30 Marzo 2016, 09:49:46Commento scritto da Fedmahn Kassad69
Voto: 8.00
Il Signore della Torre, secondo libro della trilogia de Raven Shadows, si dimostra all'altezza del primo pur cambiando la formula narrativa.
Le vicende, infatti non vengono più narrate solo dal punto di vista di Vaelin, il protagonista del primo volume, ma, in pieno stile G.R.R. Martin, l'autore aumenta i punti di vista, senza che ne risenta la qualità dell'insieme.
Le vicende si arricchiscono in personaggi e dettagli senza perdere comunque il ritmo adrenalinico ed incalzante del primo volume, battaglie, intrighi e colpi di scena si susseguono incessantemente, non lasciando pause al lettore, infine viene rivelato qualche dettaglio in più riguardo l'identità e gli scopi del nemico.
A mio giudizio, Vaelin continua ad essere il protagonista più interessante, gli altri (Lyrna, Reva, Frentis) non hanno eguale carisma, pur essendo ben pensati e costruiti.
Unico difetto grave, pur tuttavia accettabile sia pur con un certo sforzo, per me è stata la quasi repentina trasformazione di Reva da inesperta ragazzotta a una sorta di simil Wonder Woman.
In definitiva, libro avvincente e buon trampolino di lancio per il terzo e conclusivo volume "La Regina di Fuoco", nella speranza che sia un finale degno di quella che fino ad ora ritengo una delle migliori opere fantasy degli ultimi anni.
 
13 Marzo 2016, 21:55:01Commento scritto da Grianne
Voto: 7.50
La storia continua ad essere interessante e a incuriosirmi anche se in generale ho trovato questo volume della trilogia inferiore al precedente.
L'inserimento di più PoV ha reso la lettura più frammentata, meno accattivante. Il personaggio di Vaelin, per come è stato costruito e introdotto, ha un suo spessore, è reale. Alcuni personaggi di primo piano in questo volume purtroppo non lo sono altrettanto...o meglio non lo sono affatto.
Reva tra tutti è un personaggio davvero mal riuscito. Da orfana ignorante e maltrattata a super guerriera, stratega di guerra e lady governatrice in...quanto? Un poco di tempo con Vaelin al Sorna? Davvero non ho apprezzato questa sua trasformazione, improbabile e fasulla.
L'errore fatto riguardo Reva ricorre nel libro più e più volte, non solo in relazione ai personaggi, ma anche alle vicende: c'è una diffusa mancanza di senso della realtà. L'assedio di Alltor: gli assediati non sono mai stanchi? Non dormono? Reva e i suoi capitani combattevano notte e giorno di continuo... due mesi di assedio dormendo 3 ore a settimana? Davvero improbabile.
Poi le pietre che i volariani scagliavano contro le mura della città. ..ok che lì vicino c'era una cava. Ma per essere lanciate "incessantemente" chi le portava di continuo, in tali quantità dalla cava? E come hanno fatto a estrarle?
Questi sono solo un paio di esempi ma ce ne sarebbero molti altri. Le situazioni sono spesso risolte con troppa facilità e c'è una forte carenza nella cura di quei dettagli che alla fine rendono una storia vera, reale.
Per ora la trama non mi dispiace...non è il massimo dell'originalità ma non vi ho trovato nemmeno, come purtroppo spesso accade, grandi scopiazzature. Salvo Davoka che mi ha davvero fatto pensare tantissimo ad Aviendha.
Proseguo con il terzo e ultimo libro, sperando che con l'esperienza e l'esercizio l'autore riesca a limare questa sua ingenuità, che col passare del tempo e dei libri scritti non potrà più essere definita tale, ma occorrerà iniziare a chiamarla superficialità.
 
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