25 Giugno 2023, 17:00:08Commento scritto da slan
Voto: 10.00
Per me, ovviamente, il miglior romanzo di SF mai scritto, ma sono di parte!
La prima volta l'ho letto nell'edizione Urania Collana (Il segreto degli Slan) ma consiglio assolutamente questa edizione per chi dovesse leggerlo per la prima volta.

Il giovane Slan Jommy Cross è per la prima volta in visita a Centropolis, capitale del mondo. Assieme a sua madre Patricia, Jommy deve raggiungere il palazzo del tiranno Kier Gray. Durante il ben pianificato percorso riceve un messaggio telepatico dalla madre, che lo avverte di essere inseguiti dagli uomini di Kier Gray, dai quali viene abbattuta. Jommy deve da ora in avanti cavarsela da solo per sviluppare pienamente i suoi poteri e trovare l'arma segreta fabbricata da suo padre, i cui progetti sono nascosti presso il palazzo di Kier Gray.

Gli Slan sono uomini telepatici, contraddistinti da sottili antenne sulla fronte e dalla loro capacità di leggere la mente; una razza a parte che dominò la Terra per breve tempo, prima di essere stata scacciata e costretta all'esilio dalla massa non evoluta dell'umanità. Ora sono perseguitati e un giorno dovranno ribellarsi sotto la guida di Jommy. Esiste, peraltro, una specie di Slan privi di antenne e non telepatici, ed ostile agli Slan telepatici.

In fuga e ferito, Jommy si nasconde in una baracca dove viene catturato da un'anziana mendicante con cui si mette in società, ponendo al suo servizio i suoi poteri ESP per i suoi espedienti. Più tardi, dopo aver conosciuto una ragazza Slan, e infine Kier Gray in persona, comincia finalmente la lotta per la liberazione della parte più evoluta dell'umanità.
 
12 Aprile 2017, 12:37:05Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.00
Ho riletto questo romanzo dopo tantissimi anni. La necessità della rilettura è nata poichè avevo avuto una impressione negativa leggendo di recente il romanzo di Vogt "NON-A" , e quindi volevo capire se ancora mi piacesse , con il trascorre del tempo Vogt , che era stato uno degli autori di riferimento per la mia iniziazione alla fantascienza negli anni "70". Ebbene , la rilettura è stata utile ed ho capito che Vogt ancora suscita in me emozioni , tuttavia , qualcosa è cambiato,  mi piace di meno il modo di scrivere  dell' autore,  come anche la rappresentazione e sostenibilità , ancorche' nel fantastico di alcune scene d'azione. A mio avviso il romanzo datato 1940 ormai risente dell' età. Il libro è permeato da una interpretazione semplificata del "darwinismo" , il forte prevale con il debole , ma contiene anche una forte e convinta denuncia del razzismo. Il romanzo emoziona e si legge bene , se si perdona all' autore qualche passaggio troppo prolisso e qualche cambio repentino di scenario come ad esempio il viaggio su Marte. La prima parte caratterizzata  dalla caccia a Jommy Cross e la fuga di Katleen  e' migliore, mi sono piaciute le caratterizzazioni dei personaggi "negativi" minori quali "Nonnina" ed il capo della polizia "John Patty" , nella seconda parte acquistano maggior peso e si configurano caratterialmente per l'idealismo piu' che per il tratto psicologico i giovani protagonisti slan Jommy e Katleen, ambiguo e poco credibile moralmente il personaggio di Kier Gray  , slan infiltrato al vertice del governo della Terra. Alla fine il libro mi è piaciuto , riletto oggi perde sicuramente delle posizioni nella graduatoria , se ne esiste una , dei migliori libri di fantascienza. Indispensabile per i cultori di Vogt.  
 
21 Aprile 2015, 17:59:39Commento scritto da emilio
Voto: 9.00
Un capolavoro secondo solo a "Crociera nell'Infinito".- La storia del "diverso" che deve nascondersi finchè non risulterà "migliore" degli altri è una trovata degna della "Calda notte dell'Ispettore Tibbs" -di tutt'altro genere letterario; ma, precedente ed è un discorso sull'Umanità e la paura dell'anormale che abbiamo tutti.
 
