24 Novembre 2019, 02:58:56Commento scritto da galions
Voto: 7.00
Secondo romanzo della trilogia dei ‘Dannati’ dell’autore americano Glenn Cooper.
Il mio commento è uno spoiler per chi non avesse letto il romanzo d’apertura, per cui se siete interessati alla lettura del ciclo fermatevi qui.
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‘Dannati’, ovvero il romanzo iniziale della trilogia, si è concluso con un colpo di scena davvero efficace per scuotere la curiosità del lettore.
Al netto di tutte le mie perplessità sulla scelta di Cooper riguardo alla particolare ambientazione della sua saga, e più precisamente sulle modalità in cui la immagina, ho riconosciuto che la trama è piuttosto coinvolgente e mantiene desta l’attenzione.
Quest’ultimo aspetto è ancor più riuscito in questo seguito, molto più ricco di personaggi e con una trama meno lineare, articolata in salti temporali e in una molteplicità di scenari ben assortiti.
Il ritorno dei protagonisti dall’Oltre non è risolutivo perché i tecnici del MAAC, il supercollisore che ha aperto un passaggio tra il mondo che conosciamo e l’inferno dei dannati, non sono stati in grado di prevedere che tale passaggio si allarga in occasione di ogni accensione del collisore stesso.
Per cui se i protagonisti sono riusciti a tornare tra i viventi, altre persone presenti all’esperimento ed alcuni cittadini ignari, che abitano un sobborgo sopra uno dei magneti superconduttori interrati del MAAC, scompaiono per ritrovarsi nell’Inghilterra dell’Oltre.
Tra loro ci sono anche due bambini con la loro madre, perciò si pone subito il dovere morale di riportarli il più presto possibile nel mondo conosciuto, salvandoli dalle malvagità infernali.
I miei dubbi sull’ambientazione dell’Oltre rimangono immutati.
Cooper si sente in dovere di fornire alcune giustificazioni, per esempio quando mette in bocca ai suoi personaggi la spiegazione sull’arretratezza tecnologica dell’Oltre, dovuta alla scarsità di dannati capaci di far progredire la tecnica e gli armamenti.
Un altro aspetto poco convincente è che i dannati che sono stati dei tiranni sanguinari in vita, in questo inferno immaginato dall’autore, a meno di non rimanere sconfitti e feriti nelle guerre che continuano a scatenare, proseguono indisturbati per l’eternità a spadroneggiare e a tiranneggiare i loro popoli, ne più ne meno che quand’erano viventi.
I soldi ed il potere politico continuano a rappresentare dei valori essenziali anche nell’Oltre immaginato da Cooper.
Ma costui miscela sapientemente le vicende dei protagonisti, le rivalità professionali, l’aspetto della segretezza e dei rapporti con la stampa, i dannati che tornando nel mondo dei viventi visitano i loro congiunti.
Tutto ciò viene gestito dall’autore con indubbia abilità, accompagnando il lettore senza cali d’attenzione per oltre 500 pagine.
Un altro colpo di scena finale, questa volta non più imprevedibile, ci dà comunque la spinta necessaria per aprire subito le pagine del romanzo conclusivo.
 
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