017, 17:03:43Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 7.50
Terzo capitolo del Ciclo dell'Area X,  attraverso i punti di vista dei protagonisti, il Guardiano del Faro (la sottotrama più bella a mio parere), la Direttrice, Uccello Fantasma e Controllo, l'autore rivela quanto accaduto sulla Costa Dimenticata immediatamente prima e durante la nascita dell'Area X e qualche retroscena antecedente la dodicesima spedizione, oltre a proseguire la narrazione degli eventi succedutisi dopo il rocambolesco evento finale narrato in Autorità.
Qualche risposta ai tanti interrogativi suscitati dai due libri precedenti viene fatta trapelare, ma in definitiva sono tanti gli enigmi che vengono lasciati pressoché insoluti in un finale che più aperto non si può.
L'esatta natura dell'Area X (trapelano delle ipotesi, ma restano, per l'appunto, tali)?
L'esatta funzione della Brigata di Scienza e Spiritismo e soprattutto, hanno davvero scatenato loro il cataclisma? E come?
L'effettivo ruolo giocato da Lowry (personaggio che a mio giudizio avrebbe meritato maggiore spazio) nella vicenda?
Quale è stato il cambiamento verificatosi in seguito all'uscita di scena di Controllo?
L'Area X ha invaso l'intero pianeta?
Quindi, visto quanto è stato lasciato in sospeso dovrei essere come minimo imbufalito nei confronti dell'autore, eppure non riesco ad esserlo, appare evidente che l'obiettivo di Vandermeer non è quello di dare risposte, ma quello di mostrare l'impotenza della mente umana di fronte a processi e sistemi che vanno aldilà di qualsiasi comprensione e di fronte ai quali si possono solo formulare ipotesi indimostrabili.
L'unica certezza è che l'uomo è venuto a contatto con qualcosa di talmente alieno che impedisce qualunque tipo di approccio razionale.
Mistero, alienazione, paranoia e follia sono le uniche certezze della Trilogia dell'Area X, atmosfere malate rese vivide e palpabili grazie all'ottima padronanza della tecnica narrativa da parte di Vandermeer che davvero in certe parti sembra ricordare il grande Lovecraft (in particolare ho trovato affinità con il racconto capolavoro "Il Colore Venuto dallo Spazio") ed i suoi antichi orrori cosmici.
Per cui, pur non celando un certo fastidio per un'opera in una certa misura furbetta, pensata e realizzata per essere facilmente trasposta in serie televisiva o cinematografica e che se condensata in un unico volume sarebbe probabilmente risultata molto migliore, devo ammettere che i suoi meriti, per me, son superiori ai difetti.
Consigliato, ma si raccomanda un approccio prudente.
 
21 Ottobre 2015, 23:50:44Commento scritto da Phantom Opera
Voto: 5.00

Finalmente è finita!

Il libro è il meno peggio dei tre, cosa dovuta principalmente al fatto che i protagonisti ora sono ben 4. Non fraintendetemi, il libro è sempre una continua divagazione tra i pensieri, ricordi e supposizioni dei personaggi ma almeno ad ogni capitolo cambia la prospettiva. In particolare due dei personaggi potevano anche essere eliminati ossia la Direttrice e Controllo dato che la prima non fa altro che raccontare degli eventi antecedenti al primo libro di nessuna utilità ed il secondo narra le stesse cose di Uccello Fantasma ma da una prospettiva diversa. Quindi avanti!...di brodo c'è nè per tutti..solo che sà un pò di acqua...eh si, perchè l'autore si è preoccupato di raccontare nel dettaglio alcuni fatti antecedenti alla zona x di cui già eravamo a conoscenza e del tutto insignificanti ma ha dimenticato di dare una conclusione degna alla saga o comunque delle spiegazioni che non siano supposizioni mistiche.

Un giudizio complessivo alla saga: Forse sono stato un pò duro, capisco che ad alcuni possa piacere e nel complesso la storia ha i suoi momenti, ma quando paghi tanto devi avere tanto e questa storia è costata troppo...più di 45 euro. I primi due volumi (180 e 300 pagine in cui non accade nulla) potevano benissimamente essere riassunti in 250 pagine complessive ed il terzo in altre 180-200 pagine. Se l'opera fosse stata presentata in unico volume di 400-450 pagine a 20-25 euro avrebbe avuto la sufficienza.  Einaudi se questo è il prezzo da pagare per farti pubblicare libri "fantastici" la prossima volta astieniti!
 
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