14 Settembre 2013, 01:52:29Commento scritto da fabri
Voto: 8.00
Un classico della fantascienza
 
22 Maggio 2013, 18:34:21Commento scritto da nickel
Voto: 8.50
 
23 Marzo 2013, 09:33:53Commento scritto da MILES VORKOSIGAN
Voto: 5.50
Questo è il primo romanzo di Van Vogt che leggo, mi sono calato nella realtà del periodo in cui è stato scritto, nonostante il tema proposto , il razzismo, che nobilita lo scrittore in un periodo difficile per trasmetterlo, ho trovato tutto molto grezzo, a partire dall'impossibile anello del protagonista, troppo superficiale nella descrizione degli eventi, dei personaggi, troppo fantascientifico su cose che non potrebbero esserlo neanche ora, con tecnologie abbozzate qua e la e la troppa facilità del protagonista nel capirle. Insomma, avrebbe potuto portare avanti la trama e la storia che sono senz'altro belle e avvincenti, senza addentrarsi specificatamente in particolari tecnologigici di cui l'autore evidentemente non sa proprio nulla. Spero che questo romanzo non sia fra i capolavori dell'autore, altrimenti gli altri come mi risulterebbero ???
 
01 Gennaio 2012, 02:09:04Commento scritto da Tommino
Voto: 7.00
 
29 Dicembre 2011, 19:35:02Commento scritto da norberto64
Voto: 7.50
Slan è stato il mio primo Urania, sia in qualità di collezionista che da lettore, è chiaro che ci sono un pò affezionato e potrei essere un pò generoso nel commento.
Tutto sommato, mi è piaciuto, in particolare la parte iniziale risulta godibile e scorrevole. La trama è di sicuro interesse, personalmente mi lascia un pò perplesso la lettura delle ultime 20/30 pagine, che risulta, per i miei gusti, più tediosa e meno fluida. In ogni caso, sicuramente da leggere e da consigliare.
 
08 Luglio 2011, 19:07:04Commento scritto da PabloE
Voto: 7.50

Ben strano questo romanzo: se pensassi ai soli difetti che presenta mi verrebbe quasi da negargli la sufficienza, viceversa se pensassi alle sole emozioni che mi ha saputo trasmettere durante la lettura gli dovrei un 9.

Non si può proprio soprassedere a certi passaggi obbligati a cui si assiste durante la lettura, non possono passare inosservate le armi che spuntano in tasca a Jommy (Jommy? John + Tommy? Ma che schifo di nome gli hai appioppato Alfred Elton...ehm, già!) all'occorrenza, non si può prendere per buona la soluzione finale che sembra costruita così su due piedi, non posso non pensare che durante la lettura mi sono perso durante qualche scena "d'azione" e che per alcune mi si sia stampato in faccia un "Mah!" grosso così. Eppure...

Eppure riesci da subito ad immedesimarti in Jommy (e vorresti andare all'anagrafe per cambiare nome) a pensare a come possa sopravvivere e fuggire ad un intero mondo che gli è ostile, che gli è diverso e che per la paura della superiorità degli slan non esita a sterminarli. E' questo un punto chiave secondo me: la barbarie che dimostra la società umana di fronte al pericolo che ci sia una razza superiore che la possa schiacciare in tutti i campi. Non c'è uomo, donna o bambino slan che non venga braccato ed ucciso all'istante come se portasse in sè il germe che possa uccidere il genere umano. Forse è per questo che il libro, pur nella sua imperfezione, emoziona: negli slan rivedi lebbrosi, ebrei, untori di un male incurabile per l'uomo, cioè la sopraffazione naturale della specie più forte su quella più debole, come Darwin insegna. A questo proposito è giusta l'osservazione di Lippi a fine libro (non dico altro per non rovinare il gusto della lettura!). Questo, più che l'avventura a dir poco rocambolesca di Jommy e del suo mondo poco particolareggiato, è ciò che rimane di Slan.


N.B. copertina orrenda, non mi dice assolutamente niente.
 
