15 Settembre 2017, 10:35:03 | Commento scritto da astrologo | | |
Un Dick minore, ma non troppo. Pur in una storia ben strutturata emerge la sua filosofia del "diverso" (in questo caso si scopre diverso) inserito in una società angosciosa. Ottimo scrittore, quest'autore ha sempre dipinto la ricerca dell'uomo in qualcosa di superiore, di trascendente. Spiace che urania che ha promosso molti romanzi inutili, non sia mai stata attenta ai libri di Dick, di molto superiore ad Asimov. |
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12 Giugno 2017, 09:58:45 | Commento scritto da and | | |
Consueto scenario apocalittico tuttavia interessante il concetto di controllo delle masse: mi è piaciuta l'idea dei quartieri intesi come piccole città in cui si svolgono i processi sulla 'moralità' degli abitanti. |
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26 Marzo 2014, 14:13:02 | Commento scritto da wawawa | | |
Letto da ragazzo, per quanto sia un'opera minore parliamo sempre di Dick. |
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21 Ottobre 2012, 22:18:10 | Commento scritto da antosimov | | |
Un tipico romanzo di DICK , a tratti divertente , ironico , spesso graffiante . Quando e' finito ti fa riflettere e questo e' molto importante. |
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05 Febbraio 2012, 14:30:55 | Commento scritto da Free Will | | |
Triste. Angoscioso, claustrofobico, grottesco, ma anche ironico. Un po' Ubik, un po' rapporto di minoranza, un po' dopobomba, ma si sa Dick scrive sempre lo stesso libro, anche quando il tema è completamente diverso. Non è una lettura rilassante, anche se a volte è divertente. Chissà perché mi ricorda "futuro in trance" di Tevis, ma Dick è molto meno ottimista: al massimo ti lascia un filo tenue di speranza. |
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