27 Giugno 2011, 21:59:10Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00

Un romanzo ingenuo, favolistico eppure piacevole e avvincente nonostante il tempo trascorso. Le avventure del protagonista hanno un che di romantico precipuo della prima fantascienza e che purtroppo si è andato un po' perdendo nelle trame moderne molto più smaliziate ed è proprio per questo che mi sento di dare una valutazione più che positiva a questo bel libro.
La storia degli Slan, i loro segreti e scopi, letti e vissuti attraverso gli occhi del piccolo Jommy Cross, scoperta dopo scoperta, hanno un che di favoloso che rende facile perdonare l'approssimazione con cui Van Vogt approccia alla descrizione del mondo futuro da lui disegnato.
A mio avviso il motivo di maggior fascino di questo romanzo, il motivo che lo rende un classico oggi come lo sarà domani, sta proprio nella facilità con cui ci si riesce ad immedesimare nel giovane protagonista, a vivere i suoi dubbi, le sue paure e le sue scoperte, in un modo che raramente capita di fare in un libro. Ottimo
 
02 Ottobre 2010, 16:28:05Commento scritto da Free Will
Voto: 10.00

Si tratta di un grande classico, scritto nel 1940, riveduto e corretto e pubblicato in questa forma nel 1951, quindi ha la mia età (e si sente!). Nonostante il passare del tempo faccia apparire alcuni aspetti fanta-scientifici piuttosto ingenui e poco credibili, il romanzo ha una potenza enorme dal punto di vista sociologico e antropologico.
Certo l'antirazzismo, o meglio lo sguardo sulla paura del "diverso",  è l'aspetto che appare più evidente; ma ancora più forte è il pacifismo estremo, in confronto al quale i falsi pacifisti moderni con le loro ridicole bandiere arcobaleno dovrebbero andare a nascondersi: qui non c'è spazio per l'ipocrisia o le ideologie mascherate da ricerca della pace (o peggio da spirito cristiano). Il protagonista Jommy Cross può essere definito un supereroe, con poteri enormi e con armi autocostruite di potenza estrema; eppure non uccide mai il nemico, neppure per legittima difesa, quando sembra proprio che stia per soccombere alla cattiveria di chi lo vuole morto a tutti i costi. Jommy Cross è un vero martire che ha un solo obiettivo: evitare qualsiasi guerra fra gli uomini, "normali" o mutanti che siano.
 
30 Settembre 2010, 18:36:42Commento scritto da calatubo
Voto: 5.50

Sono d'accordo che l'inizio promette bene ma poi scade un po'. Mah! Non so, l'idea della pistola atomica fissata alla punta dell'astronave con un filo che, dall'interno, permette di premere il grillletto, oppure l'idea che questa stessa arma così montata consenta alla nave di 'entrare' sotto terra senza il minimo problema sono cose che non si dimenticano (in senso negativo). Poi a volte è un po' sbrigativo, personaggi che mutano un odio atavico verso una 'razza' in dedizione completa nei confronti del primo che incontrano di tale razza. Comunque, è il primo romanzo che leggo di questo autore e siccome per prima cosa dubito di me stesso, voglio pensare che mi sia sfuggito qualcosa. Però più di questo voto non riesco a dare. Il tema del razzismo? d'accordo, però in un romanzo un po' meno frettoloso in molti punti poteva essere apprezzato di più anch'esso.
 
07 Febbraio 2009, 10:15:09Commento scritto da Rocheta
Voto: 6.00
Nonostante Van Vogt sia uno dei miei autori preferiti e nonostante dalle pagine trasudi una lodevole denuncia contro il razzismo, sono rimasto alquanto deluso dalla lettura di questo romanzo che ho trovato poco coinvolgente. Il mio voto positivo è più che altro è un 6 politico (come si usava una volta).
 
03 Maggio 2008, 18:06:20Commento scritto da victory
Voto: 8.00
Questo libro l'avevo letto in gioventù con il titolo: l segreto degli Slan, devo dire che l'ho trovato ancora di mio pieno gradimento. Van Vogt è uno degli autori preferiti e in questo volume ho apprezzato l'intreccio che non è banale ma con diversi colpi di scena che ti tiene in sospeso fino all'ultima riga.
Sicuramente lo rileggerò fra qualche anno.
 
09 Novembre 2007, 21:23:24Commento scritto da cat
Voto: 5.00

Che delusione! Mi sono sentito come il ragioner Fantozzi davanti alla "corazzata Pothemkin", o Kotiomkin come citata nel film. Il succo rimane: per me Slan è una ...... pazzesca!

 
22 Ottobre 2007, 10:44:04Commento scritto da Cybermax
Voto: 7.50
Ho voluto dare come voto la media.
Romanzo ormai datato e a tratti ingenuo.
Nonostante tutto riesce a reggere dopo 60 anni e ha ancora e soprattutto ora un che di premonitore.
Dopo la codifica del DNA tutto ora e' veramente possibile.
  
 
11 Agosto 2007, 20:53:57Commento scritto da ernesto
Voto: 6.00
Inizia benissimo, con scene angosciose, tristi, avvincenti, e poi va via via perdendosi: il tratteggio dei personaggi sembra solido all'inizio, ma è in realtà soltanto abbozzato e semplicistico, con individui che cambiano idea da un momento all'altro, e dicono e fanno cose molto poco credibili; citerei anche diversi eventi impossibili raccontati in due righe come se questo servisse a renderli più realistici (come nella vecchia fantascienza de "l'uomo che si costruisce l'astronave da solo").

Poi, certo, c'è il tema dei mutanti e il razzismo, ma non c'era bisogno di 250 pagine per parlare solo di quello. Inoltre, per chi legge il libro adesso per la prima volta si tratta di temi ormai abusati e trattati qui in modo piuttosto ingenuo.

Siamo molto sotto la bellissima serie dei Negozi d'Armi, che a parte il tipico "superomismo" di Van Vogt, sembra quasi opera di un altro scrittore.
 
05 Giugno 2007, 08:39:30Commento scritto da io.robot
Voto: 7.00
bel romanzo che non risente troppo del tempo passato, anche se la parte "tecnologica" è un pò anacronistica
coraggioso il messaggio egualitario e antirazzista per l'epoca in cui è stato scritto
 
25 Ottobre 2006, 11:58:32Commento scritto da ky0
Voto: 7.00
Un bel romanzo, e devo dire anche molto coraggioso, x via dei temi trattati...lo definirei una metafora del razzismo imperante...da leggere! :D
 
20 Ottobre 2006, 10:16:52Commento scritto da Gundam70
Voto: 8.50
Non ho nulla di piu' da aggiungere a chi gia' sotto ha detto tutto.
Bello. Molto bello.
Il protagonista e' sicuramente degno di essere ricordato tra i tanti protagonisti disponibili nel mondo della SF.
Non solo consigliato: E' un obbligo leggere questo libro.
 
30 Settembre 2005, 22:47:23Commento scritto da gernsback
Voto: 6.50
Un classico della Golden Age della SF. Leggendolo pero', paradossalmente, mi sono trovato trasportato indietro nel tempo, nelle atmosfere anni 50 che emergono in alcune situazioni descritte da AEVVspecie nella prima parte del romanzo. Il Valla nella sezione di storia della fantascienza della Delos commenta e spiega egregiamente la genesi di SLAN.
 
12 Maggio 2005, 15:17:00Commento scritto da marsman60
Voto: 8.00
bello
 
27 Aprile 2005, 14:31:43Commento scritto da Stormbringer
Voto: 9.00
Un classico della fantascienza. I diversi, soggetti ad angherie, a diffidenza, a sterminio! Sono da distruggere solo perchè non uguali a noi?  I mostri non vengono da un altro pianeta stavolta.
Tema purtroppo ancora attuale di un maestro del genere. Imperdibile.
 
27 Aprile 2005, 08:19:54Commento scritto da vinmar
Voto: 7.50
Un gran bel romanzo. Antirazzista. Sulla paura del diverso e sull'abiezione della caccia e distruzione di chi non è come noi. Con la speranza che qualcuno di noi sia diverso e non accetti di comportarsi come il gregge. Se fosse un fumetto sarebbe: X-men. Non nel senso dei superpoteri (sono presenti ma non veramente importanti) ma nel senso dei rifiutati che vogliono vivere amare ed essere amati.
 
Utenti cui piace il libro
Baslim, raffa, Thermonuclear Warrior
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gengiscan10